giovedì, Dicembre 26, 2024

I 50 anni di Telcom: intervista a Maria Cucci

In occasione dei 50 anni di Telcom abbiamo intervistato Maria Cucci, direttore commerciale della divisione hobby dell’azienda pugliese, nata per vendere elettrodomestici e capace poi di imporsi a livello internazionale nella produzione di vasi e soluzioni innovative per l’outdoor.

Il 50° anniversario di Telcom di Ostuni, in pro­vincia di Brindisi, vale doppio perché costruire nel Mezzo­giorno un gruppo industriale come quello fondato da Alfonso Casale nel 1973 non deve essere stato semplice. Oggi Telcom rappresenta un modello di sviluppo del made in Italy, perché ha mantenuto la sede a Ostuni, anzi l’ha ampliata note­volmente nel corso degli anni ed è riuscita ad affermarsi sul mercato internazionale grazie a un approc­cio avanguardistico e tecnologica­mente avanzato. Basti ricordare che Telcom ha sperimentato per prima la tecnologia rotazionale per la produzione di una linea di vasi decorativi simil-terracotta alla fine degli anni Ottanta. Una tappa tec­nologica che ha segnato la storia dell’azienda, nata nel 1973 per di­stribuire elettrodomestici.

Dopo i primi prodotti realizzati in rotazionale, sia vasi per il giardi­naggio sia serbatoi per la raccolta di liquidi, Telcom ha sempre investito per ampliare la produzione e l’offerta. Ha iniziato a produrre vasi in terracotta nel 2004 e nel 2012 ha acquisito Abruzzo Vasi spostando gli impianti di produzio­ne a Ostuni. Così come ha avviato impianti di produzione a iniezione e per lo stampaggio a soffiaggio, una tecnologia che Telcom usa soprat­tutto per la produzione di serbatoi. Con un’attenzione alla sostenibili­tà e all’uso delle energie rinnova­bili che affonda le radici in tempi non sospetti.

Per tracciare un bilancio di questi cinquant’anni abbiamo incontrato Maria Cucci, direttore commerciale della divisione hobby di Telcom dal 2019 e testimone di molti dei pro­gressi dell’azienda pugliese.

maria cucci

Da Ostuni agli Stati Uniti: 50 anni di made in Italy

GreenRetail: Anzitutto permettimi di complimentarmi per la promozione alla direzione commerciale: non sono molte le donne manager che conqui­stano ruoli apicali nel nostro merca­to, senza avere in eredità l’azienda dai fondatori …

Maria Cucci: Quando nel 2019 Giu­seppe Casale, fratello del fondatore Alfonso, è andato in pensione e ha lasciato la direzione commerciale, l’azienda ha deciso di creare due divi­sioni: quella hobbistica e quella pro­fessional, dedicata ai serbatoi per la raccolta e lo stoccaggio di liquidi e affidata all’ingegner Sergio De Gioia. Io lavoro da 35 anni in Telcom e ho avuto dei grandi maestri: penso mi abbiano affidato la direzione com­merciale della divisione hobbistica per dare un segno di continuità al lavoro svolto in questi anni. Da più di 10 anni è avvenuto con successo il cambio generazionale con cui Raf­faele Casale, figlio del fondatore, è passato al timone dell’azienda.

GreenRetail: Come festeggerete i 50 anni?

Maria Cucci: Stiamo investendo molto sul territorio, in particolare sponsorizzando diverse attività cul­turali. Naturalmente organizzere­mo anche un evento speciale per festeggiare, ma per ora non posso anticipare nulla.

GreenRetail: In cinquant’anni Telcom ha raggiunto livelli di eccellenza ap­prezzati a livello internazionale, pur avendo sempre avuto come base un piccolo centro del sud. Ho parteci­pato personalmente all’inaugurazio­ne della zona industriale di Ostuni, che ospitava la vostra nuova sede, e mi ricordo che mancavano ancora le strade e alcuni servizi essenziali. Possiamo dire che questo traguardo vale doppio?

Maria Cucci: Assolutamente. In questi cinquant’anni l’azienda ha sempre dovuto combattere con tut­te le amministrazioni locali che si sono avvicendate, semplicemente per ottenere i servizi indispensabili nelle zone artigianali e industriali.

GreenRetail: Ripensando alla vostra storia, Telcom si è sempre contrad­distinta nel mercato hobbistico per una visione tecnologicamente all’a­vanguardia. Siete stati tra i primi a intuire le potenzialità della tecnolo­gia rotazionale nel mercato dei vasi per il giardinaggio…

Maria Cucci: Sì, siamo stati sicura­mente tra i primi in Italia. Fino ad allora eravamo commercianti di elet­trodomestici: Telcom e l’acronimo di Televisori Commercio. Dal 1973 al 1987 vendevamo frigoriferi mar­chiati Telcom importati dalla Russia e avevamo una joint venture con Merloni per la produzione di elet­trodomestici. Per diversificare, nel 1987 abbiamo acquistato la prima macchina rotazionale e da lì è nato il gruppo che oggi conosciamo.

GreenRetail: Quanto è importante il mercato internazionale per Telcom?

Maria Cucci: Direi abbastanza: oggi rappresenta una buona parte del fatturato. Ma importiamo anche tan­to: noi abbiamo sempre proposto qualche gamma di importazione, perché ci piace avere sempre nei che non si reperiscono facilmen­te in Italia o su altri mercati europei.

GreenRetail: Avete anche delle control­late e delle partecipate all’estero?

Maria Cucci: Telcom ha sempre avu­to una propensione internazionale e delle partecipazioni all’estero. Oggi abbiamo delle controllate in Albania e Romania, specializzate nella pro­duzione di serbatoi, ma in passato abbiamo avuto stabilimenti negli Sta­ti Uniti, una joint venture in Thailan­dia, dei depositi in Spagna, ecc.

maria cucci
La nuova linea Bali che riproduce l’effetto corda.

Da “contenitore di terra” a complemento d’arredo, all’ecosostenibilità: come cambia il vaso

GreenRetail: Quanto “pesa” la divisio­ne hobby sul giro d’affari del gruppo Telcom?

Maria Cucci: Ha una parte prepon­derante perché ha un bacino d’u­tenza internazionale e quindi più ampio: i serbatoi sono voluminosi e sono difficili da esportare a causa degli alti costi di trasporto. Ma nella tecnologia rotazionale, sia per la produzione di serbatoi sia per i vasi decorativi, abbiamo maturato un know how molto avan­zato e che poche imprese possono vantare. Investiamo continuamen­te e ci perfezioniamo ogni giorno.
Inoltre la tecnologia a iniezione, in­trodotta più recentemente, è stata accolta molto positivamente dal mercato e ha raggiunto la stessa importanza della produzione rota­zionale.

GreenRetail: Siete tra le poche impre­se specializzate in quattro tecniche produttive: rotazionale, iniezione, terracotta e soffiaggio…

Maria Cucci: Esatto. Ma precisia­mo che il soffiaggio lo usiamo solo per i serbatoi, non per i vasi. Ci sono altre aziende che hanno ca­taloghi che coprono tutti i settori ma spesso sono prodotti distribui­ti: noi produciamo tutto e lo faccia­mo a Ostuni.
Inoltre abbiamo anche officine meccaniche per la realizzazione e la manutenzione degli stampi e un reparto che si occupa della tra­sformazione delle materie prime.

GreenRetail: Non abbiamo ancora par­lato della sostenibilità, un impegno che Telcom ha assunto in tempi non sospetti…

Maria Cucci: Per noi è molto im­portante e i primi impianti fotovol­taici li abbiamo installati 12 anni fa, nel 2011. Telcom è un’azienda altamente sostenibile e su tutta l’azienda ci sono pannelli fotovol­taici: più di 14.000 mq. Ricicliamo qualsiasi detrito o scarto al nostro interno e abbiamo maturato la tec­nologia per produrre vasi con mate­riale totalmente riciclato, argomen­to sempre più attuale e sentito.
Da diversi anni siamo fornitori di Ikea per il rotazionale e siamo il primo fornitore del settore giardino di Auchan Francia, con cui lavoria­mo da oltre dieci anni.

maria cucci
A sinistra la linea Equa a iniezione realizzata con materiali al 100% riciclati. A destra alcuni prodotti della nuova linea Balcony.

GreenRetail: L’attenzione alla soste­nibilità di oggi non stupisce poiché nel mondo dell’hobbistica Telcom ha sempre avuto uno sviluppo mol­to coerente e allineato con i trend del momento. In cinquant’anni ave­te vissuto l’evoluzione del “vaso” da “contenitore di terra” a elemento di design e d’arredo, che oggi viene esaltato da un processo di produzio­ne sempre più circolare e sostenibile. Penso anche alla linea Modum, con mobili outdoor talmente particolari da essere usati anche negli interni…

Maria Cucci: Sì, il ruolo del vaso nelle nostre case si è molto evolu­to in questi cinquant’anni, passan­do anche per il boom degli ar ticoli illuminati con la linea Modum. È una linea di prodotti un po’ par­ticolare, che permette ai nostri clienti di offrire degli articoli di­versi. A questo proposito posso anticiparvi che stiamo lavorando a una sezione “revival” di Modum che verrà rivisitata e integrata nei prossimi mesi.
Ma il nostro core business riman­gono le linee di vasi rotazionali e a iniezione. In questa attività tro­viamo i maggiori riscontri da parte dei clienti perché proponiamo ogni anno nuove gamme e colori.

www.telcomitalia.eu

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