Il cosiddetto regolamento delle etichette CLP (Classification Labelling Packaging – CE 1272/2008) adegua la normativa dell’Unione Europea al sistema mondiale Ghs di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche, voluto dalle Nazioni Unite per meglio individuare le sostanze pericolose e informare la popolazione sui relativi pericoli.
Facendo parte dei prodotti chimici anche gli agrofarmaci per il giardinaggio sono coinvolti. Rispetto alle vecchie etichette, quelle nuove non corrispondono in maniera pedissequa, ma ci vieni in aiuto questa tabella di conversione proposta dal Ministero della Salute nella Circolare nr 19953-P del 15 maggio 2015.
Il 31 maggio 2017 quindi scadrà l’ultima d-roga e non si potranno più vendere prodotti con le vecchie etichette.
Le industrie si sono impegnate ad anticipare l’introduzione delle nuove etichette rispetto all’obbligo, per evitare la presenza di scorte nei punti vendita. Stiamo parlando di un divieto entrato in vigore nel giugno 2015 ed è un po’ che sappiamo che questi prodotti doveva-no sparire dal mercato quest’anno.
Cosa succede ai rivenditori che hanno ancora in negozio i prodotti con le vecchie etichette? La legge non obbliga le imprese a ritirare la merce. Però ci dice che gli unici soggetti titola-ti a etichettare i prodotti sono le aziende, cioè i titolari di registrazione, e impedisce loro di fare questa operazione in loco: in altre paro-le l’industria non può venire comodamente a trovarvi nel negozio per sostituire i packaging o applicare un adesivo, ma deve effettuare questa operazione solo in luoghi autorizzati.
Dover spostare migliaia di prodotti solo per applicare una nuova etichetta, oltre a essere antieconomico, è anche poco amico dell’ambiente: inoltre se non si pone rimedio si apre un secondo problema, cioè lo smaltimento di questi prodotti.
Vi terremo informati!