Il mercato mondiale del DIY nel 2017 ha sviluppato un giro d’affari di 589 miliardi di euro, con un incremento del 2,6% rispetto al 2016. Il nord America e l’Europa, insieme, rappresentano (con 503 mld) circa l’85% dell’intero mercato, sebbene la loro popolazione rappresenti solo il 15% di quella mondiale. È quanto emerge dal Global Home Improvement Report 2017 di Fediyma, l’associazione europea dei fabbricanti di DIY.
Nord America ed Europa raggiungono rispettivamente il 60% e il 28% del mercato mondiale e il nord America ha registrato la più alta spesa pro capite nel 2017 con 919 euro.
Circa l’81% del mercato globale del fai da te (477 miliardi di euro) è concentrato in soli 8 Paesi: Usa, Germania, Canada, Giappone, Regno Unito, Francia, Australia e Italia. Inoltre, i tre principali Paesi (Germania, Francia e Regno Unito) rappresentano il 52% del mercato in tutto il Vecchio Continente.
Il mercato mondiale del DIY nel 2017: le insegne leader
Questa è la classifica dei 10 principali player di DIY in tutto il mondo:
- Home Depot (Usa)
- Lowe’s (Usa)
- Adeo (Francia)
- Kingfisher (Regno Unito)
- Bunnings (Australia)
- Menards (Usa)
- Obi (Germania)
- Bauhaus (Germania)
- Sodimac (Cile)
- Ace Hardware (Usa).
Da notare come le statunitensi Home Depot e Lowe’s, insieme, rappresentino il 25% della quota totale del mercato mondiale.