Leroy Merlin apre a Torino il suo 47esimo negozio italiano. Inaugurato il 14 dicembre, il nuovo punto vendita di Torino ha introdotto numerose sperimentazioni: alcune confermano le nuove tendenze dell’insegna francese, ma altre sono delle novità assolute davvero interessanti. Abbiamo visitato il negozio il giorno prima dell’inaugurazione ufficiale e ne abbiamo parlato con Vito Casciaro, il suo giovane direttore.
Leroy Merlin apre a Torino un negozio con tante novità
Per il suo terzo e più grande punto vendita piemontese, dopo quelli di Collegno e Moncalieri, Leroy Merlin Italia ha puntato sull’innovazione introducendo molte novità interessanti, che sperimentano qualcosa di veramente nuovo per il commercio brico-garden italiano.
Il nuovo negozio è ubicato a Torino, in via Giulio Cesare nel quartiere Barriera di Milano, accanto al centro commerciale Auchan nella zona nord, tra Settimo, Venaria e San Mauro Torinese: un bacino d’utenza popoloso e popolare, che in 10 minuti d’auto ha circa 400.000 abitanti, con una forte concorrenzialità: oltre alla presenza di importanti rivenditori tradizionali non mancano le grandi insegne, come Self e Viridea a Settimo Torinese, Bricocenter a Venaria, Brico Ok con almeno due negozi, tra cui un riferimento storico come Guercio e anche Bricoman di Orbassano, pur sorgendo in un’altra zona di Torino, dista solo 30 km.
Un negozio a due velocità
Su piano rialzato con parcheggio a livello strada, il nuovo negozio si sviluppa su una superficie espositiva di 11.200 mq, di cui 2.000 esterni dedicati all’edilizia e al giardinaggio e presenta presenta già la prima novità all’ingresso, dove il cliente può scegliere tra un percorso “decorativo”, svoltando a sinistra, o “tecnico” entrando a destra.
“È la prima volta che sperimentiamo i due percorsi differenziati – ci spiega Vito Casciaro, direttore del punto vendita -: quando il cliente entra nel negozio incontra un podium vetrina dove esprimiamo la stagionalità del momento e poi arriva alla concierge, l’accoglienza del negozio. Qui può scegliere tra due percorsi: un percorso veloce, per i clienti del bacino di prossimità ma anche per gli artigiani, che hanno bisogno di rapidità, dove troviamo tutti i reparti tecnici con di fronte le casse. E un percorso decor per il cliente che non ha fretta e vuole sviluppare un progetto. La divisione tra il mondo tecnico e il mondo decor è il reparto vernici, che ha sia una parte tecnica sia una dedicata alla decorazione. Cerchiamo di soddisfare la velocità dei diversi clienti: se il cliente ha bisogno di un acquisto rapido, non lo costringiamo a girare tutto il negozio. Così possiamo essere alternativi anche alla piccola ferramenta”. Il mondo tecnico comprende i reparti ferramenta, utensileria, edilizia, cantiere idraulico ed elettrico ed è caratterizzato da un’esposizione di prodotto massiva con forte ricorso al libero servizio e alla vendita d’impulso; il mondo decorativo offre invece un percorso d’acquisto più lento, per un cliente a caccia di stimoli o – come dicono in Leroy Merlin – desideroso di realizzare un progetto. Il mondo decorativo si snoda così nei reparti vernici, decor e illuminazione, per poi accompagnare il visitatore nell’area dedicata ai progetti: cioè bagni, cucine, pavimenti, rivestimenti, porte e finestre.
L’importanza del personale
Benché si tratti di grande distribuzione, in realtà Leroy Merlin offre moltissimi servizi personalizzati, dai classici taglio-legno o cornici su misura fino alla consulenza per progettare una cucina. Per il negozio di Torino sono state realizzate 125 nuove assunzioni, oltre al coinvolgimento di alcuni responsabili dai negozi di Collegno e Moncalieri, tra cui 20 architetti.
“Abbiamo fatto più di 1.500 colloqui di selezione – spiega Vito Casciaro -, profilando le candidature rispetto ai diversi mondi di appartenenza. L’obiettivo era trovare persone con esperienza sia di prodotto sia di mestiere, ma anche con un background culturale dei profili di architettura. Abbiamo scelto di selezionare una ventina di architetti per la consulenza perché l’architetto mette in relazione il prodotto con il progetto. Naturalmente in questo caso abbiamo fornito noi un percorso formativo per la conoscenza del prodotto. Stiamo lavorando con la sede per fornire degli strumenti di progettazione sempre più evolutivi per i consiglieri di vendita. Ma partiamo da una base di persone che hanno già lavorato in studi di architettura e hanno già fatto progettazione. Per la parte tecnica abbiamo puntato sulle scuole professionali, con cui abbiamo stretto collaborazioni”.
Lo spazio del fare
Una novità molto interessante è l’area “Spazio del fare” di circa 100 mq, posizionata al centro del negozio, a disposizione dei clienti per alcune lavorazioni: un laboratorio attrezzato (con avvitatori, trapani a colonna, ecc.) a disposizione di tutti, utilizzabile sia come banco prova per testare i prodotti, sia come palestra per i maker grazie a stampante 3D, laser cut e centro per la prototipazione. Un progetto sviluppato in collaborazione con Casa Jasmina, Fablab Torino e Officine Arduino, che proporrà cinque laboratori di “bricolage intelligente” basati sull’Iot (Internet Of Things, cioè la possibilità di collegare gli oggetti alla rete per migliorarne la funzionalità). Lo Spazio del fare viene naturalmente utilizzato anche come sala corsi.
“Stiamo realizzando molte collaborazioni – spiega Vito Casciaro – e ci sono tante associazioni che hanno bisogno di spazi per poter creare e sperimentare. Siamo in fase di star t up, ma gli obiettivi di quest’area sono molto interessanti, perché ci sono veramente tante possibilità di fare”.
Centro servizi e area relax
Accanto allo Spazio del fare, al centro del negozio, troviamo anche un’area relax, con un bar (una novità già introdotta nei negozi di Verona e Solbiate) e il centro servizi, dove il cliente può rivolgersi per la progettazione, i finanziamenti e il Ser vizio Posa, cioè l’intervento a domicilio di artigiani locali convenzionati con Leroy Merlin.
Una delle novità del negozio di Torino è proprio il Servizio Posa: per la prima volta, oltre agli artigiani, c’è il progetto di estendere la partnership anche ad alcuni costruttori, per arrivare a offrire la ristrutturazione completa dell’abitazione e non solo i piccoli lavori di posa.
Un negozio cross canale
Soprattutto nelle aree “decorazione” e “progetto”, il nuovo negozio di Torino rivisita completamente il modo di utilizzare gli spazi, per esempio utilizzando grandi immagini fotografiche sulle pareti al posto delle classiche scaffalature fino al soffitto. Nell’area dedicata ai progetti, l’esposizione dei prodotti addirittura quasi scompare all’interno delle tante soluzioni ambientate: un concetto simile a Ikea, ma lì trovi solo lo “stile Ikea” mentre da Leroy si spazia dal tradizionale all’ultra moderno.
Una strada resa possibile dall’utilizzo della tecnologia in chiave cross canale, liberando il negozio dall’incubo del magazzino: il 40% dell’offerta infatti non è presente nel negozio ma è disponibile per la consegna a domicilio.
“La presenza dello stock è secondaria – ci spiega Vito Casciaro -: l’obiettivo principale è mostrare l’ampiezza della nostra gamma. Io penso sia un valore aggiunto, anche perché la nostra clientela giovane, che si dimostra molto più evoluta nell’approccio all’acquisto, tra qualche anno sarà il nostro cliente target. Stiamo sicuramente facendo un passo in avanti e siamo pronti ad accogliere veramente le nuove generazioni. Senza dimenticare che rimaniamo sempre un’azienda che fa della presenza del prodotto il cuore del suo mestiere: ma cerchiamo di farlo con un concetto più evoluto”.
Alcune immagini del servizio sono state scattate il 13 dicembre, il giorno prima dell’inaugurazione, durante le ultime fasi di allestimento.