Il mercato degli articoli natalizi in Italia ha sviluppato nel 2016 un volume d’affari di circa 280 milioni, con un incremento del +1,5% rispetto ai 275 milioni di euro del 2015 (+7,8 sul 2014). Il ridotto tasso di crescita del 2016 è dovuto a una maggior prudenza negli acquisti da parte dei consumatori e di una leggera contrazione dei prezzi, specialmente nelle fasce di mercato medie e basse.
A portare “luce” su questo comparto è stata per la prima volta Assogiocattoli con la collaborazione di Cerved Databank. Per il 2017 è previsto un aumento del +3,6% che potrebbe diventare un +5,2% nel 2018.
Il mercato degli articoli casalinghi: 60% degli acquisti in GDO
L’unico segmento in calo è quello degli articoli pirotecnici, che valgono il 29% delle vendite totali: fattori di natura esogena, come le ordinanze dei sindaci o le pressioni degli ambientalisti, ed endogena, legati alla grande diffusione di articoli non conformi alle normative vigenti e importati illegalmente, contribuiscono alla contrazione dei fatturati. Importanti anche gli articoli per l’illuminazione, con il 37% delle vendite, e gli addobbi (27%).
Il mercato si rivolge a tre principali clienti: le amministrazioni comunali, gli esercizi commerciali, che investono ogni anno in modo maggiore per personalizzare l’esperienza natalizia e i consumatori privati, la “fetta” più grande del mercato. Il 60% degli acquisti delle famiglie viene realizzato nella grande distribuzione, in cui si apprezzano l’ampiezza dell’assortimento e i prezzi di fascia bassa. Il dettaglio specializzato, tra cui i centri giardinaggio e diy store, sviluppa il 40% delle vendite.
“In particolare i garden center – spiega il comunicato ufficiale di Assogiocattoli – ricoprono un ruolo di primo piano poiché possono vantare una forte specializzazione, una qualificazione dell’offerta e del servizio di vendita; i prodotti di fascia media e alta sono spesso valorizzati da un layout espositivo di alta qualità e impatto scenografico”.
