Sono stati oltre 6.000 i visitatori del 70° Flormart, il salone del florovivaismo, dell’architettura del paesaggio e delle infrastrutture verdi di Fiera di Padova. Pur essendo giunto alla sua 70esima edizione si trattava in realtà di un debutto: “Questa edizione di Flormart è stata la prima manifestazione gestita dalla nuova governance dei soci pubblici, insediatasi a metà luglio –ha spiegato Luca Veronesi, direttore generale di Fiera di Padova -. Era importante dare un segnale di fiducia e ci siamo riusciti, come dimostra la crescita dei visitatori nazionali e internazionali. Ha funzionato la scelta di coniugare il florovivaismo, da sempre settore cardine di Flormart, con le applicazioni del verde nell’architettura del paesaggio, nei parchi urbani e nel mondo della ricerca e delle startup. Siamo già al lavoro per l’edizione del 2020, che confermerà e approfondirà questa impostazione”.
70° Flormart: premiata l’innovazione
A Flormart 2019 sono stati consegnati numerosi riconoscimenti (nella foto in apertura la cerimonia di premiazione). Anzitutto il Premio Flormart che ha assegnato 4 premi e altrettante menzioni speciali per le aziende che si sono distinte per la qualità del prodotto o del servizio proposto. Per la sezione Vivaismo e floricoltura vince Masaro Vivai di Legnaro (PD), con menzione speciale per la francese Minier di Beaufort en Valleè. Per la sezione Tecnologie e prodotti tecnici si è distinto Peruzzo di Curtarolo (PD) con menzione speciale a Gea di Sona (VR), mentre il premio per il migliore stand in ambito Innovation è andato al raggruppamento di imprese Fast, Nuovo Verde, System Turf e Marchini Abeti, con menzione speciale per la sezione Green Innovation Hub alla Compagnia del Lago Maggiore di Verbania (VB). Vince il riconoscimento per il settore Architettura e progettazione sostenibile Serranova di Perugia, mentre la menzione va a Green Habitat di Marmorta (BO).
Il Flormart Future Village è andato a Serranova come migliore startup del settore green in Italia. La serra modulare, ideata dall’architetto e designer Stefano Chiocchini, permette di coltivare ortaggi e verdure biologiche garantendo una crescita fino a 3 o 4 volte più veloce della norma, grazie alle polveri fotoluminescenti inglobate nei vetri che convertono la luce solare o artificiale in frequenze luminose molto vicine ai picchi della fotosintesi clorofilliana, rilasciandola progressivamente con un’intensità simile a quella del sole a mezzogiorno. Si aggiudica una serie di servizi e opportunità, tra cui la possibilità di partecipare come espositore all’interno di Flormart 2020.
Il premio del pubblico è stato invece assegnato a Canvasalus, startup di Monselice (PD), che ha sviluppato un metodo scientifico per ottenere solo piante di canapa femminili, risolvendo così il problema dell’alta concentrazione di piante maschili, prive di fiore.