Agenzia della Entrate chiarisce un aspetto lungamente conteso: acquistare e vendere piante di terzi rientra nell’attività agricola a patto che le piante siano state coltivate e curate.
Capita spesso che garden center e florovivaisti acquistino piante da altri produttori, con l’obiettivo di offrire una gamma più ampia alla propria clientela. Piante che spesso non vengono vendute immediatamente e devono essere quindi coltivate.
Vendere le piante di terzi rientra nell’attività agricola: risponde l’Agenzia delle Entrate
In risposta ad alcune richieste di chiarimento da parte delle associazioni di categoria, l’Agenzia delle Entrate ha risposto il 29 gennaio con la Risoluzione n. 11/E con oggetto “Regime fiscale applicabile alle operazioni di manipolazione su piante ornamentali”. Agenzia delle Entrate conviene che rientra nell’attività agricola l’acquisto di piante da terzi produttori, se sottoposte a:
- “la concimazione e l’inserimento all’interno del terriccio di ritentori idrici al fine di garantire la shelf-life del prodotto, sia durante il trasporto che durante la fase di permanenza dello stesso presso il cliente
- il trattamento delle zolle, al fine di eliminare gli insetti nocivi all’apparato radicale
- altre attività come la potatura, la steccatura e la rinvasatura”.
Tutte attività che hanno carattere di effettiva manipolazione del prodotto, che rientra nelle pratiche agronomiche finalizzate alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico delle piante.
Quindi queste attività, anche se realizzate su piante acquistate da terzi, nel rispetto del limite di prevalenza dei propri prodotti, costituiscono attività agricola anche ai fini fiscali, i cui proventi rientrano nel reddito agrario.
Scarica la Risoluzione n. 11/E del 29 gennaio 2018 dell’Agenzia delle Entrate