Due “colonne” di Compo Italia, come Vittore Colzani e Diego Mastrogiorgio, vanno in pensione e sono stati sostituiti con due giovani manager: un nuovo corso nel segno della continuità. Ne abbiamo parlato con Sergio Armari, il nuovo direttore vendite di Compo Italia.
Sergio Armari ci racconta le novità di Compo Italia
Nel corso della consueta convention annuale, tenutasi dal 26 al 28 settembre a Praga, Compo Italia ha ufficializzato una doppia sostituzione ai vertici dell’azienda: Vittore Colzani e Diego Mastrogiorgio interrompono l’attività per andare in pensione e sono stati sostituiti da Sergio Armari e Mirco Del Vecchio, rispettivamente nelle cariche di direttore vendite e national key account manager.
Per scoprire in anteprima le novità della “nuova” Compo Italia, abbiamo incontrato il neo direttore vendite Sergio Armari.
Una evoluzione nel segno della continuità
Green Retail: Con l’uscita di Colzani e Mastrogiorgio, si apre un nuovo corso? Come cambierà Compo Italia nei prossimi mesi?
Sergio Armari: Compo Italia sta vivendo un periodo di successioni, dopo anni di stabilità organizzativa, ma solo per ragioni anagrafiche. L’attività dell’azienda proseguirà mantenendo la stessa organizzazione, all’insegna della continuità. Più che un cambiamento, ci aspettiamo un’evoluzione di ciò che i nostri stimati manager hanno costruito nel tempo, insieme a una competente ed efficace organizzazione esterna e interna.
L’innovazione dei prodotti e dei servizi di Compo supera il valore dei singoli individui, che possono però fare la differenza interpretandole con passione e professionalità. Caratteristiche che finora non sono mancate a tutte le persone di cui stiamo parlando, sia uscenti che entranti.
Green Retail: Colzani e Mastrogiorgio sono una parte importante del successo di Compo in Italia: i manager della loro generazione hanno un po’ costruito il mercato del gardening nel nostro paese…
Sergio Armari: Vito e Diego hanno visto crescere le vendite di Compo nel settore hobbistico in Italia e l’hanno portata a essere uno dei leader nei canali distributivi di riferimento, col supporto di un uffi cio marketing internazionale e locale molto esperto. Compo oggi è un marchio di qualità riconosciuto sia dal rivenditore che dal consumatore, anche grazie a loro.
Vito Colzani ha vissuto in prima persona questa bella avventura e ha contribuito al successo di Compo in Italia, difendendone sempre il valore: non solo l’azienda ma tutto il settore gli è riconoscente per questo. Diego Mastrogiorgio ha gestito con pazienza e costanza l’espansione di Compo in Gds, senza generare rischiosi squilibri distributivi: i grandi centri del bricolage italiano lo conoscono come una persona amichevole e laboriosa, oltre che un valido professionista.
Agrofarmaci: una legge da modificare
Green Retail: Nel 2020 gli agrofarmaci subiranno una forte restrizione nelle vendite e Compo già da anni sta promuovendo soluzioni naturali e biologiche. Come cambierà il mercato nei prossimi anni? Il consumatore si adeguerà ai nuovi prodotti o dobbiamo aspettarci un calo della domanda di giardinaggio in generale?
Sergio Armari: Considero che le vicende degli agrofarmaci a uso non professionale siano ancora in una fase di difficile transizione. Sebbene sia stato finalmente pubblicato un decreto a cui fare riferimento per i prossimi passi, tanto è ancora da fare e definire. Al momento si sta lavorando per sostenere i prodotti più importanti a disposizione del consumatore hobbista con la speranza di avere la collaborazione e la comprensione da chi decide per leggi e decreti le sorti di un intero comparto chimico e non solo, perché gli agrofarmaci biologici sono giustamente soggetti alle stesse valutazioni di quelli di sintesi.
Compo ha già fatto da tempo proposte di soluzioni più compatibili con l’ambiente domestico e familiare, seppur con una certa difficoltà, poiché la presenza di soluzioni ben conosciute ed efficaci non spinge il consumatore e il rivenditore a sperimentare nuove strade.
L’offerta biologica può essere importante, in questa evoluzione, ma non risolutiva, in quanto anche prodotti graditi all’area bio come il piretro, il rame o lo zolfo potrebbero essere riservati al mercato professionale, perché non esenti da classificazione. Questa è oggi la discriminante più severa, e a mio parere ingiusta – perché antiscientifica –, che rischia di bloccare l’accesso dell’hobbista a prodotti utili e sicuri.
Compo, come altre aziende competenti di questo settore, sta collaborando con Agrofarma e le autorità per rimuovere questo vincolo molto dannoso per gli appassionati di giardinaggio e per l’indotto industriale e commerciale ad essi dedicato.
Le novità per il 2019
Green Retail: Il catalogo 2019 è ricco di novità. Quali sono le principali?
Sergio Armari: Per il 2019 abbiamo tre focus principali: Compo Sana, il nostro terriccio premium; i concimi granulari Compo, uno dei capisaldi aziendali; la gamma Compo Bio, che sta ottenendo grandi successi. A lato, ma sempre importante, continueremo a sviluppare il concetto di Compo Barriera, la gamma di biocidi e Pmc per la difesa degli ambienti domestici dagli animali molesti.
Compo Sana sarà rinnovato sia nell’imballo che nella formulazione. Quest’ultima sarà un’innovazione internazionale e verrà ulteriormente migliorata, per arrivare a sostenere le piante dopo lafase di trapianto fino a 12 settimane. L’imballo sarà totalmente colorato per creare una “macchia” continua e distintiva nel negozio e comunicherà l’innovazione con messaggi chiari.
I concimi granulari godranno di nuova vitalità grazie al miglioramento qualitativo di NPK+Blu, derivato dal settore professionale, e l’introduzione di NPK+Oro, un concime di qualità a lenta cessione. Inoltre, lanceremo due concimi organici della tradizione italiana con le insegne di Compo: Lupind’Or e Cornunghia, che avranno il logo Compo Bio.
La linea Compo Bio infine raddoppia le sue referenze. Oltre ai due nuovi concimi organici in sacchetti, il cliente bio avrà a disposizione due nuovi concimi liquidi (per pomodori e per agrumi), tre concimi specifici con lana di pecora (pomodori, insalate e piccoli frutti), un nuovo stallatico sfarinato con 100% di letame bovino ed equino e due erbicidi pronto uso a base di acido pelargonico. Produrremo materiale espositivo ad hoc, che consentirà al negozio di creare un corner Compo Bio dedicato. Insomma, avremo il nostro bel da fare e lo daremo anche ai rivenditori che ci seguiranno, ma siamo sicuri che queste opportunità porteranno i loro frutti e faranno la differenza, in un mercato di alti e bassi che rischiano di scoraggiare gli operatori.
Compo, come ogni azienda leader di categoria, sente la responsabilità di rinnovare quell’impulso che ha generato per anni il valore dell’offerta garden nella distribuzione specializzata, a favore dei consumatori più attenti ed esigenti. Amiamo il mondo garden e vogliamo ancora colorarlo con le belle confezioni di Compo e con tutto il nostro entusiasmo, sempre guidati da una grande azienda e una sincera professionalità.