Sono ufficiali i nomi dei due vincitori della 17esima edizione del concorso nazionale Il Parco Più Bello d’Italia, che premia i parchi e i giardini visitabili più belli del nostro paese: si tratta dei Giardini della Venaria Reale poco lontano da Torino e il Parco di Fattoria di Celle in provincia di Pistoia.
Più di 1.000 i giardini aderenti al network dei parchi più belli d’Italia e censiti nella guida online “ilparcopiubello.it”, che ogni giorno fornisce ai visitatori le indicazioni sui percorsi di visita, orari di apertura, un fitto calendario di eventi ed attività da vivere durante tutta la stagione di apertura.
A Torino il parco più bello d’Italia nella categoria “parchi pubblici”
Capolavoro dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, i Giardini della Venaria Reale in Piemonte, inaugurati solo nel 2007, sono uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee. Il giardino è composto infatti da numerosi episodi: il Parco Basso con il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone e il Potager Royal; il Parco Alto con il giardino a Fiori, il Roseto, il Gran Parterre juvarriano. Il tutto incorniciato in un’incomparabile visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.
Oltre ad una semplice passeggiata o alle visite guidate con specifici itinerari didattici, i Giardini possono essere esplorati in altri modi divertenti, come con il trenino Freccia di Diana, la gondola o la carrozza a cavallo.
Spettacoli, eventi, concerti, mostre d’eccezione si alternano a occasioni di svago, contatto diretto ed intimo con la natura, relax, intrattenimento sportivo e cultura enogastronomica.
La Fattoria di Celle è il parco più bello d’Italia per la categoria “parchi privati”
Situata sulle colline di Santomato, in provincia di Pistoia, in una splendida posizione per godere del panorama che spazia dal Duomo di Firenze alle torri di Serravalle, la Fattoria di Celle viene così definita già in origine: “L’insieme di architettura, scultura, parco, giardini, fontane, opere d’arte costituisce un episodio significativo e riassuntivo della cultura sette-ottocentesca del Granducato”.
Al suo interno esiste una collezione di arte ambientale riconosciuta a livello internazionale e voluta dalla famiglia Gori col preciso intento di sperimentare un nuovo tipo di partecipazione nella creatività contemporanea. Agli artisti è richiesto l’assoluto rispetto per la natura e per lo spazio in cui intervengono.
Qui ha inizio un complesso e ambizioso programma di arte ambientale che consiste nella realizzazione di progetti per i quali lo spazio cessa il suo rituale ruolo di semplice contenitore per assumere quello più importante di parte integrante dell’opera.
La collezione Gori si identifica a Celle come un laboratorio interdisciplinare delle arti in un ambiente che continua senza sosta un’attività creativa in un ambiente naturalistico d’eccellenza. Nata senza modelli di riferimento è divenuta poi un esempio per tante altre realtà in Italia e all’estero; conta oggi ottanta installazioni tra opere nel parco e all’interno degli edifici storici. Ogni anno ospita appassionati d’arte, musei, istituzioni di tutto il mondo.
Come funziona il concorso “Il Parco più Bello”
Il Concorso “Il Parco più Bello” è un’iniziativa dell’architetto Leandro Mastria, presidente della segreteria organizzativa, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dell’Ambiente, dell’Unesco, dell’Aci e con l’adesione del Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano), e dell’Aiapp (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio).
Per la selezione dei vincitori, il comitato scientifico ha valutato i parametri previsti dal regolamento del Concorso: l’interesse storico-artistico e botanico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l’accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica.
La giuria si compone di sei esperti del settore: Vincenzo Cazzato (presidente, Università del Salento, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (già dirigente dell’Ufficio Ville e Parchi Storici della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (già presidente del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Ines Romitti (architetto paesaggista Aiapp-IFLA), Luigi Zangheri (già presidente del Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali Icomos-Ifla), Margherita Azzi Visentini (Politecnico di Milano).