In occasione dei 50 anni di Telcom abbiamo intervistato Maria Cucci, direttore commerciale della divisione hobby dell’azienda pugliese, nata per vendere elettrodomestici e capace poi di imporsi a livello internazionale nella produzione di vasi e soluzioni innovative per l’outdoor.
Il 50° anniversario di Telcom di Ostuni, in provincia di Brindisi, vale doppio perché costruire nel Mezzogiorno un gruppo industriale come quello fondato da Alfonso Casale nel 1973 non deve essere stato semplice. Oggi Telcom rappresenta un modello di sviluppo del made in Italy, perché ha mantenuto la sede a Ostuni, anzi l’ha ampliata notevolmente nel corso degli anni ed è riuscita ad affermarsi sul mercato internazionale grazie a un approccio avanguardistico e tecnologicamente avanzato. Basti ricordare che Telcom ha sperimentato per prima la tecnologia rotazionale per la produzione di una linea di vasi decorativi simil-terracotta alla fine degli anni Ottanta. Una tappa tecnologica che ha segnato la storia dell’azienda, nata nel 1973 per distribuire elettrodomestici.
Dopo i primi prodotti realizzati in rotazionale, sia vasi per il giardinaggio sia serbatoi per la raccolta di liquidi, Telcom ha sempre investito per ampliare la produzione e l’offerta. Ha iniziato a produrre vasi in terracotta nel 2004 e nel 2012 ha acquisito Abruzzo Vasi spostando gli impianti di produzione a Ostuni. Così come ha avviato impianti di produzione a iniezione e per lo stampaggio a soffiaggio, una tecnologia che Telcom usa soprattutto per la produzione di serbatoi. Con un’attenzione alla sostenibilità e all’uso delle energie rinnovabili che affonda le radici in tempi non sospetti.
Per tracciare un bilancio di questi cinquant’anni abbiamo incontrato Maria Cucci, direttore commerciale della divisione hobby di Telcom dal 2019 e testimone di molti dei progressi dell’azienda pugliese.
Da Ostuni agli Stati Uniti: 50 anni di made in Italy
GreenRetail: Anzitutto permettimi di complimentarmi per la promozione alla direzione commerciale: non sono molte le donne manager che conquistano ruoli apicali nel nostro mercato, senza avere in eredità l’azienda dai fondatori …
Maria Cucci: Quando nel 2019 Giuseppe Casale, fratello del fondatore Alfonso, è andato in pensione e ha lasciato la direzione commerciale, l’azienda ha deciso di creare due divisioni: quella hobbistica e quella professional, dedicata ai serbatoi per la raccolta e lo stoccaggio di liquidi e affidata all’ingegner Sergio De Gioia. Io lavoro da 35 anni in Telcom e ho avuto dei grandi maestri: penso mi abbiano affidato la direzione commerciale della divisione hobbistica per dare un segno di continuità al lavoro svolto in questi anni. Da più di 10 anni è avvenuto con successo il cambio generazionale con cui Raffaele Casale, figlio del fondatore, è passato al timone dell’azienda.
GreenRetail: Come festeggerete i 50 anni?
Maria Cucci: Stiamo investendo molto sul territorio, in particolare sponsorizzando diverse attività culturali. Naturalmente organizzeremo anche un evento speciale per festeggiare, ma per ora non posso anticipare nulla.
GreenRetail: In cinquant’anni Telcom ha raggiunto livelli di eccellenza apprezzati a livello internazionale, pur avendo sempre avuto come base un piccolo centro del sud. Ho partecipato personalmente all’inaugurazione della zona industriale di Ostuni, che ospitava la vostra nuova sede, e mi ricordo che mancavano ancora le strade e alcuni servizi essenziali. Possiamo dire che questo traguardo vale doppio?
Maria Cucci: Assolutamente. In questi cinquant’anni l’azienda ha sempre dovuto combattere con tutte le amministrazioni locali che si sono avvicendate, semplicemente per ottenere i servizi indispensabili nelle zone artigianali e industriali.
GreenRetail: Ripensando alla vostra storia, Telcom si è sempre contraddistinta nel mercato hobbistico per una visione tecnologicamente all’avanguardia. Siete stati tra i primi a intuire le potenzialità della tecnologia rotazionale nel mercato dei vasi per il giardinaggio…
Maria Cucci: Sì, siamo stati sicuramente tra i primi in Italia. Fino ad allora eravamo commercianti di elettrodomestici: Telcom e l’acronimo di Televisori Commercio. Dal 1973 al 1987 vendevamo frigoriferi marchiati Telcom importati dalla Russia e avevamo una joint venture con Merloni per la produzione di elettrodomestici. Per diversificare, nel 1987 abbiamo acquistato la prima macchina rotazionale e da lì è nato il gruppo che oggi conosciamo.
GreenRetail: Quanto è importante il mercato internazionale per Telcom?
Maria Cucci: Direi abbastanza: oggi rappresenta una buona parte del fatturato. Ma importiamo anche tanto: noi abbiamo sempre proposto qualche gamma di importazione, perché ci piace avere sempre nei che non si reperiscono facilmente in Italia o su altri mercati europei.
GreenRetail: Avete anche delle controllate e delle partecipate all’estero?
Maria Cucci: Telcom ha sempre avuto una propensione internazionale e delle partecipazioni all’estero. Oggi abbiamo delle controllate in Albania e Romania, specializzate nella produzione di serbatoi, ma in passato abbiamo avuto stabilimenti negli Stati Uniti, una joint venture in Thailandia, dei depositi in Spagna, ecc.
Da “contenitore di terra” a complemento d’arredo, all’ecosostenibilità: come cambia il vaso
GreenRetail: Quanto “pesa” la divisione hobby sul giro d’affari del gruppo Telcom?
Maria Cucci: Ha una parte preponderante perché ha un bacino d’utenza internazionale e quindi più ampio: i serbatoi sono voluminosi e sono difficili da esportare a causa degli alti costi di trasporto. Ma nella tecnologia rotazionale, sia per la produzione di serbatoi sia per i vasi decorativi, abbiamo maturato un know how molto avanzato e che poche imprese possono vantare. Investiamo continuamente e ci perfezioniamo ogni giorno.
Inoltre la tecnologia a iniezione, introdotta più recentemente, è stata accolta molto positivamente dal mercato e ha raggiunto la stessa importanza della produzione rotazionale.
GreenRetail: Siete tra le poche imprese specializzate in quattro tecniche produttive: rotazionale, iniezione, terracotta e soffiaggio…
Maria Cucci: Esatto. Ma precisiamo che il soffiaggio lo usiamo solo per i serbatoi, non per i vasi. Ci sono altre aziende che hanno cataloghi che coprono tutti i settori ma spesso sono prodotti distribuiti: noi produciamo tutto e lo facciamo a Ostuni.
Inoltre abbiamo anche officine meccaniche per la realizzazione e la manutenzione degli stampi e un reparto che si occupa della trasformazione delle materie prime.
GreenRetail: Non abbiamo ancora parlato della sostenibilità, un impegno che Telcom ha assunto in tempi non sospetti…
Maria Cucci: Per noi è molto importante e i primi impianti fotovoltaici li abbiamo installati 12 anni fa, nel 2011. Telcom è un’azienda altamente sostenibile e su tutta l’azienda ci sono pannelli fotovoltaici: più di 14.000 mq. Ricicliamo qualsiasi detrito o scarto al nostro interno e abbiamo maturato la tecnologia per produrre vasi con materiale totalmente riciclato, argomento sempre più attuale e sentito.
Da diversi anni siamo fornitori di Ikea per il rotazionale e siamo il primo fornitore del settore giardino di Auchan Francia, con cui lavoriamo da oltre dieci anni.
GreenRetail: L’attenzione alla sostenibilità di oggi non stupisce poiché nel mondo dell’hobbistica Telcom ha sempre avuto uno sviluppo molto coerente e allineato con i trend del momento. In cinquant’anni avete vissuto l’evoluzione del “vaso” da “contenitore di terra” a elemento di design e d’arredo, che oggi viene esaltato da un processo di produzione sempre più circolare e sostenibile. Penso anche alla linea Modum, con mobili outdoor talmente particolari da essere usati anche negli interni…
Maria Cucci: Sì, il ruolo del vaso nelle nostre case si è molto evoluto in questi cinquant’anni, passando anche per il boom degli ar ticoli illuminati con la linea Modum. È una linea di prodotti un po’ particolare, che permette ai nostri clienti di offrire degli articoli diversi. A questo proposito posso anticiparvi che stiamo lavorando a una sezione “revival” di Modum che verrà rivisitata e integrata nei prossimi mesi.
Ma il nostro core business rimangono le linee di vasi rotazionali e a iniezione. In questa attività troviamo i maggiori riscontri da parte dei clienti perché proponiamo ogni anno nuove gamme e colori.