Dietro il marchio suggestivo “Il Paese Verde” c’è il progetto di Agribios Italiana per portare agli hobbisti le soluzioni già utilizzate con successo nell’agricoltura biologica professionale. Ne abbiamo parlato con Enrico Boscolo Sassariolo e Stefano Losio.
Fondata nel 1973, Agribios Italiana è uno dei principali produttori italiani di ammendanti e concimi organici e organo minerali. Forte di un know how maturato nel mercato dell’agricoltura professionale, da qualche anno ha lanciato la linea Il Paese Verde dedicata al grande pubblico degli appassionati.
Il nuovo catalogo 2022, con cover firmata dall’illustratore di fama mondiale Alessandro Baronciani, presenta un’ampia gamma di prodotti per la nutrizione e la difesa biologica del giardino e dell’orto, con un’ottica totalmente green e dedicata a un giardinaggio sostenibile.
Per saperne di più abbiamo incontrato Enrico Boscolo Sassariolo, chief marketing officer di Agribios Italiana e Stefano Losio, nuovo direttore commerciale di Il Paese Verde dallo scorso ottobre.
Naturali da cinquant’anni
GreenRetail: Come nasce il progetto Il Paese Verde?
Enrico Boscolo Sassariolo: Il marchio esiste da una decina d’anni ma il suo sviluppo è recente. Il Paese Verde rappresenta una declinazione del prodotto destinato all’agricoltura, affinato e gestito per un hobbista un po’ più tecnico. Nel mondo agricolo operiamo con i marchi Agribios e Terrapiù, quest’ultimo rappresenta la linea di concimi premium di Agribios Italiana con specifici inoculi di microorganismi e con materie prime ulteriormente selezionate e lavorate secondo procedimenti dedicati. Il massimo della qualità che l’offerta Agribios può offrire al mercato.
Da questa esperienza cinquantennale è nata la linea Il Paese Verde: per mettere a disposizione degli hobbisti il meglio dell’agricoltura più tecnica e avanzata. È da cinquant’anni che la nostra filosofia prevede la riduzione dei prodotti chimici, che nel tempo sterilizzano i terreni, a favore di soluzioni naturali arricchite con microorganismi.
GreenRetail: Come avete costruito il catalogo de Il Paese Verde? Secondo quali principi avete selezionato i prodotti per gli hobbisti?
Stefano Losio: Potevamo diventare una multi utility e offrire di tutto per quanto riguarda gli hobbisti, invece abbiamo preferito mantenere fede alla nostra proposta di valore distintiva. Siamo bravi a realizzare concimi, li produciamo noi e lo facciamo da cinquant’anni: insistiamo sui prodotti in cui siamo specializzati e su questo modo di porci al mercato.
GreenRetail: Oltre ai fertilizzanti, l’offerta comprende però anche una serie di corroboranti, utili per la difesa delle colture…
Stefano Losio: L’offerta è stata integrata con prodotti per la cura alternativa dell’orto, quindi dei corroboranti, che riprendono la filosofia di basso impatto ambientale, di rispetto della natura e di un’agricoltura sostenibile. Sono valori che cerchiamo di far trasparire sia attraverso la nostra offerta sia il brand nel suo complesso. Noi puntiamo molto sui prodotti biologici e sarà la nostra linea maestra: prodotti con sempre minor impatto ambientale e sempre più volti all’utilizzo in agricoltura biologica. Non solo concimi, ma anche corroboranti e difesa alternativa.
Il “giardinaggio consapevole” sarà il futuro
GreenRetail: La “difesa biologica” richiede però un approccio “preventivo”, mentre i consumatori italiani sono abituati ad acquistare gli agrofarmaci quando il problema è già manifesto. Dovremo modificare l’approccio d’acquisto dei consumatori?
Stefano Losio: L’agricoltura biologica ci insegna che una pianta sana è meno soggetta ai patogeni, sia insetti sia funghi. Quindi dovremo abituare il consumatore a passare da una logica “risolutiva” a una “preventiva”: non useremo più i fungicidi perché avremo creato un ambiente ricco di funghi micorrizici che impediscono alle malattie fungine di attaccare la pianta. Dovremo, tutte le imprese insieme, educare il consumatore: vent’anni fa le auto elettriche erano utopia, oggi sono normalità.
GreenRetail: A novembre la vendita di agrofarmaci a uso non professionale è stata prorogata fino a fine 2022, ma l’orientamento del mercato pare andare in questa direzione…
Stefano Losio: C’è stata una proroga ma guardando al futuro la direzione è tracciata. Noi abbiamo voluto intraprendere la strada della difesa e della concimazione alternativa con soluzioni in linea con le leggi attuali e future del mercato. Ma nel nostro caso non lo facciamo per un obbligo legislativo, ma perché è nella nostra filosofia aziendale da cinquant’anni. Finalmente oggi le tendenze e le normative vanno nella stessa ottica.
Nei prossimi anni abbiamo intenzione di avviare una serie di investimenti e progetti che oggi non possiamo anticipare.
Enrico Boscolo Sassariolo: Con molta fierezza spieghiamo che i nostri prodotti derivano da un know how maturato nel campo dell’agricoltura professionale. Un mercato con un consumatore molto più esigente poiché con le coltivazioni deve costruire un reddito. Quindi se non hai prodotti efficaci ed efficienti nel proprio impiego, duri poco. Poter attingere da questo know how è sicuramente importante per Il Paese Verde. Il cuore della nostra offerta è tecnico, altamente performante ed eco-compatibile. Questo è ciò in cui crediamo: pensiamo sia un fattore differenziante rispetto alla concorrenza e quindi insistiamo in questa direzione.
GreenRetail: Ci fate un esempio di prodotto “altamente performante”?
Enrico Boscolo Sassariolo: Per esempio la linea Brave, che racchiude quattro prodotti totalmente di derivazione professionale. Si tratta di concimi inoculati con funghi micorrizici e batteri della rizosfera che favoriscono lo sviluppo di funghi utili come la Metarhizium anisopliae e la Beauveria bassiana che impediscono lo sviluppo di alcuni insetti fitofagi. Si tratta di un modo di intendere l’agricoltura biologica più tecnico. Una soluzione adottata in agricoltura biologica messa a disposizione degli hobbisti.
Le novità per il 2022
GreenRetail: Il nuovo catalogo è molto innovativo. Come è nato il progetto?
Enrico Boscolo Sassariolo: È uno degli strumenti di lavoro principali per il rivenditore. Abbiamo deciso di affrontare qualcosa di diverso: sia perché il team de Il Paese Verde sta crescendo e stanno emergendo diverse professionalità, sia perché siamo una squadra giovane. Volevamo segnare questo cambio di rotta a partire dalla copertina, che abbiamo affidato ad Alessandro Baronciani, un illustratore di fama internazionale che ha curato copertine per Lucio Dalla e packaging in edizione speciale per Barilla.
Il catalogo oltre alla grafica contiene anche una ventina di novità di prodotto. In particolare abbiamo introdotto formati nuovi nella linea Brave e aggiunto alcune utilità, come l’humus di lombrico e Rame Active, una particolare formulazione rameica utilizzata nell’agricoltura professionale. Anche in questo caso non abbiamo voluto introdurre un prodotto banale o una ripetizione di quanto c’è già sul mercato: abbiamo preferito mettere a disposizione degli hobbisti un rame usato dagli agricoltori professionisti.
Un altro prodotto, non molto sotto la luce dei riflettori, che ci permette di ribadire la nostra filosofia produttiva è il nuovo attivatore di compostaggio. Abbiamo realizzato diverse ricerche di mercato prima di lanciare questo prodotto e possiamo dire con certezza che non ci sono soluzioni simili in commercio. Molti attivatori sono fondamentalmente a base di sostanze azotate che alimentano i ceppi già presenti. Nel nostro attivatore invece abbiamo inserito dei microorganismi, che produciamo noi: non ci limitiamo quindi a favorire lo sviluppo dei microorganismi già presenti, ma addirittura li andiamo ad apportare noi.
GreenRetail: Un’altra novità è la linea dedicata ai tappeti erbosi?
Stefano Losio: Con la nuova linea Prato siamo in entrati in questo mondo, che è quasi un settore a sé stante e con consumatori molto esigenti. Abbiamo fatto il primo passo con quattro nuovi prodotti: tre concimi minerali e uno organico. Starter da utilizzare all’atto della semina o della posa del prato, due concimi di mantenimento, Growing e Fertilgreen e il concime biologico Biogreen che ha invece l’obiettivo di mantenere il prato nei forti momenti di stress, come l’autunno e gli intensi caldi estivi. È una linea che di anno in anno andremo ad ampliare.