Nonostante una primavera climaticamente sfavorevole, il mercato dei substrati per hobbisti ha mostrato una buona resilienza lo scorso anno. Abbiamo intervistato 10 aziende leader per analizzare non solo il 2023, ma anche i primi mesi del 2024 e il loro approccio alla sostenibilità.
Arrivando da anni che hanno fatto registrare record di vendite per praticamente tutti i comparti del giardinaggio (durante la pandemia e nei mesi immediatamente successivi), era prevedibile un calo fisiologico del settore. Il freno alle vendite dei prodotti garden inevitabilmente c’è stato, ma dei moltissimi green lovers nati durante il periodo del Covid una buona parte ha continuato a coltivare questa passione, soprattutto tra le generazioni più giovani.
Il settore dei terricci per hobbisti non ha rappresentato un’eccezione rispetto a queste macro tendenze e, secondo le nostre stime effettuate grazie ai dati condivisi dalle aziende del settore, dal 2021 al 2022 c’era stato un calo da 75 a 73 milioni di euro (sell in). Nel 2023 abbiamo stimato vendite per circa 72 milioni di euro di sell in, pari a un giro d’affari totale di circa 136,2 milioni (era di 137 milioni nel 2022): c’è stato quindi un altro lieve calo, ma le vendite tutto sommato hanno “tenuto” abbastanza bene.
Sicuramente i cambiamenti climatici stanno avendo il loro impatto sul settore, con primavere fredde e piovose che poco invitano a dedicarsi al giardinaggio, ma si assiste anche a un allungamento della stagione verso i mesi di settembre e ottobre e a una conseguente destagionalizzazione dei substrati. C’è poi da considerare che, come ha sottolineato un’azienda intervistata, il terriccio rimane il prodotto garden più acquistato nei punti vendita specializzati dopo le piante, per cui sicuramente è una delle categorie che resiste meglio anche agli anni meno brillanti.
Tra i trend che hanno maggiormente contraddistinto il 2023, le imprese intervistate sono praticamente tutte concordi nel menzionare la crescente passione tra le giovani generazioni per il giardinaggio in generale e per le autoproduzioni e gli orti domestici in particolare. Per molti intervistati la richiesta di prodotti di origine naturale e sempre più sostenibili a livello ambientale è sicuramente in aumento, mentre altri ritengono che si tratti spesso di una “narrazione” che poi non si tramuta effettivamente in acquisti di questo tipo nei punti vendita, dove il prezzo è ancora una leva d’acquisto fondamentale.
Il primo semestre del 2024 sembra essere stato abbastanza positivo per i substrati per hobbisti: il clima in primavera è stato molto sfavorevole al nord, ma condizioni meteo migliori al sud e l’allargamento della base di consumatori hanno compensato questo fattore riuscendo a mantenere in linea il comparto.
Per parlare di tutte queste tendenze, lo scorso luglio abbiamo intervistato – in ordine alfabetico – Alfe, Arber Horticulture, Compo, Fertil, Greenview, Il Paese Verde, Ital-Agro, Italiana Terricci, Tercomposti, Terflor e Vigorplant: ecco le loro considerazioni.
Un 2023 resiliente per il mercato dei terricci
GreenRetail: Come giudicate l’andamento del mercato dei “substrati hobby” nel 2023? Quali trend sono emersi e quali hanno caratterizzato le vendite nel comparto?
ALFE
Elia Iori
Il 2023 è stato per Alfe un anno di progettazione per porre le basi della transizione tra la vecchia e la nuova gamma 2025. La tendenza che abbiamo rilevato è un graduale spostamento della richiesta su prodotti più evoluti per qualità e tecnica.
ARBER HORTICULTURE
Rino Caccia
Responsabile commerciale e marketing
Dal nostro punto di vista, nonostante un anno poco performante in generale nel comparto e sempre più condizionato dalle condizioni climatologiche, siamo riusciti, puntando su prodotti dove l’utilizzatore finale riconosce un indubbio risultato grazie alla qualità e al servizio, a gestire tutte le campagne di vendita – soprattutto quelle primaverili – in maniera ottimale, confermando i numeri della stagione precedente.
COMPO ITALIA
Gioele Allevi
Product manager
In un anno di contrazione del mercato dei prodotti per la cura delle piante, il segmento dei substrati hobby ha registrato una riduzione abbastanza significativa; tuttavia i prodotti a marchio Compo hanno tenuto, performando bene. Il terriccio resta comunque la tipologia di prodotto più acquistato, dopo le piante, una volta entrati nel punto vendita. I trend nati durante il lockdown hanno “messo radice” nelle abitudini degli italiani: autoproduzione e prodotti di origine naturale e consentiti in agricoltura biologica.
FERTIL
Filippo Colleoni
Responsabile commerciale
Nel 2023, il mercato dei substrati hobbistici ha visto un incremento significativo nella domanda di substrati alternativi ed ecocompatibili. Questa crescita riflette una maggiore consapevolezza e attenzione verso temi ambientali tra i consumatori. In particolare, c’è stata una forte richiesta di prodotti a basso impatto ecologico, che si allineano con un movimento più ampio verso la sostenibilità. Questo trend è stato favorito anche da un aumento della sensibilità verso il cambiamento climatico e la necessità di adottare pratiche di giardinaggio più sostenibili. In sintesi, il 2023 è stato un anno di trasformazione per il mercato, con una netta preferenza per soluzioni ecologiche e innovative.
GREENVIEW
Stefano Losio
Responsabile commerciale
Il 2023 si è chiuso positivamente per la nostra azienda nel mercato hobby, abbiamo notato un ritorno alla richiesta di substrati di qualità, specialmente universali, ad alto valore aggiunto e soprattutto con un’immagine forte, accattivante e con plus di prodotti efficaci e capibili dal consumatore.
Le vendite dei prodotti specifici sono per lo più trainate dalla vendita degli universali. Prati e agrumi rimangono gli specifici intramontabili.
IL PAESE VERDE
Ufficio marketing
Nel 2023 il mercato dei substrati per hobbisti in Italia ha mostrato tendenze interessanti, sebbene abbia affrontato alcune sfide significative. L’interesse per il giardinaggio, cresciuto durante la pandemia, ha mantenuto una buona base di consumatori, ma vari fattori hanno influenzato le dinamiche di mercato. Sicuramente, l’altalena dei costi delle materie prime e le condizioni meteo sempre instabili hanno stressato questo comparto che però è riuscito a reagire grazie all’introduzione di prodotti innovativi e orientati alla sostenibilità che, unitamente a una comunicazione efficace, hanno impattato positivamente sui consumatori.
ITAL-AGRO
Simone Boroni
Marketing manager
Per quanto riguarda l’andamento generale del mercato dei substrati hobby nel 2023 si è avuta una lieve contrazione, minore di quella avvenuta l’anno precedente. Per quanto riguarda invece il dato a livello aziendale, premettendo che siamo un’azienda con fatturati molto piccoli, nel 2023 abbiamo avuto un andamento in contro tendenza del mercato. Essendo una piccola realtà non possiamo indicare con esattezza quali sono state le tendenze che hanno guidato le vendite nel 2023. Quello che però possiamo affermare è che lo scorso anno abbiamo inserito una nuova gamma di substrati completamente priva di torba, per cercare di anticipare le esigenze di ecosostenibilità richieste dai consumatori. Questa, al momento, non ha dato i risultati sperati. Pensiamo che sia prematuro e che anche i rivenditori dovrebbero cominciare ad aiutare i consumatori a trovare scelte più ecosostenibili anche nell’ambito dei substrati.
ITALIANA TERRICCI
Michele Ripamonti
Agronomo
La richiesta di “substrati hobby” da parte della clientela è in crescita. Proprio in funzione di questa domanda, lo scorso anno la nostra azienda ha deciso di ampliare il proprio catalogo prodotti con una linea di substrati per hobbisti in formati da 70 L. Il trend è stato di assoluta crescita e le maggiori richieste sono state per il terriccio universale che si è attestato su un +7% sul volume totale dei prodotti venduti.
TERCOMPOSTI
Romina Tribi
Direttore marketing
Nel 2023 a livello nazionale il mercato dei substrati hobbistici ha avuto un calo dovuto a una flessione dei consumi generali nel settore floricolo, che sono tornati alle cifre pre Covid. Anche il clima ha influito, purtroppo ci troviamo di fronte a primavere sempre più caratterizzate da instabilità climatica; quando il tempo si è stabilizzato sì è avuto una ripresa dei consumi ma era già fine primavera o inizio estate. La nostra azienda fortunatamente rispetto al settore ha chiuso con un segno positivo a dimostrazione che non esiste più una marcata stagionalità per i nostri prodotti come invece accadeva in passato.
TERFLOR
Simone Gatti
Responsabile vendite e marketing
Diciamo che anche il 2023 è stato un anno non molto diverso dai precedenti (eccezion fatta per il 2021 e 2022), caratterizzato da un mercato in balia di un clima che sta presentando primavere sempre più atipiche e da un trend che pare puntare e premiare sempre più il prezzo che la qualità.
Si delinea la necessità di guidare il cliente (hobbista e professionista) non solo all’utilizzo ma, soprattutto e in primis, alla conoscenza dei substrati, troppo spesso etichettati come “semplice terriccio” (quando sono molto, molto di più, basti pensare che da essi dipende in gran parte la riuscita e il risultato della coltivazione).
La cosa va fatta con urgenza, tramite una comunicazione concertata e unanime intrapresa da tutti i produttori e commercianti di substrati; solo così si potrà avere la forza per ottenere dei risultati. Diversamente sarà impossibile far percepire il reale valore dei prodotti presentati. Continuando così le aziende si vedranno costrette a limitare ricerca e sviluppo, obbligandosi, eventualmente, anche ad abbassare la qualità pur di rimanere a galla.
Ritengo che questa sia, attualmente, la sfida principale del settore.
VIGORPLANT ITALIA
Elisa Goi
Marketing manager
Il mercato dei terricci e substrati hobbistici ha registrato una lieve flessione durante il 2023, anche a causa del confronto con anni di forte espansione legati al periodo del Covid.
Se ci confrontiamo infatti con il 2019 si assiste a una sorta di stabilità a livello di volumi del mercato, con una lieve crescita a valore.
A livello di trend continua a crescere l’attenzione verso la sostenibilità e quindi anche il focus sui prodotti biologici e soprattutto l’attenzione verso materie prime sostenibili come, per esempio, la fibra di cocco. Continuano a crescere a livello di importanza e fatturato i prodotti universali che rappresentano la maggior parte dei volumi sviluppati nel settore, nonostante aumenti anche l’interesse verso prodotti specifici per le diverse destinazioni d’uso.
La pioggia non sembra frenare il comparto nel 2024
GreenRetail: Come giudicate l’andamento delle vendite di substrati hobbistici nel primo semestre 2024?
ALFE
Nicola Scarselli
Il primo semestre conferma che la scelta di proporre substrati all’avanguardia, contenenti biostimolanti, è per noi la strategia giusta per attrarre la fiducia delle nuove generazioni. Saremo innovatori e precursori di un percorso inedito rivolto agli appassionati di ogni età.
ARBER HORTICULTURE
Rino Caccia
Responsabile commerciale e marketing
Se dobbiamo fare un’analisi del clima e delle temperature e ci fermiamo qui, indubbiamente il mercato italiano – soprattutto al centro nord – è stato penalizzato non tanto per l’inizio della campagna vendite, quanto piuttosto nella gestione dei riordini durante tutto il periodo primaverile. La nostra struttura vendite, ancora una volta puntando su substrati di qualità, sul pronto servizio logistico e usando i giusti mix di prodotto nei vari punti vendita, è riuscita a concretizzare gli sforzi in tutta Italia e siamo senz’altro molto soddisfatti del nostro risultato di metà anno.
COMPO ITALIA
Gioele Allevi
Product manager
Sicuramente gli eventi meteorologici hanno penalizzato i mesi di aprile e maggio, soprattutto nelle regioni del nord Italia. Il centro e il sud hanno tenuto vivo il via vai nei punti vendita e la fiducia dei rivenditori. Abbiamo ad ogni modo registrato incrementi di vendite rispetto all’anno scorso e ciò ci fa ben sperare in una buona chiusura dell’anno, puntando anche su orti settembrini, piante d’appartamento e intramontabili orchidee.
FERTIL
Filippo Colleoni
Responsabile commerciale
Il primo semestre del 2024 è stato caratterizzato da condizioni meteorologiche sfavorevoli, con precipitazioni frequenti che hanno influenzato il mercato in alcune aree. Tuttavia, nonostante queste sfide, la passione per il giardinaggio continua a crescere, specialmente tra le nuove generazioni. Questa tendenza positiva è stata particolarmente evidente nel sud Italia, dove le condizioni climatiche sono state più favorevoli. In generale, la resilienza del mercato è stata notevole, con un incremento dell’interesse per il giardinaggio domestico e l’adozione di pratiche sostenibili che hanno contribuito a mantenere stabili le vendite.
GREENVIEW
Stefano Losio
Responsabile commerciale
Sicuramente la primavera, meteorologicamente parlando, non c’è stata, ma questo non ha impedito se non in un piccolo frangente a marzo agli appassionati di fare giardinaggio. Il giardinaggio è più programmato, consapevole con la scelta di cosa comprare probabilmente già in parte ragionata tra le mura domestiche e poi modificata al garden a seconda dell’offerta.
L’aumento del numero di distributori sul territorio nazionale ha compensato le minori vendite dei clienti affezionati.
IL PAESE VERDE
Ufficio marketing
Nel primo semestre del 2024 le vendite di substrati hobbistici in Italia hanno mostrato un andamento difficile da decifrare. Nonostante condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno impattato negativamente sul mercato, la passione per il giardinaggio continua a crescere, soprattutto tra le nuove generazioni. Le vendite hanno risentito delle difficoltà climatiche, con una primavera fredda e piovosa che ha ritardato gli acquisti, ma l’allargamento del bacino di potenziali consumatori sta compensando gli effetti negativi del meteo.
ITAL-AGRO
Simone Boroni
Marketing manager
Il primo semestre 2024 si chiude per la nostra azienda ancora con un segno positivo che ci fa ben sperare per l’andamento dell’anno in questo mercato. Certamente l’andamento climatico anche quest’anno non è stato favorevole, generando addirittura una netta spaccatura del clima tra nord e sud. L’incremento generato possiamo dire che è però omogeneo e che quindi ci fa ben sperare sulla passione che i consumatori continuano ad avere nell’ambito del giardinaggio. Una passione che quindi possiamo dire va oltre qualsiasi condizione meteorologica che alimenta una sana e sempre più profonda cultura del verde. Una cultura che sicuramente non manca nelle zone periferiche e più rurali ma che continua a crescere nelle città sempre più urbanizzate, le quali necessitano senz’altro di verde e di giardinaggio anche da balcone o in casa.
ITALIANA TERRICCI
Michele Ripamonti
Agronomo
Per i prodotti “Terra”, il trend ha seguito l’andamento del 2023, già in positivo rispetto al 2022, con un aumento del 3-4% su miscele personalizzate e su prodotti specifici per il prato. Per i prodotti “Terricci” in formati da 70 L l’incremento è rimasto pari al secondo semestre 2023, complici le condizioni meteo non favorevoli.
TERCOMPOSTI
Romina Tribi
Direttore marketing
L’andamento delle vendite del settore hobby nel primo semestre del 2024 per la nostra azienda pareggia il venduto dell’anno precedente. È andata molto bene la raccolta ordini nel periodo prestagionale per poi avere una flessione nei periodi clou della primavera come marzo-aprile-maggio, dovuta ancora una volta al cattivo tempo. Fortunatamente abbiamo avuto molte soddisfazioni nel settore dei substrati professionali che ci vede primeggiare rispetto ai competitor nazionali e internazionali.
TERFLOR
Simone Gatti
Responsabile vendite e marketing
Nel 2024 le precipitazioni sono iniziate a gennaio e, a giugno, devono ancora smettere. Quanto meno al centro nord la primavera non si è fatta vedere e anche l’estate sembra latitare. Ciò ha fatto sì che gran parte delle produzioni floricole e orticole siano rimaste in serra, invendute, mentre i garden non sono andati meglio dato che l’ultimo pensiero dei consumatori è stato quello di andare in giardino. Si è un po’ salvato il comparto dei giardinieri che vedono allungarsi la stagione per recuperare parte dei lavori non effettuati a causa del maltempo (sperando anche in settembre e ottobre).
Considerato tutto ciò, in Terflor non possiamo lamentarci anche se i risultai “brillanti” sono altri. Aspettiamo comunque la fine dell’autunno per tirare le conclusioni perché, come già detto, settembre e ottobre possono essere due buoni mesi.
VIGORPLANT ITALIA
Elisa Goi
Marketing manager
Il meteo purtroppo ha effettivamente influenzato l’andamento del mercato quest’anno, tuttavia le attività poste in essere per supportare la categoria ci hanno molto aiutato a sostenere il nostro andamento durante il primo di aprile e maggio.
Ad esempio il nostro prodotto Completo, appartenente alla linea dei terricci universali di Vigorplant e protagonista della nostra importante campagna televisiva, sta registrando performance molto positive a conferma dell’elevata qualità riconosciuta e della forza del prodotto.
Inoltre è emerso anche l’interesse, soprattutto da parte di un target giovane e curioso, per un nuovo prodotto che abbiamo lanciato sul mercato, la Pula di Caffè Pellettata, un nutrimento organico vegetale a base del puro chicco di caffè capace di nutrire i terreni in modo biologico e sostenibile. L’interesse dimostrato per questo nuovo prodotto evidenzia quanto sia sempre più presente e più forte un trend legato alla sperimentazione di prodotti innovativi e sostenibili da parte dei consumatori.
Impronta ambientale e sostenibilità
GreenRetail: Growing Media Europe ha presentato lo scorso marzo la prima metodologia per calcolare l’impronta ambientale (Lca, Life Cycle Assessment) dei substrati. Come sta lavorando la vostra azienda su questo fronte? C’è sensibilità da parte dei rivenditori specializzati?
ALFE
Jessica Iori
Sono ormai 20 anni che Alfe persegue il rispetto della natura ed è proprio per questo motivo che in questi giorni abbiamo validato un nuovo progetto, inerente i substrati, per ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzazione di nuove tecniche di produzione. La nostra filosofia green sarà evidente anche nel mondo dei substrati.
ARBER HORTICULTURE
Rino Caccia
Responsabile commerciale e marketing
Il reparto Ricerca & Sviluppo di Arber Horticulture da sempre è sì attento ai criteri di qualità, in modo da offrire all’utilizzatore finale quanto di meglio proponibile sul mercato e senza compromessi, ma la qualità in un terriccio non si vede solo dalla bellezza di un imballo, la si tocca con mano all’interno della confezione, la si prepara conoscendo le esigenze del mercato, osservando i nuovi trend nel mondo e soprattutto anticipando le richieste, anche quelle non esplicite – come possono essere quelle correlate alla sostenibilità ambientale – e noi di Arber ci crediamo da sempre.
COMPO ITALIA
Gioele Allevi
Product manager
Compo Italia è impegnata nella sostenibilità ambientale, offrendo prodotti per l’agricoltura biologica, confezioni riciclate e torba certificata Rpp (Responsible Produced Peat): si tratta di una certificazione di utilizzo di torba proveniente da ambienti gestiti responsabilmente durante e dopo la produzione, con lo scopo di preservare gli ecosistemi fragili delle torbiere; tutti i terricci Compo contengono solo torba certificata Rpp.
Il sito produttivo di Ravenna, posizionato in centro Italia, permette inoltre ai nostri prodotti di raggiungere la loro destinazione con un percorso più breve, contribuendo così a una minore emissione di CO2.
Nel maggio 2024, Compo ha aderito all’iniziativa Global Compact delle Nazioni Unite, rafforzando il suo ruolo di leader nel settore green. A settembre 2023 ha presentato la sua prima Dichiarazione di Sostenibilità secondo gli standard del Codice Tedesco di Sostenibilità (Dnk), evidenziando l’impegno per una gestione aziendale responsabile e sostenibile. La torba resta per noi una materia prima molto utile, cui stiamo cercando di affiancare altre materie prime che mantengano la qualità di sempre, anche se con prodotti più sostenibili.
Attualmente la sensibilità dei consumatori che visitano i canali specializzati sembra non essere alta quanto quella dichiarata dagli stessi nelle ricerche di mercato e percepita su canali organizzati.
FERTIL
Filippo Colleoni
Responsabile commerciale
Quest’anno, Fertil ha introdotto un innovativo prodotto completamente privo di torba, chiamato “Primo”, che simboleggia l’idea di un nutrimento primario e naturale, nonché con un forte richiamo al nostro slogan: “Il primo nutrimento”. Questo progetto è il risultato di due anni di ricerche e sperimentazioni condotte dal nostro team di agronomi. La tendenza verso l’adozione di prodotti senza torba sta guadagnando terreno a livello europeo, e anche in Italia vediamo un crescente interesse, soprattutto tra le nuove generazioni. Anche i rivenditori specializzati stanno diventando sempre più sensibili a queste tematiche, con una crescente domanda di prodotti che offrano vantaggi ambientali significativi. Questo riflette una maggiore responsabilità e attenzione verso la sostenibilità sia da parte dei produttori che dei consumatori.
GREENVIEW
Stefano Losio
Responsabile commerciale
Sì, è aumentata la sensibilità soprattutto per i produttori di piante (professionale) o per chi acquista o vende piante all’estero.
Greenview si sta già da tempo muovendo verso la ricerca di materie prime alternative alla torba, studiando un peat free che si scosti dalla comune idea che l’assenza di torba voglia dire dire compost o bassa qualità.
Oltre a proporlo già a catalogo, stiamo procedendo con prove di campo per testarlo anche nel settore professionale in colture meno sensibili.
IL PAESE VERDE
Ufficio marketing
La nostra azienda sta lavorando attivamente per migliorare la sostenibilità dei propri prodotti, investendo in ricerca e sviluppo di soluzioni a basso impatto ambientale. I rivenditori mostrano una crescente sensibilità verso prodotti orientati alla sostenibilità e spesso richiedono linee di prodotto con queste caratteristiche per soddisfare la domanda dei consumatori eco-consapevoli.
ITAL-AGRO
Simone Boroni
Marketing manager
Come già dallo scorso anno, abbiamo inserito all’interno della nostra gamma una linea di substrati senza torba, per cercare di essere più ecosostenibili e rispettosi dell’ambiente. Sia lo scorso anno che il primo semestre di quest’anno non hanno dato risultati soddisfacenti in termini di vendita e di richiesta da parte dei rivenditori. Pensiamo che il consumatore medio, al momento, non sia interessato a valutare substrati diversi da quelli che contengono torba. D’altra parte, se all’interno delle rivendite non si comincia a inserire un angolo con prodotti del genere, la richiesta da parte del consumatore sarà sempre bassa e anche l’informazione su questo tipo di prodotto sarà sempre scarsa. È anche vero che al momento l’unica richiesta che ci è stata avanzata su più fronti è quella di indicare sulle confezioni quali sono i substrati che sono ammessi/autorizzati in agricoltura biologica. Potrebbe essere questa la chiave per cominciare a formare il consumatore su substrati alternativi alla torba.
ITALIANA TERRICCI
Michele Ripamonti
Agronomo
Quest’anno abbiamo calcolato l’impronta aziendale (Lca) di alcuni dei nostri prodotti, confermando la nostra storica vocazione per l’economia circolare.
Abbiamo notato come le richieste dei clienti variano a seconda della committenza: molto più spesso sono le aziende più strutturate a richiedere prodotti “green”, mentre le piccole imprese optano per un approccio più “tradizionale”. La sensibilità e la consapevolezza relative a queste tematiche stanno aumentando, è quindi indispensabile lavorare allo sviluppo di prodotti che siano in grado di sostituire l’estrazione incontrollata di materie prime vergini.
TERCOMPOSTI
Romina Tribi
Direttore marketing
Devo dire che c’è una forte differenza di richieste e di sensibilità verso queste tematiche fra i vari canali di vendita: da una parte abbiamo il canale Gdo/Gds particolarmente attento e alla ricerca di aziende che perseguono tali tematiche, così come il canale dei substrati professionali dovuto alle esportazioni in paesi che richiedono determinati requisiti e certificazioni, mentre abbiamo il settore tradizionale (garden, agrarie, ecc.) ancora poco sensibile, forse dovuto al fatto che i consumatori non sono adeguatamente informati e preparati. È inutile parlare di peat free (senza torba) o di materie prime alternative quando ancora oggi tanti consumatori non sanno cosa sia la torba o peggio ancora pensano che nel terriccio ci sia la terra di campo…
La nostra azienda da anni cerca di divulgare informazioni per fare “cultura” al consumatore anche sostenendo associazioni del settore che hanno la volontà di trasmettere notizie per formare un consumatore più attento e informato.
I plus ambientali per Tercomposti sono di fondamentale importanza e caratterizzano tutte le linee di prodotto, siano esse destinate ai consumatori finali o ai floricoltori, oltre a rappresentare uno stimolo continuo per la ricerca e l’innovazione.
TERFLOR
Simone Gatti
Responsabile vendite e marketing
Il “teatrino” dei materiali più o meno impattanti va avanti da un po’ di anni, tirando nelle più svariate direzioni, nonostante si sappia benissimo quanto lo siano cocco, fibra di legno e altri materiali rispetto alla torba.
Terflor, dopo alcune esperienze passate tutt’altro che positive, ha deciso per il 2024 di non proporre substrati con fibra di legno (attualmente, con il cocco, l’unica vera alternativa alla torba) in quanto, con le essenze oggi in commercio, le performance di coltivazione risultano nettamente peggiorative rispetto alla torba. Senza tralasciare che in campo professionale significa stravolgere il modus operandi dei coltivatori.
Ciò non significa che abbiamo messo da parte studio, ricerca e test su tale materiale, tutt’altro. Vogliamo però giungere a fornire ai nostri clienti miscele altrettanto performanti e per questo abbiamo bisogno di ulteriore tempo e ricerca.
L’hobbista (e di conseguenza il gardenista) è invece parecchio sensibile al tema anche se, a volte, non è sufficientemente informato e rischia di avanzare richieste basate più sulla “moda” del momento o sul “sentito dire” che su vere e comprovate basi scientifiche. Richieste alle quali dobbiamo comunque essere attenti.
Torniamo quindi al discorso iniziale, bisogna fare chiarezza e dare informazioni relativamente al mondo dei substrati e questo, ad oggi, lo possono fare solo le aziende coinvolte nella loro realizzazione e/o commercializzazione.
Trovare matrici sempre meno impattanti è una grossa sfida dalla quale nessun produttore di substrati può esimersi, ma la cosa va fatta con serietà e basata su certezze scientifiche che, ad oggi, sono ancora piuttosto limitate.
VIGORPLANT ITALIA
Elisa Goi
Marketing manager
Quello della sostenibilità è senza dubbio un tema caldo e molto dibattuto negli ultimi anni in diversi ambiti e mercati. Sicuramente l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità sono temi importanti per Vigorplant e riguardano uno dei nostri asset strategici su cui si fondano i nostri valori etici e istituzionali. La sostenibilità per Vigorplant riguarda sia la ricerca di nuove materie prime sostenibili e innovative sia l’attenzione ai diversi processi produttivi, il focus sul packaging attraverso l’uso di plastica riciclata e – ultimo ma non per importanza – il focus anche su nuovi prodotti consentiti in agricoltura biologica o vegani. A conferma dell’attenzione di Vigorplant sul tema sostenibilità, abbiamo inoltre vinto il Sustainability Award: Vigorplant è nella classifica di Forbes Italia delle Top 100 Performance, eccellenze italiane nel campo della sostenibilità.
I nostri clienti rivenditori sono sicuramente attenti e aperti alle tematiche più sostenibili, come è evidente nella loro volontà di avere nel proprio assortimento prodotti consentiti anche in agricoltura biologica. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per andare a cogliere le esigenze dei consumatori e intercettare i diversi trend di mercato per essere pronti alle nuove sfide del futuro.
www.alfenatura.com
www.arber.it
www.compo-hobby.it
www.fertil.it
www.greenviewsrl.com
www.ilpaeseverde.it
www.italianaterricci.com
www.tercomposti.com
www.terflor.it
www.vigorplant.com
www.vithalgarden.com