Euroequipe esporta il 50% della produzione grazie a prodotti innovativi e con un rapporto qualità/prezzo competitivo con le importazioni orientali. Il tutto con attenzione all’ambiente e all’economia del territorio. Ce ne parla Paolo De Nora, amministratore di Euroequipe, titolare dei brand Sandokan, Idroeasy e Hidroself.
L’ingresso di Paolo De Nora nel mercato del gardening nasce da un’intuizione che lo portò a progettare per sé uno dei primi programmatori per l’irrigazione domestica. Era il 1983 e allora la maggior parte delle famiglie italiane irrigava semplicemente con il tubo per l’irrigazione. Ma la sua storia imprenditoriale non si ferma a questa prima intuizione.
Nel 2004, con l’avvento in Italia della zanzara tigre, lancia il brand Sandokan innovando l’offerta dei prodotti anti-zanzara, fino ad allora limitata a poche referenze nei negozi: spray, spirali e piastrine per elettro-emanatori. Con Sandokan la lotta alle zanzare diventa una vera e propria “categoria di prodotto” con reparti e ampi spazi espositivi dedicati e un ventaglio di soluzioni che comprende larvicidi, insetticidi abbattenti, racchette elettro-insetticide, insect killer con aspirazione o scarica e prodotti per la protezione del corpo e dell’ambiente.
Nel 2014, dopo aver analizzato le prestazioni dei tubi estensibili in tela provenienti dall’Estremo Oriente, inventa un nuovo tubo estensibile in plastica e uno super-leggero e li brevetta internazionalmente. Intuisce il pericolo della globalizzazione e non affida la produzione ad aziende cinesi, ma preferisce creare un polo italiano. Oggi tutti i tubi estensibili e super-leggeri Idroeasy e i prodotti Hidroself e Sandokan sono realizzati in Italia nella sede bolognese. Un altro successo, meno visibile dall’esterno, è il riuscito passaggio generazionale con i figli Giuseppe ed Enrico, da sempre attivi in azienda e co-protagonisti dei successi degli ultimi anni.
Abbiamo incontrato Paolo De Nora per analizzare l’evoluzione della filiera distributiva italiana e il ruolo del made in Italy nei mercati internazionali.
“La globalizzazione è una grande opportunità”
GreenRetail: Producete in Italia ed esportate il 50% del vostro fatturato. Come riuscite a competere all’estero con la concorrenza asiatica con un prodotto made in Italy?
Paolo De Nora: È stato un lungo percorso, noi stessi avevamo affidato alcune produzioni in Cina. Ma qualche anno fa abbiamo deciso di riportare gradualmente la produzione in Italia: prima gli insect killer, poi i tubi estensibili, fino ai raccordi, le pistole e ogni tipologia di prodotto. Il problema è proprio la competitività: non si tratta solo di spostare la produzione in Italia, ma di arrivare a un risultato capace di concorrere su tutti i mercati. Con la globalizzazione è indispensabile.
Tutti i nostri prodotti hanno richiesto grandi investimenti strutturali, in sviluppo e automazione, per poter essere competitivi con il mercato asiatico. Anche le ultime nate, le doccette e pistole, sono assolutamente competitive con i prodotti asiatici. Non solo: abbiamo lavorato anche per creare un confronto impari. Cioè una price position confrontabile ma con una qualità migliore.
GreenRetail: Come ci siete riusciti?
Paolo De Nora: Abbiamo dalla nostra una tecnologia italiana eccellente che ci ha consentito tutto questo. Abbiamo attinto a tutta la tecnologia della nostra zona, che è l’area emiliano-romagnola, una delle più innovative in Italia che, non a caso, ospita aziende come Ferrari, Maserati, Ducati, Lamborghini, Zonda Pagani, ecc. Abbiamo reperito in zona una meccanica e un’elettronica molto evolute, che ci hanno consentito di realizzare impianti ad altissima efficienza e altissima precisione. È un grande vantaggio competitivo che va sfruttato e utilizzato.
In circa 10 anni siamo riusciti a creare una produzione di maggiore qualità con prezzo competitivo. Non tanto per merito mio personale, ma per la possibilità di creare una squadra di dipendenti, aziende ed eccellenze del territorio che hanno portato a un ottimo risultato in tutti i settori. Noi oggi stiamo approcciando i mercati internazionali, non solo quello europeo, proprio perché non abbiamo nulla da temere rispetto a una produzione asiatica: siamo competitivi e abbiamo un prodotto migliore. Quella che qualche anno fa sentivo come una minaccia – la globalizzazione – oggi la vedo come una grande opportunità.
GreenRetail: L’obiettivo quindi è vendere in Cina?
Paolo De Nora: Perché no, abbiamo già clienti nelle Filippine e in Tailandia, in particolare per i tubi. Credo sia solo una questione di tempo e di dimensione aziendale, ma abbiamo tutti i presupposti per poter affrontare questi mercati senza timore di confronti, né qualitativi né in termini di price position.
GreenRetail: I retailer italiani danno importanza al made in Italy rispetto alle importazioni low price?
Paolo De Nora: Il mondo della grande distribuzione, sia specializzata sia food, è molto interessato a questo tema e noi siamo presenti in una buona parte di questi canali. Molte grandi insegne sono sensibili alle produzioni nazionali e ci hanno dato molta strada.
Solo i grossisti di ferramenta continuano imperterriti a importare dalla Cina, prodotti che costano come quelli italiani ma di qualità peggiore. È un no-sense ed è quasi un modus vivendi più che una scelta razionale: è difficile cambiare le abitudini. A mio avviso il tradizionale, visti anche gli ultimi aumenti dei container, dovrebbe adottare una visual più obiettiva, anche agevolando il made in Italy. Viviamo tutti in Italia ed è bene che tutti si preoccupino di pagare gli stipendi delle aziende nazionali.
GreenRetail: Le grandi catene di garden center europei, come Botanic o Intratuin, enfatizzano l’offerta di prodotti nazionali e a km zero. In Francia ci sono anche marchi, come Fleurs de France, per evidenziare agli occhi del consumatore la provenienza nazionale. In Italia questa attenzione sembra meno diffusa…
Paolo De Nora: Confermo che all’estero c’è maggiore attenzione: in Francia siamo fornitori di Botanic e di Adeo con il nostro tubo perché hanno ben compreso la nostra eccellenza produttiva. Ma non è “aria fritta” quella che raccontano. Anche i più importanti garden center italiani, comunque, sono attenti a questi temi.
“Risolvere un problema, senza crearne un altro”
GreenRetail: La tua storia imprenditoriale è contraddistinta da una passione per l’innovazione. Sbaglio?
Paolo De Nora: Abbiamo un’indole spiccata verso l’innovazione. Oltre ai nuovi prodotti, come i tubi estensibili, superleggeri, atossici e anti-nodo, lavoriamo anche per migliorare le prestazioni dei nostri prodotti. Andando per esempio oltre i sistemi di sicurezza previsti dalla legge. Per esempio nei nostri elettro-insetticidi un bambino può toccare tranquillamente la griglia con un dito o un ferro perché non succede nulla: con quelli cinesi rimarrebbe fulminato. Siamo andati ben oltre le normative di sicurezza previste dal marchio Ce e offriamo soluzioni efficaci a bassissimo consumo e altissima sicurezza: fattori per noi importantissimi.
GreenRetail: Sandokan è stata una intuizione importante e avete creato una nuova categoria di prodotto. Ce ne parli?
Paolo De Nora: Sandokan è nato come un marchio evocativo ma allo stesso tempo tecnico. Il consumatore si fidelizza facilmente a Sandokan perché abbiamo sempre mirato a risolvere un problema senza crearne un altro. Quindi puntando sulle soluzioni naturali e biologiche e sulla prevenzione in particolare. Valori che mediamente i big player multinazionali non hanno messo al centro.
Per esempio non vendiamo elettro-emanatori perché a mio avviso sono molto pericolosi. Avere in casa un emanatore di insetticida è sicuramente pericoloso se non lo sai usare bene: cioè se non arei il locale prima di soggiornare. Ma molti clienti non si informano e qualcuno li lascia accesi tutta la notte, con evidenti problematiche di salute. Perciò abbiamo preferito non vendere questi prodotti e puntare sulla prevenzione, sui larvicidi, sulle trappole biologiche e sugli insect killer che attirano e catturano le zanzare senza insetticidi.
L’unico prodotto “tradizionale” contro le zanzare che abbiamo mantenuto sono le spirali, che sono tipicamente per l’esterno. Ma anche qui abbiamo apportato innovazione, perché sono infrangibili. Quindi non si rompono quando si apre la confezione.
GreenRetail: Nell’ultimo catalogo Sandokan offrite più 40 referenze: come lavorate per ampliare la gamma?
Paolo De Nora: Abbiamo approcciato il problema delle zanzare con la lotta integrata. Basata non solo sull’azione abbattente, ma ampliata alla prevenzione e alla protezione. Quindi abbiamo una gamma di prodotti strutturata in modo differente e con minore impatto sulla salute del consumatore e anche sull’ambiente. Sandokan è nata con questa missione: risolvere un problema senza crearne un altro. Il nostro approccio alla disinfestazione ha una modalità totalmente differente: sicuramente più specializzata e ciò fidelizza il cliente sul nostro marchio.
GreenRetail: Le peculiarità di Sandokan lo rendono meno copiabile?
Paolo De Nora: In un mondo di marketplace ci siamo dotati di brevetti internazionali per evitare di essere imitati impunemente.
A mio avviso però c’è un fattore principale: la capacità di sposare dei temi che non sempre sono economici. Pur essendo lo strumento più potente per limitare la presenza di zanzare tigre, i lar vicidi costano poco e generano numeri ridotti da un punto di vista economico. Quindi le multinazionali non li propongono perché sviluppano volumi troppo modesti: nel nostro core business non abbiamo messo al centro il profitto ma l’attenzione verso il cliente. Quindi se al cliente è utile avere un larvicida per combattere la zanzara tigre, anche se i numeri sono modesti è corretto offrire un completamento di gamma che comprenda questa possibilità. I larvicidi sono prodotti economici, non danneggiano gli impollinatori e fanno risparmiare tanti soldi a valle: più prevenzione significa meno insetticidi e meno veleni. A proposito di impollinatori, i nostri insect killer sono molto selettivi e orientati al 90% sulle zanzare, grazie alla combinazione di tre fattori: calore, movimento e luce.
L’evoluzione del retail
Greeline: I “negozi fisici” possono competere con l’e-commerce?
Paolo De Nora: Nell’epoca di Amazon e dei marketplace il “negozio fisico” dovrebbe essere una sorta di “tana” per il consumatore. Dove il cliente può raccogliere informazioni, essere un po’ coccolato e aiutato. Far scattare il desiderio di tornare, quantomeno in seguito a un approccio più personale.
Spesso ciò non avviene e assistiamo a negozi self service, con meno assortimento, gamme sempre più ristrette, anche quantitativamente. Queste politiche sicuramente non agevolano uno sviluppo e una crescita professionale del punto vendita. Il mio timore vero è che l’online, con questo assist a porta vuota, possa portare via molto mercato al “tradizionale” per inefficienza dei punti vendita. Ovviamente e per fortuna molti punti vendita si stanno rendendo conto del nuovo contesto e stanno potenziando i servizi.
Tra i marketplace mi auguro abbiano un’opportunità di crescita quelli specializzati, perché di solito suggeriscono prodotti qualitativamente più indicati per il consumatore finale e non solo articoli discount d’importazione. Spero che in futuro si affermi la centralità del cliente e non la centralità del business.
GreenRetail: All’estero dicono che i negozi specializzati devono diventare dei “centri di servizio” prima ancora che “centri di prodotto”. Un negozio a cui rivolgermi per risolvere un problema o affrontare un progetto, dalla lotta alle zanzare alla costruzione di un gazebo…
Paolo De Nora: Vent’anni fa la formazione era delegata alle industrie, che erano tenute anche a informare gli addetti alla vendita in modo opportuno. Sviluppavamo dei moduli di formazione specifici per ogni tipo di prodotto e mi ricordo anche i Casto-Stage, cioè le giornate di formazione allargate anche ai consumatori finali. Mi auguro si torni presto in questa direzione, per aiutare i punti vendita a migliorare il servizio a favore dei clienti.
GreenRetail: C’è attenzione da parte dei rivenditori verso le tematiche ambientali?
Paolo De Nora: Mediamente sì, ma è ancor più sentita da parte del consumatore finale. In fase di progettazione dei prodotti consideriamo sempre questo aspetto. Per esempio per le formiche e le vespe terraiole abbiamo degli spray insetticidi di precisione, con una cannula che si può inserire direttamente all’interno del formicaio o del vespaio, in modo da colpire il target senza creare pericoli per qualsiasi altro essere vivente. Tante piccole attenzioni utili per affrontare le problematiche e offrire delle soluzioni pratiche, veloci e rispettose dell’ambiente.