domenica, Dicembre 22, 2024

Mercato florovivaistico italiano: il report economico di Myplant & Garden

Il mercato florovivaistico italiano sembra godere di ottima salute: nel 2022 il valore alla produzione ha segnato un record storico con oltre 3,1 miliardi di euro e siamo il secondo esportatore in Europa. È quanto emerge dal report economico diffuso ogni anno dalla mostra Myplant & Garden, la mostra milanese in programma dal 21 al 23 febbraio 2024 nei padiglioni di Fiera Milano Rho e che ha aperto la biglietteria pochi giorni fa (clicca qui).

Riportiamo di seguito il report completo.

Mercato florovivaistico italiano: la produzione

Nel 2022 il valore della produzione del verde made in Italy ha superato i 3,1 miliardi di euro: il dato più alto della serie storica dell’ultimo decennio (fonte: Istat).

L’Italia è la seconda potenza esportatrice europea del prodotto orto-florovivaistico con oltre 1,2 miliardi di euro (nuovo record nella serie storica). L’andamento positivo dell’export garantisce il saldo positivo bilancia commerciale. I 27 paesi dell’UE sono il principale mercato di sbocco dei prodotti italiani (circa 80%).

In termini di produzione internazionale, il valore mondiale alla produzione di fiori, piante ornamentali e vivaismo è stimato in 53 miliardi di euro. Il valore alla produzione UE di fiori, piante ornamentali e vivaismo è stimato in 21,4 miliardi di euro.

Le principali realtà produttive italiane sono concentrate soprattutto in 4 regioni: Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria; Toscana, Lombardia e Sicilia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali; Campania, dove le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

L’Italia ha ampi margini di sviluppo di un mercato interno non ancora maturo. Secondo i dati Istat (2021), la spesa per fiori, piante e prodotti relativi in Italia si è fermata a 39 euro/persona.

A guidare la classifica continentale della spesa pro-capite è la Svizzera con 126 euro/persona, seguita da Danimarca e Gran Bretagna (124 euro/persona), Germania (106), Austria (98), Francia (92), Belgio (84 euro/persona). Oltre oceano, spiccano i 169 euro di spesa pro-capite degli Usa (spesa complessiva stimata di 56 miliardi di euro).

Mercato florovivaistico italiano: l’export

L’Italia è la seconda potenza esportatrice europea del prodotto orto-florovivaistico, dietro ai Paesi Bassi e davanti a Germania e Spagna. L’export tricolore ha raggiunto quota 1,23 miliardi di euro (valore alla produzione), in leggera crescita sul 2021 (Istat, Eurostat, AIPH).

Il volume è generato soprattutto dai 780 milioni delle piante ornamentali e vivaismo (esclusi gli alberi da frutto e arbusti, che valgono 90 milioni), dai 300 milioni delle piante in vaso, dai 170 milioni derivati da fogliame, rami, muschi, licheni, ecc., recisi, freschi o trattati e dai 135 dei fiori recisi. Il buon andamento dell’export garantisce un saldo positivo della bilancia commerciale (+370 milioni) nonostante l’aumento delle importazioni (passate da 600 a 865 milioni).

I 27 Paesi dell’UE sono il principale mercato di sbocco dei prodotti italiani, con circa l’80%.

Il 70% dell’export italiano è destinato, nell’ordine, a Francia e Paesi Bassi (225 milioni ciascuno), Germania (194), Regno Unito (54), Svizzera (47).

Paesi Bassi (580 milioni), Germania (44), Spagna (43) e Belgio (36) sono invece i principali mercati di approvvigionamento (import) per l’Italia.

Fiori e piante ornamentali nel mondo

Il valore mondiale alla produzione di fiori, piante ornamentali e vivaismo è stimato in 53 miliardi di euro.

Il valore alla produzione UE di fiori, piante ornamentali e vivaismo è stimato in 21,4 miliardi di euro.

Nel mondo, secondo le stime Eurostat, il valore alla produzione di fiori e piante ornamentali (no vivaio) è di 25 miliardi di euro (1,462 miliardi quello italiano), generati da 300 000 imprese del settore su una superficie di 680,000 ettari.

A questi numeri si sommano quelli del vivaismo: 28 miliardi di valore alla produzione (1,678 miliardi quello italiano) e 61,000 imprese.

Il valore europeo alla produzione di fiori e piante ornamentali (escluso il vivaio), generato da 33,000 imprese su 55,000 ettari, è di 9,4 miliardi – 10 volte tanto le produzioni africane e quasi il doppio di quelle nordamericane (Eurostat, AIPH).

La produzione asiatica è trainata dalla Cina, che oscilla tra i 7 e gli 8 miliardi di euro. Nel caso asiatico, gli ettari dedicati alle produzioni di fiori e piante ornamentali superano 520.000, con India e Cina che guidano la classifica mondiale, e vedono impegnate quasi 100.000 imprese.

In Sud America sono 45.000 gli ettari di terreno coltivati da 8.000 imprese che hanno generato 1,6 miliardi di euro di valore alla produzione.

Il valore del vivaismo europeo alla produzione è di 12 miliardi, con 20.000 imprese del comparto stimate. Anche in questo caso, la Cina ha prodotto oltre 9 miliardi di euro (fonte: China Flower Association) contro i 12 europei che equivalgono al doppio delle produzioni nordamericane.

Import fiori recisi

Nel 2022 i Paesi dell’UE hanno importato 4,1 miliardi di fiori recisi: 1,3 miliardi i Paesi Bassi, 1,2 la Germania, mentre Italia si ferma a 236 milioni.

I Paesi europei ma extra UE hanno importato 1,5 miliardi di fiori recisi, oltre la metà dei quali è stata appannaggio della Gran Bretagna (840 milioni), seguita a distanza dalla Russia (340 milioni).

Il continente americano ha importato fiori per oltre 2,5 miliardi, trainato per la quasi totalità dagli USA.

L’Asia ha registrato un import di 850 milioni, mossi soprattutto dal Giappone (315 milioni).

Import piante in vaso

I Paesi dell’UE hanno importato nel 2022 4,5 miliardi di piante in vaso: 1,3 miliardi per la Germania, 900 milioni i Paesi Bassi, 620 milioni la Francia e l’Italia 374 milioni.

La Gran Bretagna, per i Paesi extra-UE, ha importato oltre 425 milioni di euro di piante in vaso (Eurostat, AIPH).

L’import UE di prodotti orticoli da Paesi extra-UE è stato di 2,46 miliardi di euro, 1,6 dei quali destinato ai Paesi Bassi. I principali mercati di approvvigionamento sono Kenya (oltre 600), poi Ecuador (oltre 300) ed Etiopia (sopra i 200).

Medesima la sequenza registrata per il fiore fresco reciso: import UE a quota 1,58 miliardi, per il 60% destinato all’Olanda, soprattutto da Kenya, Colombia ed Etiopia.

Dei 450 milioni di import di piante ornamentali, quasi 300 hanno raggiunto i Paesi Bassi.

Export fiori recisi

I Paesi dell’UE hanno esportato nel 2022 4,9 miliardi in fiori recisi: 4,5 miliardi i Paesi Bassi e 135 milioni l’Italia, al secondo posto (fonte Istat, Eurostat, AIPH).

Ecuador (970 milioni) e Colombia (470 milioni) hanno trainato il continente americano: l’export del reciso ha raggiunto 1,7 miliardi. A seguire l’Africa (900), con il Kenya nettamente in prima posizione (600) e Asia (450).

Export piante in vaso

I Paesi dell’UE hanno esportato nel 2022 5,8 miliardi in piante in vaso: 4 miliardi i Paesi Bassi, 620 milioni la Germania, poi il Belgio con oltre 320 milioni e l’Italia con 300.

In un quadro globale non semplice da delineare, l’Italia consolida il proprio ruolo di protagonista.

www.myplantgarden.com

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