giovedì, Novembre 21, 2024

Eima Green sarà ancora più grande

La 46a edizione di Eima International – e in particolare di Eima Green – si presenta come la più ricca di sempre. Ne abbiamo parlato con Federica Tugnoli, segretario operativo di Comagarden, l’associazione all’interno di Federunacoma che rappresenta il settore delle macchine e attrezzature per il giardinaggio.

C’è grande attesa per il ritorno, dal 6 al 10 no­vembre, della 46a edizione di Eima International, l’Espo­sizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio di Bologna.

La fiera biennale, pro­mossa dal 1969 da Federunacoma (Federazione Nazionale Costrutto­ri Macchine per l’Agricoltura) in collaborazione con Bologna Fiere, è infatti una delle manifestazioni del settore più partecipate al mon­do. L’ultima edizione, del 2022, ha visto la presenza di 1.531 esposi­tori, dei quali 480 esteri (31%) con importanti presenze da Germania, Francia, Spagna e Turchia. Ancora più impressionante il dato dei visitatori: 327.137, dei quali il 18% esteri, un record per la mo­stra bolognese.

Eima International è organizzata in 14 settori merceologici e ospita 5 saloni specializzati: Eima Com­ponenti, Eima Digital, Eima Ener­gy, Eima Idrotech ed Eima Green. Quest’ultimo è in particolare atti­nente al mondo del gardening poi­ché è dedicato alle macchine e alle attrezzature per la cura del giardino.

Per avere qualche anteprima abbia­mo incontrato Federica Tugnoli, se­gretario operativo di Comagarden, l’Associazione Costruttori Macchi­ne per il Giardinaggio che fa parte di Federunacoma.

Con “Garden e-motion” l’espo­sizione diventa dinamica

GreenRetail: Eima Green è ormai un punto di riferimento consolidato nel mercato delle attrezzature per il giar­dinaggio. Che edizione ci aspetta?

Federica Tugnoli: Eima Green impe­gnerà oltre 10.400 mq, prevalente­mente all’interno dei padiglioni 33 e 34. Le aziende espositrici sono ad oggi 200, di cui 88 estere, ma è possibile che altre se ne aggiunga­no anche se la superficie del quar­tiere fieristico è pressoché esaurita. In questa fase, infatti, l’Ufficio Eventi della Federazione sta cercando di otti­mizzare gli spazi per accogliere, oltre alle 1.700 industrie complessive già confermate, almeno una parte delle circa 300 che hanno fatto richiesta ma che sono rimaste al momento in lista d’attesa. Il settore del garde­ning potrebbe dunque arricchirsi di qualche ulteriore espositore, anche se la rosa dei brand è già ricca e le merceologie sono tutte molto ben rappresentate. Le sensazioni sono certamente positive: le prenotazio­ni sono arrivate numerosissime ap­pena aperte le iscrizioni, le aziende hanno inviato per il concorso Novità Tecniche il più alto numero di model­li e tecnologie inedite mai registrato nella storia della rassegna, e tutti gli eventi di presentazione hanno susci­tato grande interesse.

GreenRetail: Quest’anno avete lavorato molto sull’estero: qual è il ruolo di Eima nel mercato internazionale?

Federica Tugnoli: La campagna di presentazione ha previsto confe­renze ed eventi informativi in molti paesi, dagli Stati Uniti al Qatar, per sottolineare il fatto che Eima è una rassegna globale, che offre tecno­logie innovative per ogni regione del mondo e per ogni modello di impresa agricola. Oltre al “road show” promo­zionale, abbiamo aperto la campa­gna a gennaio con una conferenza stampa in streaming internazionale alla quale hanno partecipato quasi mille fra giornalisti e operatori. Il ci­clo di presentazioni si chiuderà a set­tembre con una seconda conferenza in streaming internazionale trasmes­sa dalla sede centrale dell’Agenzia Ice e questo per sottolineare ulte­riormente la caratura internazionale della manifestazione.

Il settore fieristico sta evidenzian­do una polarizzazione sempre più marcata: da una parte abbiamo eventi che hanno rilevanza “re­gionale”, che sono dunque punti di riferimento per aree geografi­che relativamente circoscritte, e dall’altra abbiamo eventi di rilievo mondiale che offrono una panora­mica completa delle tecnologie esi­stenti e che consentono attività di business su larga scala. Per la mec­canica agricola Eima è certamente uno degli eventi più prestigiosi, quello peraltro che registra il più alto livello di internazionalità, po­tendo contare su visitatori da 150 paesi, e delegazioni estere ufficiali da oltre 80 paesi.

GreenRetail: Nell’ultima edizione di Eima Green avete sperimentato per la prima volta la dimostrazione dinamica Gar­den e-motion. Tornerà quest’anno?

Federica Tugnoli: Garden e-motion ha rappresentato una delle novità dell’edizione 2022 e viene conferma­ta anche nell’edizione di quest’anno. Nell’ambito di una rassegna come Eima, le prove dinamiche rendono più interessante e varia l’esperienza del visitatore, ma soprattutto offro­no un test sull’efficacia dei mezzi e sulle loro caratteristiche tecniche. Da molti anni viene allestita all’aper­to l’area di Eima Energy, che ha la funzione di descrivere i sistemi più evoluti per l’utilizzo a fini energetici delle biomasse agricole e dei residui agroindustriali; nelle ultime edizioni è stata allestita una grande arena per lo show dei mezzi finalisti del Tractor of the Year, e ora abbiamo aggiunto l’area per le macchine da giardinaggio. Al momento non abbia­mo ancora il programma dettagliato delle tipologie di mezzi presenti e delle prove che verranno effettuate, ma puntiamo a offrire un’esperienza “sul campo” valida sia per i tecnici, i manutentori e gli operatori profes­sionali del verde, sia per il vasto pubblico degli hobbisti, che cercano tecnologie per giardini privati e pic­coli poderi.

GreenRetail: Comagarden da molti anni effettua un’attività di monitoraggio delle vendite di macchine per la cura del verde in Italia. Nel 2023 sono di­minuite del 9% in volume (1,332 mi­lioni di macchine vendute) tornando ai livelli del 2019. Possiamo dire che il mercato è tornato a livelli di consu­mo “normali” dopo le montagne rus­se del biennio pandemico 20/21? O ci sono altri fattori da considerare?

Federica Tugnoli: In effetti il 2023 ha registrato un calo delle unità vendu­te per quanto riguarda le macchine equipaggiate con motori a scoppio, ma ha evidenziato una crescita per la famiglia merceologica dei robot (+3,4%) e dei prodotti a batteria, che nella media si sono mantenuti sugli stessi livelli del 2022. I fattori che hanno influenzato l’andamento negativo del mercato sono molteplici: i rivenditori si sono mostrati poco pro­pensi all’acquisto di nuove partite di macchinari, avendo purtroppo ancora scorte della passata stagione; nello stesso tempo, la capacità di spesa delle famiglie si è ridotta a causa dell’aumento del costo della vita e dell’inflazione ancora alta (anche come contraccolpo delle crisi geopoli­tiche in corso). Infine, sono cambiate le priorità di spesa, soprattutto se le confrontiamo con il periodo del Covid, durante il quale la cura dei giardini e degli spazi all’aperto ha rappresen­tato una risposta all’inattività e alla mancanza di socialità imposte dalla pandemia. Il fattore climatico non ha certamente aiutato, perché nei mesi cruciali della stagione gli eventi atmo­sferici avversi hanno ridotto le attività di manutenzione del verde e quindi la domanda di macchinario. Al mo­mento, permangono per i produttori le difficoltà di reperimento di mate­riali e di componenti provenienti da Cina e sud-est asiatico a causa del problema dei trasporti internazionali, così come dal lato degli utenti rima­ne la sensazione di incertezza eco­nomica e quindi la poca propensione agli acquisti.

GreenRetail: Confrontando il 2019 con il 2023, rispetto alle categorie di pro­dotto più vendute si nota un netto calo dei rasaerba. È forse dovuto al picco di vendite del 2021 e al fatto che si tratti di beni durevoli?

Federica Tugnoli: Dopo la bolla cre­atasi nel periodo di pandemia, che ha visto appunto un forte incremento delle vendite, il mercato dei rasaerba ha sofferto in modo particolare del clima siccitoso degli ultimi tempi. Per questa categoria di macchine bi­sogna comunque rilevare come i ra­saerba robot continuino a sottrarre quote di mercato ai modelli tradizio­nali, anche se i numeri non parlano ancora di una sostituzione tra nuove e vecchie tipologie. Questo è inte­ressante anche come fenomeno di costume, perché riflette, forse, il no­stro attuale stile di vita. La cura del verde ci affascina e migliora la qua­lità della nostra vita, ma gli impegni lavorativi e familiari lasciano sempre meno tempo per le manutenzioni e i lavori in giardino. I rasaerba robot lavorano al posto dell’uomo e garan­tiscono comunque una buona cura del tappeto erboso.

www.eima.it
www.eimagreen.it
www.comagarden.it

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