Una delle principali novità di Buyer Point 2025 è la partecipazione di buyer provenienti dalla Turchia, paese sempre più centrale nel settore brico-garden come fornitore alternativo al Far East, ma anche come possibile cliente.
La 21ma edizione di Buyer Point (28 maggio 2025, Milano, East End Studios) si presenta ricca di novità e di opportunità per le aziende espositrici e come sempre sarà l’occasione per approcciare nuovi mercati: tra questi, un importante focus sarà dedicato a quello turco.
Come ogni anno lo sforzo degli organizzatori è quello di aprire la partecipazione a nuovi mercati, cercando gli interlocutori giusti per le aziende che decidono di partecipare come espositori e quest’anno uno dei paesi su cui si è maggiormente concentrato è quello turco.
La Turchia è un paese che già da diversi anni si è imposto sulla mappa del mercato della ferramenta e del garden come fornitore alternativo al Far East per la sua capacità di produrre a costi inferiori a quelli del mondo occidentale, garantendo d’altro canto una velocità di consegna impensabile per le aziende cinesi e dei quantitativi minimi decisamente inferiori a quelli asiatici.
Negli ultimi anni però la Turchia è cresciuta nella percezione generale anche come possibile cliente, oltre che come fornitore, per una serie di motivi che lo hanno reso un mercato tra i più appetibili del momento, anche e soprattutto grazie al fatto che ha ancora margini di crescita significativi.
Una delle novità di Buyer Point sarà quindi la partecipazione di diversi distributori provenienti dalla Turchia: si tratta di aziende che già distribuiscono marchi occidentali e che stanno cercando di allargare il proprio portfolio al fine di soddisfare una domanda in crescita e le nuove esigenze del consumatore turco e non solo. Parliamo di aziende che da diversi anni si occupano di inserire nuovi brand nel mercato grazie alla loro capacità commerciale e alla conoscenza dei buyer del proprio settore, distributori sul mercato turco di alcuni dei più importanti marchi europei.
In un momento storico in cui alcuni prodotti sono particolarmente richiesti e il mercato turco ha fame di qualità, l’opportunità potrebbe essere ottima per i produttori italiani interessati a esplorare nuove strade.
Perchè la Turchia è un mercato interessante
• Mercato interno: la Turchia, con i suoi 85 milioni di abitanti, è più grande di tutte le nazioni europee e sta vivendo un lungo periodo di significativa crescita che ha portato il Pil pro capite da meno di 9.000 $ nel 2019 agli oltre 16.000 $ del 2023.
• Nuovi mercati: come sempre avviene nei mercati in crescita, a una maggiore capacità di spesa corrispondono nuove esigenze e la domanda di nuovi prodotti. In particolare il mercato del garden è protagonista di un vero e proprio boom con la nascita di nuove insegne e l’aumento repentino nella domanda di alcuni prodotti.
• Posizione geografica: storicamente la Turchia è un ponte tra oriente e occidente e ancora oggi è un partner privilegiato per raggiungere sia le nazioni confinanti (Iran, Iraq, Georgia, Azerbaijan) sia alcuni paesi di quell’area che oggi sono tra quelli più richiesti dalle azienda, come gli Emirati Arabi e il Qatar, legati alle zone orientali della Turchia da una radice culturale comune.
• Concorrenza tedesca: la forte emigrazione turca verso la Germania ha creato opportunità commerciali per le aziende tedesche che hanno presidiato molto bene il mercato nel corso degli ultimi 30 anni. Al contempo dove c’è mercato per i brand tedeschi è probabile che ci siano spazi anche per le aziende italiane che riescono a competere sia sul fronte del prezzo che su quello della qualità.
• Scenari internazionali: negli ultimi anni la Turchia è diventata un mercato ancora più appetibile per il fatto che ha mantenuto le relazioni commerciali con la Russia. La possibilità di poter vendere in Russia attraverso un interlocutore turco l’ha fatta diventare uno dei paesi più desiderati dalle aziende occidentali e finché non muterà lo scenario internazionale è destinata a restare tale.