mercoledì, Dicembre 25, 2024

Stabile nel 2022 la rete dei gruppi distributivi del brico-garden

Nello scorso anno i gruppi distributivi specializzati nel brico-garden hanno ampliato la rete dei loro punti vendita con un ritmo inferiore rispetto a quello del 2021 e del 2019, anno pre pandemico. Ecco i numeri del Monitoraggio Gds aggiornati al 2022.

Stabile nel 2022 la rete dei gruppi distributivi del brico-garden

Come abbiamo anticipato nel Monitoraggio relativo ai primi sei mesi del 2022, anche il secondo semestre ha confermato un anno non particolarmente brillante per lo sviluppo della rete dei punti vendita legata ai gruppi del commercio organizzato e specializzato nel brico-garden.

Il 2022 si chiude con 1.206 punti vendita attivi legati a 26 gruppi distributivi pari a 2,6 milioni di mq espositivi, con un incremento del +0,25% del numero di negozi e del +1,3% delle superfici. Per la precisione abbiamo eliminato da questo Monitoraggio il gruppo Brico Italia, data l’impossibilità di reperire informazioni aggiornate sull’azienda, ma anche al netto di questa diminuzione la crescita si attesta sul +1%, contro il +2,5% del 2021.

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Il “rallentamento” del 2022 è più evidente dall’analisi delle superfici espositive totali. Nel 2021 aumentarono di oltre 100.000 mq (+4,1%), in linea – pur con lo stop della pandemia nel 2020 – con gli oltre 127.000 mq registrati nel 2019 (+5,3%) pre pandemico. Nel 2022 il saldo delle superfici espositive ha invece registrato un aumento di “soli” 34.000 mq.

I centri bricolage sono 767, in leggera flessione rispetto ai 768 del 2021: ciò è dovuto alla già citata mancanza del gruppo Brico Italia e alla riduzione della rete di cinque catene che hanno controbilanciato le nuove aperture avvenute nel 2022.

gruppi distributivi del brico-garden

La rete dei negozi specializzati nel giardinaggio (garden center e agri-garden) è salita a 439 punti vendita rispetto ai 435 del 2021, grazie alle nuove aperture di Agristore (a Crotone il 12 giugno) e a 3 nuovi negozi per Garden Team. In particolare il nuovo Viridea di Castenedolo (BS) inaugurato il 4 marzo, l’acquisizione di Flover del garden center Happyflor di Modena e il nuovo affiliato Floridea di Nervesa della Battaglia (TV).

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Come è successo in passato, precisiamo che questa analisi prende in considerazione (dal 1988) soltanto le insegne e i gruppi distributivi specializzati nel bricolage e nel giardinaggio con almeno 3 punti vendita. Quindi fondamentalmente imprese che sviluppano un’insegna specializzata, in modo diretto e/o con affiliazioni (franchising veri e propri e altri contratti di fornitura), e consorzi e gruppi d’acquisto costituiti tra imprenditori indipendenti specializzati. La diminuzione dei punti vendita non deve quindi far pensare per forza a negozi che hanno cessato l’attività: può celare semplicemente la decisione di interrompere un rapporto di franchising o affiliazione che non preclude il proseguimento dell’attività. In merito allo sviluppo, è bene infine considerare che i consorzi e i gruppi d’acquisto spesso rispettano delle esclusive di zona a favore dei propri affiliati: quindi l’obiettivo non è quasi mai uno sviluppo indiscriminato ma mira a coprire aree “scoperte” e con partner altamente selezionati.

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Le performance delle insegne nel 2022

Sono 10 i gruppi distributivi che chiudono il 2022 con un numero di negozi superiore al 2021.

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Brico Ok e Bricolife hanno chiuso l’anno con 5 negozi in più, seguiti da Brico io con un saldo di 4 negozi in più rispetto al 2021. Le aperture di Brico Ok nel 2022 sono state in realtà di più, ma bilanciate da alcune perdite: ha infatti aperto degli store a Marsala (TP), Altopascio (LU), Torre del Lago (LU), Romano di Lombardia (BG), Charvensod (AO), Castellarano (RE) e Salsomaggiore (PR).

Anche nel caso di Brico io si tratta di un saldo: nel 2022 ha inaugurato ben sei nuovi negozi affiliati. Tre in provincia di Varese e ad Arona (NO) aperti in aprile, seguito dai negozi di La Spezia in maggio e Arzachena (SS) in ottobre.

Le cinque nuove aperture di Bricolife sono concentrate nel Lazio e in particolare nella provincia di Roma, dove si è espanso, tra aprile e settembre, il consorziato Unipam Orizzonte.

Oltre alla già citata crescita di Garden Team, merita una menzione anche Tecnomat-Bricoman che ha proseguito la sua attività di espansione con due nuove aperture nel 2022: a giugno a Ravenna e in dicembre a Rimini.

Tra le nuove aperture del 2022 ricordiamo il nuovo Leroy Merlin di Catania Fontanarossa inaugurato il 16 novembre, i due nuovi centri per Fdt Group di Pisogne (BS) e Caltanisetta e Brico Market di Trapani aperto in aprile.

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L’Italia della Gds nel 2022

La regione che vanta il maggior numero di punti vendita nel 2022 è la Lombardia, con 177 negozi e 559.900 mq espositivi totali. Seguono 4 regioni con un’offerta di circa 200.000 mq espositivi: sono il Piemonte (con 291.700 mq e 130 store), il Veneto (278.200 mq e 157 negozi), l’Emilia Romagna (234.800 mq e 155 punti vendita) e il Lazio (227.900 mq e 79 store).

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Se, più propriamente, rapportiamo gli spazi espositivi e i negozi al numero degli abitanti nelle singole regioni, possiamo stimare che nel 2022 erano presenti in Italia mediamente 1,99 negozi e 4.372 mq ogni 100.000 abitanti. Erano 4.315 mq nel 2021 e 4.142 nel 2019 pre pandemico.

Rispetto alla media nazionale vediamo però una maggiore disponibilità nelle regioni del nord-est, con 6.029 mq e 3,47 negozi ogni 100.000 abitanti e con l’apice del Friuli con 9.421 mq.

Anche nel nord-ovest la media è superiore: 5.664 mq e 2,08 negozi ogni 100.000 abitanti, con il picco del Piemonte con 6.665 mq.

Le regioni del centro, con 4.417 mq e 2,15 negozi, sono abbastanza allineate con la media nazionale, mentre l’area sud e isole è decisamente al di sotto, con 0,92 punti vendita e 2.273 mq ogni 100.000 abitanti.

Le citta con la maggiore offerta sono Milano, Roma e Torino, le uniche che superano i 100.000 mq espositivi totali.

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Tra le citta del centro Italia, dopo Roma evidenziamo le performance di Firenze con 21 negozi e 45.600 mq espositivi totali (13° posto nella classifica generale) e Latina con 17 shop e 45.700 mq (16°).

Le prime citta dell’area sud e isole per superficie espositiva sono Catania con 41.400 mq (18°), Napoli con 38.900 mq (21°) e Bari con 37.500 mq (23°). Le citta di quest’area con il maggior numero di negozi sono Cosenza con 13 punti vendita (30° posto nella classifica per numero di negozi), Catanzaro (34°) e Cagliari (38°).

L’Italia dei centri bricolage

È interessante rilevare come la distribuzione sul territorio dei tre concept distributivi (centri diy, garden center e agri-garden) non sia omogenea.

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Gli agri-garden sono un fenomeno quasi esclusivamente del nord con particolare presenza in Veneto ed Emilia Romagna, cosi come il 56% dei garden center è concentrato in Lombardia e Veneto e saliamo al 73% se aggiungiamo i centri giardinaggio di Emilia e Piemonte.

I centri bricolage invece, numericamente più importanti, dimostrano una maggiore copertura del territorio e una presenza più massiccia anche nel centro e nel sud. Dei 767 centri diy attivi nel 2022 “solo” il 52% è attivo nel nord (32% nel nord-ovest e 20% nel nord-est), mentre troviamo il 27% degli store nel centro e il 21% nel sud. Le percentuali del nord salgono leggermente se prendiamo in considerazione le superfici espositive: offrono il 58% del totale nazionale, con il centro al 24% e il sud al 19%.

Restringendo la ricerca ai soli centri bricolage, è Roma la città con il maggior numero di negozi pari a 43, seguita da Milano (31), Torino (27), Brescia (25) e Varese e Latina (17).

Le prime citta dell’area sud e isole sono Cosenza e Catanzaro con 12 punti vendita.

Se invece analizziamo le superfici espositive, si confermano ai primi posti Roma (150.500 mq), Milano (144.200 mq), Torino (95.600 mq), Brescia (64.500 mq) e Varese (53.700 mq). Nel centro Italia oltre a Roma segnaliamo Latina (9° con 42.700 mq), Perugia (19° con 34.000 mq) e Firenze (20° con 31.300 mq). Le città del sud con la maggiore superficie espositiva sono Catania (10° con 41.400 mq), Napoli (12° con 38.900 mq) e Bari (13° con 37.500 mq).

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