Settimana scorsa, dal 1° al 3 ottobre, abbiamo visitato a Valencia Iberflora 2024, fiera internazionale di piante, fiori, paesaggistica, tecnologia e bricolage, che ha concluso la sua 53ª edizione con un feedback generale positivo da parte degli espositori partecipanti in termini di contatti commerciali stabiliti, con un miglioramento rispetto all’anno precedente. Vincente la concomitanza e contiguità con Eurobrico.
Si è svolta dal 1° al 3 ottobre a Valencia Iberflora 2024, fiera di respiro internazionale dedicata al mondo del verde, in concomitanza con Eurobrico e altri eventi di riferimento nell’ambito dell’habitat e della casa come Feria Hábitat València, Textilhogar ed Espacio Cocina-Sici.
Durante la nostra visita abbiamo riscontrato un afflusso davvero ingente di partecipanti e un’organizzazione di ottimo livello. A parere non solo nostro, ma anche delle aziende espositrici con cui ci siamo confrontati (tra cui diverse italiane), è risultata sicuramente vincente la formula di affiancare Iberflora ed Eurobrico, visitabili con un unico biglietto e organizzate in 2 spazi contigui, praticamente senza soluzione di continuità tra un evento e l’altro. Questa concomitanza ha consentito da una parte alle aziende espositrici di raddoppiare la propria visibilità e dall’altra ai buyer intervenuti di soddisfare in un’unica fiera la ricerca di prodotti sia garden sia attinenti al mondo del bricolage.
Per gli amanti dei numeri, secondo i dati ufficiali a Iberflora 2024 sono intervenuti 15.000 visitatori, che hanno potuto valutare l’offerta merceologica di 450 marchi espositori su una superficie fieristica di 35.000 mq.
La voce dei partecipanti
Micael Pérez, responsabile della qualità, prevenzione e ambiente del vivaio Viveros Mas de Valero, ha sottolineato l’aumento dei visitatori internazionali, provenienti principalmente da Regno Unito, Irlanda e Italia, “in un’edizione che è stata molto soddisfacente per la nostra azienda”. In termini simili si esprime anche Adriana Alonso, direttrice marketing e comunicazione di Compo Iberia. A suo avviso “è stato un anno di cambiamenti e siamo entusiasti dei risultati. Iberflora è tornata ad essere un punto d’incontro chiave per il settore, con molto movimento e un’atmosfera molto positiva, qualcosa che rafforza i marchi”.
Dal punto di vista degli acquirenti nazionali, Paula Orozco, presidente dell’Associazione Spagnola dei Centri di Giardinaggio (Aecj), ha dichiarato: “Abbiamo parlato con i nostri fornitori e centri giardinaggio associati e per loro è stata una fiera molto positiva. Siamo contenti del risultato positivo della fiera, alla quale la nuova concomitanza con Eurobrico, ha dato sicuramente un valore aggiunto.”
Raúl Ferrer, presidente della manifestazione, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti della conclusione di questa edizione di Iberflora. Gli espositori hanno espresso una grande soddisfazione per i contatti commerciali stabiliti, il che dimostra che la fiera continua ad essere un punto d’incontro imprescindibile per il settore”.
Il direttore della fiera, Máximo Solaz, ha sottolineato che “l’aumento del numero di visitatori internazionali è un segnale molto positivo. Iberflora si posiziona sempre più come un evento di riferimento a livello europeo. Continueremo a lavorare per attrarre più acquirenti internazionali e consolidare la nostra posizione nel mercato globale”.
Le nuove sfide del settore, tra crisi idriche e passaggi generazionali
Nell’ultimo giorno di svolgimento di Iberflora, nei suoi diversi spazi si sono affrontati temi come le sfide poste dalla siccità o la successione nell’azienda familiare, oltre allo svolgimento di dimostrazioni di arte floreale nello spazio Universo Floral.
Una tavola rotonda ha riunito paesaggisti di diverse regioni della Spagna, che hanno discusso sulle migliori pratiche per adattare i sistemi d’irrigazione e la progettazione dei giardini alle nuove condizioni climatiche. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di una legislazione che promuova l’uso efficiente dell’acqua negli spazi verdi.
Durante Iberflora Inspiracción si è discusso in concreto della gestione del passaggio generazionale in un settore “in cui non esistono domeniche” trattando “prodotti effimeri che rendono questo lavoro molto impegnativo”. Un settore in cui il 91% delle società è a conduzione familiare. Per questo motivo “la transizione deve essere fatta in famiglia”, preparando le prossime generazioni e applicando un piano strategico. Alla giornata hanno partecipato Jorge Tarazona di Ivefa, Enrique Rubio di Rubio López Abogados, Lara Magraner di Vivero Vivercid e Álvaro Lorente di Avícola Grau, moderati da Ángel Villarino di Fitoralia.