La 46a edizione di Eima International – e in particolare di Eima Green – si presenta come la più ricca di sempre. Ne abbiamo parlato con Federica Tugnoli, segretario operativo di Comagarden, l’associazione all’interno di Federunacoma che rappresenta il settore delle macchine e attrezzature per il giardinaggio.
C’è grande attesa per il ritorno, dal 6 al 10 novembre, della 46a edizione di Eima International, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio di Bologna.
La fiera biennale, promossa dal 1969 da Federunacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) in collaborazione con Bologna Fiere, è infatti una delle manifestazioni del settore più partecipate al mondo. L’ultima edizione, del 2022, ha visto la presenza di 1.531 espositori, dei quali 480 esteri (31%) con importanti presenze da Germania, Francia, Spagna e Turchia. Ancora più impressionante il dato dei visitatori: 327.137, dei quali il 18% esteri, un record per la mostra bolognese.
Eima International è organizzata in 14 settori merceologici e ospita 5 saloni specializzati: Eima Componenti, Eima Digital, Eima Energy, Eima Idrotech ed Eima Green. Quest’ultimo è in particolare attinente al mondo del gardening poiché è dedicato alle macchine e alle attrezzature per la cura del giardino.
Per avere qualche anteprima abbiamo incontrato Federica Tugnoli, segretario operativo di Comagarden, l’Associazione Costruttori Macchine per il Giardinaggio che fa parte di Federunacoma.
Con “Garden e-motion” l’esposizione diventa dinamica
GreenRetail: Eima Green è ormai un punto di riferimento consolidato nel mercato delle attrezzature per il giardinaggio. Che edizione ci aspetta?
Federica Tugnoli: Eima Green impegnerà oltre 10.400 mq, prevalentemente all’interno dei padiglioni 33 e 34. Le aziende espositrici sono ad oggi 200, di cui 88 estere, ma è possibile che altre se ne aggiungano anche se la superficie del quartiere fieristico è pressoché esaurita. In questa fase, infatti, l’Ufficio Eventi della Federazione sta cercando di ottimizzare gli spazi per accogliere, oltre alle 1.700 industrie complessive già confermate, almeno una parte delle circa 300 che hanno fatto richiesta ma che sono rimaste al momento in lista d’attesa. Il settore del gardening potrebbe dunque arricchirsi di qualche ulteriore espositore, anche se la rosa dei brand è già ricca e le merceologie sono tutte molto ben rappresentate. Le sensazioni sono certamente positive: le prenotazioni sono arrivate numerosissime appena aperte le iscrizioni, le aziende hanno inviato per il concorso Novità Tecniche il più alto numero di modelli e tecnologie inedite mai registrato nella storia della rassegna, e tutti gli eventi di presentazione hanno suscitato grande interesse.
GreenRetail: Quest’anno avete lavorato molto sull’estero: qual è il ruolo di Eima nel mercato internazionale?
Federica Tugnoli: La campagna di presentazione ha previsto conferenze ed eventi informativi in molti paesi, dagli Stati Uniti al Qatar, per sottolineare il fatto che Eima è una rassegna globale, che offre tecnologie innovative per ogni regione del mondo e per ogni modello di impresa agricola. Oltre al “road show” promozionale, abbiamo aperto la campagna a gennaio con una conferenza stampa in streaming internazionale alla quale hanno partecipato quasi mille fra giornalisti e operatori. Il ciclo di presentazioni si chiuderà a settembre con una seconda conferenza in streaming internazionale trasmessa dalla sede centrale dell’Agenzia Ice e questo per sottolineare ulteriormente la caratura internazionale della manifestazione.
Il settore fieristico sta evidenziando una polarizzazione sempre più marcata: da una parte abbiamo eventi che hanno rilevanza “regionale”, che sono dunque punti di riferimento per aree geografiche relativamente circoscritte, e dall’altra abbiamo eventi di rilievo mondiale che offrono una panoramica completa delle tecnologie esistenti e che consentono attività di business su larga scala. Per la meccanica agricola Eima è certamente uno degli eventi più prestigiosi, quello peraltro che registra il più alto livello di internazionalità, potendo contare su visitatori da 150 paesi, e delegazioni estere ufficiali da oltre 80 paesi.
GreenRetail: Nell’ultima edizione di Eima Green avete sperimentato per la prima volta la dimostrazione dinamica Garden e-motion. Tornerà quest’anno?
Federica Tugnoli: Garden e-motion ha rappresentato una delle novità dell’edizione 2022 e viene confermata anche nell’edizione di quest’anno. Nell’ambito di una rassegna come Eima, le prove dinamiche rendono più interessante e varia l’esperienza del visitatore, ma soprattutto offrono un test sull’efficacia dei mezzi e sulle loro caratteristiche tecniche. Da molti anni viene allestita all’aperto l’area di Eima Energy, che ha la funzione di descrivere i sistemi più evoluti per l’utilizzo a fini energetici delle biomasse agricole e dei residui agroindustriali; nelle ultime edizioni è stata allestita una grande arena per lo show dei mezzi finalisti del Tractor of the Year, e ora abbiamo aggiunto l’area per le macchine da giardinaggio. Al momento non abbiamo ancora il programma dettagliato delle tipologie di mezzi presenti e delle prove che verranno effettuate, ma puntiamo a offrire un’esperienza “sul campo” valida sia per i tecnici, i manutentori e gli operatori professionali del verde, sia per il vasto pubblico degli hobbisti, che cercano tecnologie per giardini privati e piccoli poderi.
GreenRetail: Comagarden da molti anni effettua un’attività di monitoraggio delle vendite di macchine per la cura del verde in Italia. Nel 2023 sono diminuite del 9% in volume (1,332 milioni di macchine vendute) tornando ai livelli del 2019. Possiamo dire che il mercato è tornato a livelli di consumo “normali” dopo le montagne russe del biennio pandemico 20/21? O ci sono altri fattori da considerare?
Federica Tugnoli: In effetti il 2023 ha registrato un calo delle unità vendute per quanto riguarda le macchine equipaggiate con motori a scoppio, ma ha evidenziato una crescita per la famiglia merceologica dei robot (+3,4%) e dei prodotti a batteria, che nella media si sono mantenuti sugli stessi livelli del 2022. I fattori che hanno influenzato l’andamento negativo del mercato sono molteplici: i rivenditori si sono mostrati poco propensi all’acquisto di nuove partite di macchinari, avendo purtroppo ancora scorte della passata stagione; nello stesso tempo, la capacità di spesa delle famiglie si è ridotta a causa dell’aumento del costo della vita e dell’inflazione ancora alta (anche come contraccolpo delle crisi geopolitiche in corso). Infine, sono cambiate le priorità di spesa, soprattutto se le confrontiamo con il periodo del Covid, durante il quale la cura dei giardini e degli spazi all’aperto ha rappresentato una risposta all’inattività e alla mancanza di socialità imposte dalla pandemia. Il fattore climatico non ha certamente aiutato, perché nei mesi cruciali della stagione gli eventi atmosferici avversi hanno ridotto le attività di manutenzione del verde e quindi la domanda di macchinario. Al momento, permangono per i produttori le difficoltà di reperimento di materiali e di componenti provenienti da Cina e sud-est asiatico a causa del problema dei trasporti internazionali, così come dal lato degli utenti rimane la sensazione di incertezza economica e quindi la poca propensione agli acquisti.
GreenRetail: Confrontando il 2019 con il 2023, rispetto alle categorie di prodotto più vendute si nota un netto calo dei rasaerba. È forse dovuto al picco di vendite del 2021 e al fatto che si tratti di beni durevoli?
Federica Tugnoli: Dopo la bolla creatasi nel periodo di pandemia, che ha visto appunto un forte incremento delle vendite, il mercato dei rasaerba ha sofferto in modo particolare del clima siccitoso degli ultimi tempi. Per questa categoria di macchine bisogna comunque rilevare come i rasaerba robot continuino a sottrarre quote di mercato ai modelli tradizionali, anche se i numeri non parlano ancora di una sostituzione tra nuove e vecchie tipologie. Questo è interessante anche come fenomeno di costume, perché riflette, forse, il nostro attuale stile di vita. La cura del verde ci affascina e migliora la qualità della nostra vita, ma gli impegni lavorativi e familiari lasciano sempre meno tempo per le manutenzioni e i lavori in giardino. I rasaerba robot lavorano al posto dell’uomo e garantiscono comunque una buona cura del tappeto erboso.