Il 9 giugno un gruppo di associazioni in rappresentanza delle tante professionalità della filiera florovivaistica si sono riunite a Pistoia per cercare di coordinarsi in un’unica voce che possa rappresentare al meglio il settore. Un’occasione stimolata dalle gravi conseguenze che ha portato al settore l’emergenza sanitaria e dal desiderio di “fare sistema” per progettare insieme la ripartenza.
Hanno partecipato Aiapp, Aicg, Aicu, Aipv, Ancef, Anve, Assoverde, Asproflor, Cia Agricoltori Italiani, Civi Italia, Fnp Florovivaistica di Confagricoltura, Florovivaisti Italiani, Promogiardinaggio e Vivaifiori. Un gruppo eterogeneo che comprende produttori, centri giardinaggio, manutentori, paesaggisti e grossisti.
“Unità, promozione e qualificazione: queste le tre parole chiave che possono riassumere le intenzioni di una giornata unica, in cui sono state gettate le basi per elevare il mondo del verde dagli individualismi e guardare insieme a un progetto di valorizzazione dell’intera filiera – spiega il comunicato ufficiale di Anve -. Solamente così sarà possibile avere credibilità istituzionale contribuendo a ottenere risultati dagli organi politici e amministrativi”.
Progetti per la filiera florovivaistica
Nel corso dell’incontro sono stati analizzati diverse progettualità per sostenere e promuovere la filiera florovivaistica in futuro.
A partire dalla necessità di stimolare l’uso di strumenti innovativi di comunicazione per far emergere e pubblicizzare la filiera, non solo nella sua componente produttiva ma come settore generativo di benessere sociale, ambientale ed economico. È stata sottolineata l’importanza di collaborare per ottenere una promozione a livello istituzionale delle eccellenze del verde italiano, contribuendo così a generare un’immagine positiva e riconosciuta della filiera in Italia;
Naturalmente ampio spazio è stato dato all’emergenza Covid-19, sottolineando la necessità di creare una massa critica per rendere concrete le misure messe in atto dal governo con l’alleggerimento burocratico per le pratiche di finanziamento e il rinvio, a dicembre 2020, dei contributi previdenziali per fronteggiare la preoccupante carenza di liquidità nelle aziende.
Non è mancata la volontà di migliorare il Bonus Verde, con una maggiore aliquota di detrazione e una maggiore capacità di spesa ammessa.
L’intesa nata da questo gruppo di associazioni nazionali, che dialogheranno e si coordineranno fra loro, contribuirà a rendere possibile una migliore gestione delle attività della filiera.