Le prestazioni dei tubi estensibili dell’emiliana Euroequipe, dopo il primo brevetto nel maggio 2014, continuano a migliorare. Nel 2018 l’azienda ha realizzato il primo impianto espressamente dedicato a questa nuova tecnologia e il 2019, dopo l’ottenimento di importanti brevetti internazionali, sarà l’anno del lancio a livello mondiale. Ne abbiamo parlato con Paolo De Nora, fondatore di Euroequipe.
Da italiani possiamo essere orgogliosi di dire che il tubo estensibile per l’irrigazione in materiale plastico è figlio di una tecnologia made in Italy, in particolare della bolognese Euroequipe, che fin dall’inizio si è impegnata per migliorare i primi tubi in tela arrivati dalla Cina. Risale infatti al maggio 2014 il primo brevetto di tubo estensibile depositato da Euroequipe, in seguito migliorato da un secondo brevetto nel 2015. Il tubo estensibile rappresenta una delle poche vere innovazioni tecnologiche nel mondo del giardinaggio degli ultimi anni, insieme ai robot rasaerba, e si tratta di una vera rivoluzione per il mondo dei tubi: prima c’erano solo i tubi tradizionali, oggi ci sono anche quelli estensibili con varie lunghezze e diametri. È una vera e propria nuova categoria di prodotto. Un’attitudine che fa parte del dna di Euroequipe, visto che ha già lanciato il marchio Sandokan, trasformando la lotta alle zanzare in un reparto a sé stante con un’ampia gamma di prodotti. Il 2019 sarà un anno particolare per Euroequipe poiché sarà impegnata nel vero lancio a livello internazionale del tubo estensibile, dopo che nel 2018 ha ottenuto il riconoscimento di svariati brevetti internazionali e ha affrontato un salto di qualità importante: la costruzione di un sito produttivo realizzato ad hoc per la produzione di questa nuova tecnologia, attivo dallo scorso dicembre. Abbiamo avuto la possibilità di visitare in anteprima il nuovo impianto produttivo e di incontrare Paolo De Nora, amministratore e fondatore di Euroequipe.
Come sono nati i tubi estensibili
GreenRetail: Dopo Sandokan, Euroequipe regala un’altra novità tecnologica al mercato. Come è nato il tubo estensibile?
Paolo De Nora: È un progetto al quale ci dedichiamo dal 2014 e ovviamente abbiamo affrontato varie fasi: l’ideazione, la sperimentazione, la prototipazione, l’industrializzazione e la brevettazione. Un progetto di questo tipo non ha senso se poi non viene riconosciuto anche attraverso dei brevetti internazionali. Quindi nel maggio 2014 abbiamo depositato il primo brevetto, nel febbraio 2015 abbiamo realizzato un secondo brevetto migliorativo, nel 2016 siamo partiti con la prima produzione appoggiandoci ad altre aziende e nel 2018 abbiamo realizzato il nuovo sito produttivo a Bologna. Contemporaneamente, seguendo i tempi burocratici, abbiamo ottenuto il brevetto italiano nel 2016, quello europeo nel 2017 e nel 2018 abbiamo iniziato a ricevere alcuni importanti brevetti internazionali, in Cina, Stati Uniti, India e Australia.
GreenRetail: Perché un nuovo sito produttivo?
Paolo De Nora: Mi sono reso conto che, pur producendo su vari stabilimenti con nostre tecnologie, lo standard qualitativo che cercavo io non era facilmente condivisibile. La fase evolutiva è stata la decisione di creare un impianto ad hoc, completamente progettato, pensato e realizzato per produrre questo tipo di tubo. Trattandosi di una tecnologia nuova, abbiamo dovuto adattare il prodotto a macchine già esistenti: con il nuovo impianto abbiamo adattato le macchine al prodotto. Poi un colpo di fortuna: si è liberato lo stabilimento accanto al nostro. Non potevamo non approfittarne. Ma la spinta è stato l’ottenimento dei brevetti internazionali. Abbiamo realizzato internamente tutta la filiera produttiva, sia hardware che software, per produrre questa nuova tecnologia. Ciò ci ha permesso di raccogliere un’ampia base di dati per ottimizzare i prodotti e i processi produttivi.
Un salto di qualità per i tubi da giardino
GreenRetail: In cosa è differente la tecnologia di Magic Soft rispetto agli altri tubi estensibili?
Paolo De Nora: A febbraio 2015 ho brevettato un secondo tubo estensibile, Magic Soft, che sfrutta una tecnologia che offre performance maggiori ed è più economica da realizzare. Nel primo brevetto c’era un limite fisico: più di 1,7/1,8 volte non si può allungare, perché ci sono forze radiali e longitudinali che si contrappongono. Nell’inverno del 2014 abbiamo avuto l’idea della tecnologia Magic Soft: ha circa 700 superfici radiali longitudinali per ogni metro e si estende molto di più, fino a 3 volte la sua lunghezza.
In questi giorni stiamo testando un nuovo tubo che ha 1.000 superfici radiali per ogni metro. Sono geometrie particolari che abbiamo dato al tubo per consentire l’allungamento anche a bassa pressione.Quindi la prima differenza tra un tubo estensibile con magliatura e uno realizzato con la nostra tecnologia è la possibilità di allungarsi maggiormente. Inoltre è più leggero, è più facile da produrre, è anti torsione, è antipiega, funziona perfettamente anche a basse pressioni e può essere tagliato e raccordato facilmente.
Con la stessa tecnologia nel 2018 è nato Armadillo. Ha una geometria differente che non gli consente di allungarsi, ma ha tutti i plus di Magic Soft: è antipiega, anti torsione e super leggero.
GreenRetail: E rispetto ai tubi di tela?
Paolo De Nora: Abbiamo testato anche questi tubi e sono soggetti ad abrasioni, forature e scoppi. Noi volevamo avere una resistenza maggiore: volevamo un prodotto nato per durare, non un tubo usa e getta. Noi consigliamo l’utilizzo a 4 bar di tenuta, ma lo collaudiamo in linea a 12 bar. I tubi Magic Soft oggi fanno circa 5.000 cicli, cioè si estendono e ritornano fino a 5.000 volte. I tubi cinesi più per formanti arrivano a 1.000 cicli. Un altro obiettivo era di costare meno del tubo cinese e ci siamo riusciti. Stiamo già vendendo Magic Soft in Cina e abbiamo appena partecipato alla fiera di Canton ottenendo buoni riscontri. A proposito di qualità, nel nuovo impianto collaudiamo tutti i tubi al 100%: ci sono anche collaudi a campione, ma in linea tutti i tubi vengono raccordati e collaudati.
Prossimo passo: il franchising industriale
GreenRetail: Non hai mai pensato di produrre in Cina?
Paolo De Nora: Se riusciamo a produrre questo tubo il merito è dell’indotto italiano che è una eccellenza e noi l’abbiamo utilizzata appieno. Quando in Cina svilupperanno le eccellenze tecnologiche che ho visto nel triangolo emiliano romagnolo, a Milano e Brescia forse potranno realizzare il nostro tubo. E forse vedremo anche qualche macchina cinese in Formula Uno. Abbiamo sempre prodotto in Italia, a Ravenna, Monopoli e Brescia. Abbiamo centralizzato a Bologna per realizzare il primo impianto ad hoc, con l’intenzione di alzare lo standard qualitativo, la gestione del controllo qualità e dell’evoluzione dell’impianto. Con macchine nate per produrre questa tecnologia, che hanno già creato grandi differenze a livello produttivo. Le evoluzioni tecnologiche che otterremo a Bologna le porteremo negli altri impianti. Ma il nostro obiettivo non è aumentare la produzione.
GreenRetail: In che senso?
Paolo De Nora: La nostra è una grande azienda, ma non è un’azienda grande: la nostra capacità produttiva non ci permetterà di raggiungere tutti i mercati mondiali. Abbiamo presentato il prodotto in Australia, negli Stati Uniti e nel nord Europa e abbiamo già ricevuto molte importanti richieste: a dicembre abbiamo lavorato h24 tutti i giorni.
L’obiettivo è di sviluppare partnership produttive. Una sorta di franchising industriale nel quale siamo in grado di fornire l’impianto chiavi in mano in cambio di royalties. Siamo in grado di produrre gli impianti, tutti i protocolli sono schedulati e abbiamo compound particolari che coprono tutto il know how del processo produttivo. Tutti gli impianti sono in industria 4.0, quindi i dati e sistemi sono digitalizzati e connessi, con la possibilità di controllare da remoto ogni singolo parametro e l’intero processo di produzione.Visto che è un nostro brevetto, con il nostro nome, dobbiamo essere certi che chi produce in franchising si attenga ai nostri protocolli produttivi. Se il tubo avesse una qualità inferiore, anche se prodotto da un’altra azienda, sarebbe un danno d’immagine su tutto il marchio Magic Soft. Dobbiamo salvaguardare l’immagine e il brevetto.
GreenRetail: Oggi la maggior parte della vostra produzione viene realizzata come private label per industrie e importanti rivenditori internazionali?
Paolo De Nora: Non disdegniamo di lavorare per conto terzi. La private label per noi è un ottimo punto di arrivo: è un segnale di apprezzamento dei nostri prodotti. Siamo quindi molto felici delle collaborazioni che abbiamo instaurato con grandi imprese, soprattutto con quelle italiane con cui abbiamo iniziato a non vederci come competitor ma come partner.
GreenRetail: Nel 2018 avete partecipato a molte fiere internazionali: come è stato accolto Magic Soft in Italia?
Paolo De Nora: La locuzione Nemo Propheta in Patria è assolutamente valida. Per fortuna siamo partiti prima con l’estero. In Italia fa fatica ad attecchire, mentre all’estero è diventato un successo molto più velocemente. Gli italiani sono spesso esterofili e poi noi non eravamo riconosciuti come produttori di tubi e forse c’è stata una prima diffidenza.
GreenRetail: Non temi copie?
Paolo De Nora: Penso che in questo caso si faccia meno fatica a stringere partnership anziché fare guerre. La nostra tecnologia è economica e siamo molto competitivi, non ci sarebbero neanche i margini per affrontare investimenti di così lungo respiro. Un grosso distributore americano ha mandato un campione in Cina e non sono riusciti a produrlo.
Armadillo: il tubo che non si allunga
GreenRetail: Nel 2018 avete portato la nuova tecnologia anche sui tubi tradizionali con la linea Armadillo, come mai?
Paolo De Nora: Perché ci siamo resi conto che poteva portare vantaggi anche ai tubi non allungabili. Rispetto ai tubi tradizionali i tubi Armadillo sono leggerissimi e molto più maneggevoli, elastici anche a basse temperature, anti torsione e antipiega, possono essere tagliati e raccordati e costano meno a parità di prestazione.
Un altro aspetto molto importante è la dimensione del prodotto, più contenuta, grazie alle caratteristiche di questa nuova tecnologia. Un tubo in pvc non si può avvolgere se non in diametri molto grandi, circa 30 cm, mentre il nostro tubo si avvolge su diametri da 8-10 cm. A parità di lunghezza occupa meno spazio. Questo consente un risparmio nei trasporti superiore al 50%: sull’export siamo fortemente avvantaggiati e in un container riusciamo a mettere fino a 10.000 tubi da 15 metri. Ma è un vantaggio anche per i magazzini dei grossisti e per gli spazi espositivi dei punti vendita: con la metà dello spazio raddoppio la redditività della categoria. Per non parlare dei negozi di piccole dimensioni che hanno sempre problemi di spazio. La leggerezza e le ridotte dimensioni non danno benefici solo all’utilizzatore finale, ma a tutta la filiera.
GreenRetail: Quest’anno hai presentato un nuovo tubo davvero leggerissimo…
Paolo De Nora: Dopo le versioni con diametro da 5/8” e 3/4”, quest’an-no abbiamo lanciato Armadillo Superlight da 1/2” che in effetti è molto leggero: meno di 30 grammi al metro, cioè 3 volte meno dei tubi tradizionali. Ha delle caratteristiche di maneggevolezza davvero particolari e non replicabili nel tubo normale e conserva tutte le caratteristiche di durata e resistenza offerte da questa nuova tecnologia. È lo stesso concetto che abbiamo utilizzato per il tubo estensibile Magic Soft Smart, anch’esso da 1/2”, che ha una capacità di estensione di 3 volte rispetto alle 2,5 di Magic Soft da 5/8”. Più che sul lancio di nuovi prodotti, stiamo lavorando all’ampliamento di questa tecnologia.
GreenRetail: In particolare?
Paolo De Nora: Stiamo già applicando questa tecnologia ad altri mercati, come i tubi per l’aria e i tubi tecnici. È una tecnologia assolutamente sottoutilizzata per i tubi da giardino che, se vogliamo, sono abbastanza basilari e non particolarmente tecnici. I tubi si usano in modo orizzontale in tutte le industrie, nel civile, nell’industriale, nel medicale, negli elettrodomestici, ecc. Noi già usiamo materie prime atossiche che non rilasciano residui e l’impiantistica è già idonea per produrre in camere asettiche per il medicale ed evolversi su altre applicazioni.