Le vendite di motor, ossia di macchine per il giardinaggio, sono tornate a crescere nel secondo trimestre di quest’anno, con un incremento del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Tuttavia il dato del semestre risulta negativo, a causa del -23,1% fatto registrare nel primo trimestre: i primi sei mesi del 2020 chiudono così con un -7% rispetto al primo semestre 2019. Lo spiegano i dati aggiornati del gruppo di rilevamento statistico Morgan di Comagarden presentati in occasione dell’assemblea del 24 settembre.
“Con tutte le cautele legate all’evoluzione della pandemia – ha spiegato Comagarden – possiamo comunque ritenere che la fase più acuta dell’emergenza sia ormai alle spalle. Sulla crescita delle vendite di motor del secondo trimestre hanno influito fattori sia di natura economica (un mercato propenso a recuperare il terreno perso durante le settimane di stop delle attività produttive), sia meteo-climatici con una stagione primaverile particolarmente favorevole alla crescita vegetativa delle piante. Ma sulla ripresa del secondo semestre ha influito anche la riscoperta del giardinaggio, avvenuta proprio durante la quarantena, quando, secondo una recente indagine di Nomisma, il 7% degli italiani ha iniziato a praticare questa attività”.
Nel primo semestre risultano quindi in calo le vendite delle principali famiglie di prodotto: trattorini (-15,6%), rasaerba (-12,4%), decespugliatori (-9.6%), soffiatori (-9%) e anche i rasaerba robot (-3,9%). Quasi invariate le motoseghe (-0,9%) mentre sono in crescita le vendite di trimmer (+6.3%) e potatrici ad asta (+11,6%). Caso a parte sono gli atomizzatori e gli irroratori, che hanno avuto un boom di vendite (+44%), poiché sono utili anche per la bonifica e la sanificazione degli ambienti.
Comagarden prevede un ulteriore recupero delle vendite di motor nel corso del secondo semestre, con una chiusura d’anno che dovrebbe attestarsi su una flessione del 6,4%.