L’Osservatorio Non Food 2023 di Gs1 Italy ha tracciato i trend dei comparti non food in Italia nel 2022: ecco i dati con le ultime tendenze sugli acquisti degli italiani, dove segnaliamo l’importante e costante crescita del bricolage.
L’Osservatorio Non Food di Gs1 Italy vuole offrire una lettura delle tendenze e dei fenomeni di consumo che hanno caratterizzato il mondo del Non Food nell’anno 2022.
Questo mondo è composto, per l’Osservatorio Non Food, da 13 comparti merceologici tra di loro molto diversi in termini di prodotti offerti e commercializzati ma dove un’attenta lettura delle dinamiche di domanda e offerta, influenzate dalle nuove tecnologie digitali e dal ritorno alla normalità dalla pandemia, offre una visione di fenomeni e trend che spesso non rimangono confinati all’interno di un singolo comparto ma possono riguardare e influenzarne, anche prospetticamente, più d’uno.
Il 2022 è stato un anno caratterizzato principalmente da due eventi: da un lato si è assistito al superamento della pandemia da Covid-19 e all’eliminazione graduale delle conseguenti restrizioni alle relazioni sociali, ma contestualmente l’apprensione generale si è spostata sull’invasione della Russia in Ucraina, la quale ha comportato tensioni geopolitiche mai vissute nella storia recente.
Se per molti comparti merceologici del Non Food, così per alcuni canali di vendita fisici, il ritorno alla normalità ha riportato nuova linfa vitale alle vendite, d’altra parte la scarsità di materie prime, le difficoltà delle supply chain globali e l’alta inflazione hanno rallentato una florida ripresa post-pandemia. In questo contesto, il mercato del Non Food si è rinnovato con nuove tendenze, come meno acquisti online e più spese in negozi fisici oppure la continua caccia alla convenienza tra bonus e promozioni o ancora la possibilità di riparare piuttosto che comprare di nuovo, mentre altre tendenze si sono consolidate, come l’utilizzo di web e social per l’engagement con i clienti e l’attenzione alle tematiche di sostenibilità. E molto altro ancora.
I trend rilevati dall’Osservatorio Non Food 2023
Nel corso del 2022, in continuità rispetto all’anno precedente, i consumi delle famiglie (dato Istat a valori correnti) hanno confermato una dinamica particolarmente positiva, con una crescita complessiva del +13,4%, considerando l’andamento meno brillante del 2021 con cui questi dati si confrontano.
Nel 2022, quindi, e in particolare nella prima metà dell’anno, i consumi delle famiglie sono cresciuti, nonostante le tensioni macroeconomiche generate dal conflitto in Ucraina e la spinta inflattiva, spinti dalla voglia di ritorno alla normalità dopo la pandemia e probabilmente facilitati anche dai risparmi accumulati dagli italiani nei due anni precedenti.
Nell’analisi del valore dei mercati stimati nell’Osservatorio Non Food 2023 di Gs1 Italy, la maggior parte dei comparti mostra un trend in aumento rispetto al 2021, anche a doppia cifra (prodotti di automedicazione). Fanno eccezione casalinghi, giocattoli, elettronica di consumo e edutainment, settori che hanno rallentato dopo la notevole ripresa post-pandemica registrata a fine 2021.
I nostri settori di riferimento
Il bricolage continua a registrare un trend di crescita e incrementa il suo fatturato del +6,6%, arrivando a una quota di mercato pari al 12,3% sul totale Non Food.
Altra categoria connessa alla vita domestica è quella dei casalinghi che, complice il ritorno alla normalità e il minor tempo trascorso in casa, nel 2022 perde il 4,0% di fatturato, scendendo al di sotto della quota precedente l’emergenza sanitaria.
Anche il comparto di mobili e arredamento conferma per il 2022 un trend di crescita, favorito negli ultimi anni anche dai bonus dedicati all’edilizia e all’arredamento. Il fatturato del settore è infatti cresciuto del +4,6% rispetto al 2021, superando per la prima volta i livelli pre-pandemia.
Più fisico, meno digitale
Nel 2022, con la completa riapertura dei punti vendita fisici, lo scenario del commercio Non Food è nuovamente cambiato: gli italiani hanno ricominciato a frequentare i negozi “reali” e hanno rallentato la corsa all’e-commerce, che aveva caratterizzato gli ultimi tre anni. Il canale commerciale più frequentato restano le Gss (grandi superfici specializzate), nonostante il calo della numerica dei punti vendita dovuto alla razionalizzazione della rete (-1,1% rispetto al 2021).
Apprezzati per l’ampiezza e la profondità dell’offerta, coprono oltre il 50% del mercato in elettrodomestici bruni, articoli sportivi, abbigliamento e calzature e sono predominanti nelle categorie in cui è importante sia visionare il prodotto prima di acquistarlo sia ricevere il consiglio di un esperto, come nell’elettronica di consumo e nel tessile casa.
Il dinamismo dei punti vendita fisici si è registrato anche in altri comparti, come nel tessile dove i grandi magazzini hanno còlto il primo risultato positivo dal 2016, e nell’abbigliamento sportivo, dove i negozi specializzati indipendenti hanno superato l’online diventando il secondo canale per giro d’affari. Anche nella profumeria i negozi specializzati, in catena o indipendenti, hanno visto ripartire le vendite (+18,3%) avviandosi così a recuperare la leadership persa durante la pandemia.
I negozi specializzati restano leader in molti comparti, soprattutto in virtù del know-how, della personalizzazione e del servizio che assicurano. La quota di mercato più alta è nei casalinghi (91,0% a valore), mentre resta superiore al 60% per ottica, cancelleria e bricolage.
La riscoperta della casa
Manutenere, rinnovare e recuperare: sono il mantra di molti italiani a caccia di soluzioni al rincaro del costo della vita ma anche di una maggiore espressione creativa, alimentata dagli spunti offerti dai social network (e da Instagram e Pinterest in particolare).
Si tratta di un atteggiamento che, nel 2022, ha sicuramente contribuito al trend espansivo delle vendite di tessili per la casa anno (+7,3% rispetto al 2021), di attrezzi per il bricolage destinati alla riparazione e alla personalizzazione dell’ambiente domestico (+6,6%), in particolare, nel segmento edilizia e fai da te (+10,0%).
La rivitalizzazione dell’ambiente domestico innescata dalla pandemia ha portato maggiore attenzione al comfort della casa con tutto quello che ne deriva, anche in termini di personalizzazione, décor, sostenibilità e personalizzazione, oltre che di adattamento alle nuove esigenze lavorative (smart working) e alla valorizzazione degli spazi all’aperto.
Con una crescente attenzione all’efficientamento energetico, resa ancora più stringente dal caro energia e stimolata anche dagli incentivi fiscali e dai bonus statali. E con un accentuato desiderio di miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata. Questa focalizzazione sulla casa ha comportato la tenuta dei beni durevoli, come gli elettrodomestici bianchi (+4,4% di fatturato sul 2021) e la conferma del trend positivo del bricolage (+6,6%) e del giardinaggio/tempo libero (+3,6%) e dei mobili (+4,6%, in particolare dedicati allo smart working e al relax domestico).