Il 2 maggio Angelo e Regina Teruzzi hanno festeggiato, insieme a Paola Mentasti e Carlo Teruzzi e con tutti i collaboratori, clienti e fornitori, i primi 50 anni del “fenomeno” Agri Brianza. Ne abbiamo parlato con Carlo Teruzzi, che oggi amministra il garden store lombardo.
Quando nel 1972 Angelo Teruzzi e la moglie Regina fondarono Agri Brianza a Concorezzo (MB), l’hobby del giardinaggio quasi non esisteva, i terreni della campagna milanese erano ancora coltivati e nelle aie si allevavano gli animali da cortile. L’idea originale infatti era di sviluppare l’attività di famiglia, la Trattoria Brianza che vendeva anche cereali e a cui rende omaggio il nome Agri Brianza, ma ben presto la rivendita agraria decollò. Specialmente da quando Angelo Teruzzi intuì le potenzialità delle macchine agricole e di quelle per il giardinaggio in particolare.
Negli anni Settanta la provincia di Milano ha visto l’esplosione dell’urbanizzazione e delle villette a schiera, mentre lo stile di vita agricolo andava scomparendo. Agri Brianza negli anni ha saputo cogliere l’evoluzione del contesto territoriale, passando dagli alimenti per animali da cortile al pet e dai trattori ai rider. Le vendite sono esplose e hanno reso necessario un primo spostamento nel 1989 nell’attuale sede: non una grande distanza chilometrica, da via Dante 173 al 191, ma un grande passo avanti per Agri Brianza, grazie ai maggiori spazi per lo showroom delle macchine, l’officina, la ricambistica e un innovativo punto vendita a libero servizio assistito dedicato agli hobbisti. Fu in quell’anno che conobbi e intervistai Angelo Teruzzi, perché nel 1989 la sua idea di centro giardinaggio era davvero avanguardistica. In seguito Agri Brianza ha vissuto altri ampliamenti: prima ha creato il secondo piano con terrazza e nel 2000 ha acquisito due nuovi padiglioni per sviluppare ancora meglio i reparti pet e Natale.
Un cammino caratterizzato dalla capacità di anticipare le tendenze nazionali: nel 1993 Agri Brianza realizza il primo reparto di Natale, nel 1999 è cofondatore del Consorzio Giardinia, nel 2006 sviluppa la categoria dei barbecue e nel 2015 inizia a investire nell’e-commerce. Il tutto con un passaggio generazionale tra i più riusciti nel commercio del verde: Carlo Teruzzi e sua moglie Paola Mentasti sono entrati in azienda negli anni Novanta e oggi rappresentano il “motore” dello store lombardo.
Oggi Agri Brianza sviluppa un giro d’affari di circa 12,5 milioni di euro con uno staff di 50 dipendenti, che lo scorso 2 maggio hanno festeggiato il 50°anniversario dell’attività insieme ad Angelo e Regina Teruzzi, oggi 82enni.
Per saperne di più abbiamo incontrato Carlo Teruzzi, amministratore di Agri Brianza.
Agri Brianza diventerà una società benefit
GreenRetail: In Agri Brianza siete passati dai trattorini ai rider, dai mangimi per animali da cortile al pet, seguendo di generazione in generazione la trasformazione del territorio e andando a colmare le nuove esigenze emergenti. Qual è, oggi, la mission di Agri Brianza?
Carlo Teruzzi: La continua trasformazione della nostra azienda, individuando i cambiamenti culturali e degli stili di vita del territorio e adeguando di volta in volta il business a servizio dei bisogni dei clienti, è stata possibile in particolare grazie all’ascolto e all’attenzione nei confronti delle persone che collaborano con noi: clienti, collaboratori, fornitori. È curioso che proprio questo sia il primo paragrafo della vision aziendale di Agri Brianza, che in occasione dell’anniversario per i primi 50 anni abbiamo messo per iscritto.
Per affrontare le sfide che la realtà impone (e non stiamo parlando solo dell’era post Covid) ci è sembrato che il modo più efficace fosse definire la nostra identità, identificare i valori che ci rappresentano e i passi che desideriamo compiere nei prossimi anni. Per questo abbiamo intrapreso un lavoro sistematico con i nostri collaboratori guidati da un professionista, che ci ha portato a identificare e definire vision, mission e valori.
Abbiamo diversi obiettivi chiari per i prossimi anni: dallo sviluppo del nostro brand come Agri Brianza e Christmas World, allo sviluppo dell’omnicanalità tra negozio fisico e shop online, dalla collaborazione con il territorio per rispondere alle esigenze sociali, al welfare dei collaboratori.
Stiamo lavorando per poter diventare e essere riconosciuti ufficialmente come società benefit.
Carlo Teruzzi ci racconta la storia di una crescita
GreenRetail: Ripensando a questi 50 anni, una prima tappa importante è stata il 25 aprile 1989, con il passaggio nella nuova sede e l’ampliamento dell’offerta a 360° sul giardinaggio. Quanto è stata determinante?
Carlo Teruzzi: L’ampliamento fisico del negozio è stato da una parte una conseguenza necessaria alla decisione di ampliare il business aggiungendo nuovi reparti, dall’altra è stato esso stesso un incentivo a immaginare nuove prospettive. Questa decisione è stata quindi determinante perché ha ampliato soprattutto la nostra mentalità, rendendoci più attenti a recepire i cambiamenti della realtà e intravedere opportunità. Analogamente possiamo dire che anche l’apertura del nostro e-shop, in anticipo rispetto ai nostri competitor, ci ha dato questo stimolo a perlustrare nuove strade, individuare nuovi modelli di organizzazione, a trovare soluzioni alle problematiche che si impongono.
GreenRetail: La prima intuizione commerciale sono state le macchine agricole negli anni Settanta. Oggi siete un punto di riferimento in Lombardia e un modello per molti specialisti italiani. Quanto “pesa” la clientela professionale?
Carlo Teruzzi: Oggi il 35% del nostro business dipende dai professionisti del verde a cui forniamo prodotti e servizi: dalla manutenzione al noleggio delle attrezzature, alla riparazione. Nel tempo la solidità di tutta l’azienda ci ha favorito, ci ha permesso di restare sul mercato e di guadagnare la fiducia degli operatori del settore. Stiamo osservando un aumento degli acquisti online di macchine e attrezzature da giardino hobbistiche, con l’inserimento di player formidabili, associato a una maggior consapevolezza da parte del consumatore che si informa prima di finalizzare l’acquisto. Nuovi prodotti impongono nuove modalità di vendita, in cui il servizio professionale assume una importanza decisiva: pensiamo in particolare ai robot rasaerba che necessitano di un sopralluogo preventivo e una installazione sul posto. Purtroppo assistiamo a quella che riteniamo una pericolosa riduzione dei margini. Per quanto riguarda il settore professionale, l’abbiamo visto crescere in modo molto lineare: crediamo che più di tutto premi il servizio offerto, per questo il reparto Assistenza, Ricambi e Noleggio nella nostra azienda continua a essere di vitale importanza.
GreenRetail: Nel 1993 avete realizzato il primo Christmas World in un centro giardinaggio, grazie a una intuizione di Paola: dai 100 mq di allora oggi superate i 1.500 mq con un allestimento che richiama oltre 200.000 visitatori. Quanto è importante il Natale per Agri Brianza?
Nella foto Carlo Teruzzi e Paola Mentasti.
Carlo Teruzzi: È talmente importante che due anni fa abbiamo deciso di far nascere un brand dedicato, il Christmas World di Agri Brianza! Il Natale rappresenta la stagionalità alternativa a quella estiva della cura del verde e degli spazi esterni, ma senza la passione di Paola e delle sue collaboratrici per la decorazione natalizia non avrebbe il successo che ha. Tanti negozi ora hanno uno spazio dedicato, ma la crescita che continuiamo a riscontrare in questo settore ci fa capire che i nostri clienti ci riconoscono un qualcosa in più. L’assortimento, il servizio, la cura per la bellezza degli allestimenti, il calore del nostro personale regalano un’esperienza a chi ci viene a trovare. Quando nel 2014 John Stanley ci definì “The most brilliant Christmas retail shop I have ever seen” non ci siamo sentiti “arrivati”, anzi, abbiamo deciso che è questo livello che vogliamo continuamente raggiungere e superare.
GreenRetail: Nel 1999 avete partecipato alla nascita del Consorzio Giardinia, di cui tu sei attualmente presidente.
Carlo Teruzzi: La nascita di Giardinia e il nostro successivo ingresso nel consorzio sono stati decisivi per la nostra crescita come garden center, e non solo per i vantaggi economici. Gli elementi più preziosi sono soprattutto i rapporti umani e il confronto tra i colleghi sulle diverse esperienze di lavoro e di percezione del mercato. Alla base del gruppo c’è innanzitutto la serietà e una stima per il lavoro reciproco e ci sentiamo di dire che è soprattutto il rapporto umano tra gli associati che tiene viva Giardinia. Per questo abbiamo sempre aderito in modo entusiastico e abbiamo sempre creduto a questo progetto, tanto da offrire uno spazio per la sede interna e la disponibilità agli incarichi di presidenza.
E-shop e multicanalità
GreenRetail: Come dicevi prima, anche sul fronte e-commerce siete stati avanguardisti. Il vostro e-shop opera già da 6 anni e non avete avuto bisogno della pandemia per digitalizzarvi. Immagino non sia facile gestire un e-shop in un’ottica multicanale in dialogo con il “negozio fisico”: posso chiedervi se i risultati stanno rispettando le vostre aspettative?
Carlo Teruzzi: Abbiamo aperto il nostro e-commerce spinti dall’intuizione innovativa che ci ha sempre caratterizzato e dall’esigenza, o meglio dal desiderio, di aumentare il nostro pubblico anche per ampliare e consolidare il nostro brand Agri Brianza. Volevamo rispondere alle esigenze dei clienti più lontani portando la nostra serietà, la nostra qualità ed esperienza. L’ottica multicanale ci ha portato da una parte a utilizzare i marketplace generalisti come Amazon e Ebay o più verticali come Manomano. Da questi player impariamo tantissimo, anche perché per stare al loro passo ci dotiamo di strumenti di analisi e di tecnologie di alto livello che ci aprono opportunità interessanti nel settore e-commerce. Agri Brianza è una delle prime aziende ad avere avuto da Amazon la possibilità di utilizzare il servizio Prime gestito dal venditore, tanto per citare un esempio.
Sempre nell’ottica della multicanalità, l’e-shop ci permette di sviluppare e migliorare nuovi servizi anche per la crescita del negozio: pensiamo al servizio Click and Collect attivo fin dall’apertura o all’utilizzo di strategie di marketing e comunicazione per aumentare il drive to store. Non è facile tenere insieme questi aspetti: richiede una flessibilità di mentalità, un’apertura al rischio e al cambiamento che però fortunatamente abbiamo. La pandemia per noi è stata il banco di prova della struttura: abbiamo potuto soddisfare i bisogni dei nostri clienti e di nuovi. Siamo arrivati a spedire anche 800 pacchi al giorno (dalla candela, ai set di tavoli e sedie) e contemporaneamente a individuare dove l’organizzazione poteva migliorare e come. Siamo soddisfatti? Mai! L’e-shop, nonostante un mercato aggressivo e competitor che utilizzano strategie di guerra di prezzi, resiste ed è sempre in crescita. Ma lavoriamo per continuare a migliorarci: le recensioni dei clienti parlano per noi.
Agri Brianza diventerà una catena?
GreenRetail: Una curiosità: dopo il primo trasferimento, avete sviluppato il negozio su due piani e nel 2000 avete acquistato altri due magazzini per ampliare l’offerta del pet. Perché non avete aperto altri negozi?
Carlo Teruzzi: La verità è che alcune volte siamo stati sul punto di farlo! Ci ha sempre trattenuto però la nostra filosofia di unicità e di ricerca dell’eccellenza piuttosto che di replicabilità del business. Non crediamo di cambiare idea nell’immediato futuro, ma… mai dire mai!
GreenRetail: Gli anniversari servono anche per tracciare bilanci e ringraziare qualcuno…
Carlo Teruzzi: Piuttosto vorrei ringraziare tutti! Innanzitutto la mia famiglia: mio papà e mia mamma che hanno fondato Agri Brianza, mia moglie Paola con la quale condivido anche la guida dell’azienda. E poi il personale che in questi 50 anni ha contribuito in modo sostanziale alla nostra crescita! Per questo, in occasione della festa dei 50 anni, abbiamo tentato, rispolverando pure i vecchi libri matricola dell’epoca, di rintracciare tutti coloro che hanno lavorato per noi e con noi. Poi ringraziamo i fornitori e i colleghi, con i quali cerchiamo sempre di instaurare rapporti di collaborazione e non di antagonismo. E poi naturalmente tutti i nostri clienti per la fiducia che ogni giorno ripongono in noi: senza di loro è proprio il caso di dirlo, non saremmo qui!