Quali saranno le tendenze per il garden nel prossimo anno? A questo quesito si ripropone di rispondere, ormai da ben 20 anni, l’annuale ricerca di Garden Media Group sui trend del mondo del giardinaggio.
Giunto alla sua ventesima edizione, il Garden Media Group Trend Report, realizzato ogni anno dalla società di pubbliche relazioni americana Garden Media Group con l’obiettivo di indicare quali saranno le tendenze per il garden nell’anno successivo, non poteva non tenere conto dell’anomalia del 2020 nel delineare le proprie previsioni per il 2021.
“Sebbene nei mesi scorsi siano cambiate molte cose – ha scritto Katie McCoy Dubow, presidentessa della società, in una dichiarazione che apre l’ultima edizione del Report – eccoci ancora qui a parlare di trend. Quest’anno abbiamo dovuto eliminare molte tendenze che avevamo identificato ed esaminare i cambiamenti avvenuti durante la pandemia. Poi abbiamo cercato di prevedere come questi cambiamenti potessero plasmare il futuro del giardinaggio. Come cambierà il mondo post Covid-19 resta da vedere, ma una cosa è certa: siamo nel bel mezzo di un grande reset che sta coinvolgendo l’intero pianeta e l’industria del giardinaggio può (e deve) fare la sua parte”.
E “Il grande reset” è proprio il titolo del nuovo Report, che cerca di tracciare le tendenze per il nuovo anno con la consapevolezza che si dovrà ripartire come dopo una sorta di black-out globale. Vediamo in che modo, secondo il Garden Media Group Trend Report.
Tendenze per il garden 2021: un’evoluzione necessaria
Dal potenziamento delle consegne a domicilio fino al click and collect e, soprattutto all’estero, anche al “curbside pickup” (un ritiro presso il parcheggio del negozio o del ristorante che permette al cliente di ricevere il suo ordine spesso senza neanche scendere dall’auto), i processi di produzione e distribuzione sono cambiati, in molti casi per sempre, dopo lo scoppio della pandemia. I modelli di business del futuro devono necessariamente adattarsi rapidamente a questi cambiamenti per risultare vincenti.
Le chiavi del successo in questa situazione sono:
- Riduzione degli stock offerti: privilegiare la qualità rispetto alla quantità, per- ché il cliente preferisce un prodotto di valore rispetto alla varietà della proposta.
- Eventi outdoor: i consumatori continuano a desiderare esperienze come lezioni di yoga, workshop ed eventi che coinvolgano i bambini, però possibilmente all’aperto.
- Incrementare la possibilità dello shopping online senza rinunciare al lato esperenziale: per un garden center, ad esempio, una possibilità potrebbe essere un cooking show da guardare in streaming affiancato alla vendita di piante aromatiche, barbecue o altri accessori. Sempre più fondamentale in quest’ottica l’utilizzo dei social, per fidelizzare i clienti storici e conquistarne di nuovi.
- Adattarsi in fretta: chi è riuscito (e riuscirà) a modellare il suo business in questi mesi di difficoltà avrà successo in quella che sarà la “nuova normalità”.
Tendenze per il garden 2021: più tempo all’aria aperta
Frutto di un’idea avanguardistica dell’architetto Frank Lloyd Wright nei primi anni ’30 del ‘900 per una possibile coesistenza della dimensione rurale e di quella urbana, il progetto delle Broadacre Cities (letteralmente, “città dell’acro vasto”, in foto) prevedeva che a ciascun cittadino venisse concesso un acro (ca. 4000 mq) di terreno in modo che ogni famiglia potesse isolarsi nel verde. In queste città utopiche tutti i cittadini, collegati grazie a futuristici mezzi di trasporto, avrebbero avuto spazio per produzioni su piccola scala, centri comunitari, e agricoltura locale. Come sappiamo, questo modello non ha preso piede e le nostre città si sono evolute in maniera decisamente differente. La diffusione del Coronavirus e dello smartworking, tuttavia, hanno accelerato un trend che era già in corso da qualche anno, ossia l’aumento delle persone che preferiscono vivere in centri urbani medio piccoli, con più verde e meno costosi, rispetto che nelle grandi metropoli. A questo proposito i tre maggiori colossi finanziari di New York, Jp Morgan, Barclays e Morgan Stanley, hanno dichiarato che è molto improbabile che tutti i loro dipendenti ritornino a lavorare fisicamente dall’ufficio una volta che l’emergenza sarà superata.
Anche chi lavora avrà quindi più occasione di passare del tempo all’aria aperta, non più solo la sera o durante i weekend, trasformando in questo modo gli spazi pubblici, i parchi e le passeggiate in parte integrante della vita di tutti i giorni, con una conseguente riqualificazione del verde cittadino.
D’altro canto, crescerà ulteriormente la richiesta di piante da appartamento, per molti diventato il nuovo ufficio, anche per i meno appassionati di verde, solo per creare un bell’angolo green da sfoggiare come sfondo durante le videochiamate. Per chi ha spazio a sufficienza, il trend 2021 sembra privilegiare le piante di origine tropicale, esotiche e frondose, ma non solo, come vedremo nei prossimi punti.
Tendenze per il garden 2021: giardinieri impazienti
Come abbiamo visto, il giardinaggio in generale sicuramente sta prendendo piede tra nuovi adepti e, in particolare, si nota una predilezione per le piante di dimensioni più ridotte, soprattutto per quanto riguarda gli orti urbani ma non solo. Consigliate a chi si approccia al giardinaggio di coltivare tipi di piante con un ciclo di crescita più rapido, come le versioni mignon di pomodori, peperoni e altri mini ortaggi. Allo stesso modo, anche per quanto riguarda le piante da appartamento, vengono spesso preferite quelle di piccole dimensioni: in contesti non troppo spaziosi e per chi ha poco tempo da dedicare alla cura del verde, le piante più piccole sono sicuramente la soluzione migliore per chi vuole una casa o un ufficio più green.
Tendenze per il garden 2021: i fan del giardino
L’anno appena trascorso ha fornito molti spunti al mercato del garden per migliorarsi, ma non solo: diverse ricerche infatti hanno dimostrato come durante il lockdown in tutto il mondo sono aumentati gli acquisti di piante e prodotti per il giardinaggio, soprattutto da parte degli under 35. Si tratta di una nuova fetta di clientela “caduta dal cielo” ma che adesso bisogna impegnarsi a mantenere. Trattandosi spesso di clienti che affrontano il loro primo approccio al giardinaggio, uno dei trend deve essere quello di semplificare loro il compito, proponendogli per esempio le piante più adatte per ogni stagione e consigli online per la loro cura (anche attraverso i social), ma anche con un’offerta mirata.
Cosa interessa a questa nuova generazione di appassionati del verde?
Innanzitutto gli orti (urbani e non) e quindi la coltivazione in proprio di frutta, verdura ed erbe commestibili, così come la loro conservazione. Non lesinate quindi con corsi e consigli (anche online) sulla produzione di conserve e marmellate o sulla preparazione dell’orto all’inverno. Si può dire infatti che per chi dispone di un giardino il lockdown abbia risvegliato in molti casi l’interesse verso un cosiddetto Victory Garden, diciamo un “orto di guerra”, per rendersi autosufficienti nella coltivazione di alcune materie prime. Negli Stati Uniti, dall’inizio della pandemia, gli influencer che sui social condividono contenuti associati alla coltivazione di orti personali (spesso in piccoli spazi quali terrazzi o balconi) hanno visto crescere il loro seguito del 440% ed essere inondati di messaggi e domande.
Un altro trend riguardante il giardino è quello di ridurre lo spazio dedicato al prato puro e semplice in favore non solo di orti ma anche di piscine e aree fiorite (magari create appositamente per gli insetti impollinatori).
Tendenze per il garden 2021: rinverdire il pianeta
Nel periodo in cui numerose città del mondo si sono fermate per il lockdown, si è assistito in molti casi a un tentativo da parte della natura (piante e animali) di riappropriarsi dei propri spazi. Per le strade di San Francisco, per esempio, sono stati avvistati diversi coyote, mentre in Inghilterra c’è stata una vera e propria rinascita di api e fiori selvatici. In questo senso, uno dei nuovi trend del giardinaggio è quello di non considerare il proprio giardino solo come uno spazio sfruttabile dagli esseri umani, ma come la culla di un ecosistema, un luogo di bellezza e abbondanza: basta conoscere le piante giuste da inserire in ogni contesto.
Allo stesso modo è importante dare man forte alla natura creando più aree verdi possibili in ogni spazio disponibile in città, sui marciapiedi, nei parcheggi, sui tetti e così via, nell’ottica di un design funzionale alla natura e allo steso tempo alla creazione di paesaggi godibili dai cittadini. Un altro elemento fondamentale è quello di piantare grandi alberi ovunque sia possibile, per l’assorbimento della CO2 ma anche per aumentare le zone d’ombra e migliorare l’efficienza energetica di intere aree urbane.
Tendenze per il garden 2021: spegniamo le luci
L’illuminazione artificiale notturna delle nostre città è una delle principali cause del calo del numero degli insetti sul nostro pianeta. Le luci bianche, infatti, attirano gli insetti facendoli vagare per tutta la notte e rendendoli in questo modo facili prede di uccelli notturni e pipistrelli. Considerando i milioni di luci che si accendono ogni notte, non è difficile capire l’incidenza di questo fattore sulla vita degli insetti.
Una delle soluzioni possibili è quella di installare al di fuori delle proprie abitazioni luci dotate di sensori di movimento, che le facciano accendere solo se stimolati. Ancora più facile, si possono sostituire le lampadine con Led a luci gialle, che non solo fanno risparmiare energia ma risultano anche meno attrattive per gli insetti. Se sempre più persone iniziassero a intraprendere piccoli accorgimenti di questo tipo nel proprio spazio abitativo, la differenza a livello globale sarebbe velocemente riscontrabile. Si tratta di un cambiamento necessario ed auspicabile, non solo per la conservazione degli insetti ma anche per la nostra.