Le perdite dei florovivaisti nell’ultimo mese sono state ingenti e molti stanno distruggendo le produzioni che in queste settimane, in tempi normali, avrebbero dovuto riempire i negozi e le case degli italiani.
Pubblichiamo di seguito il testo integrale del comunicato diramato ieri sera da Nada Forbici, presidente di Assofloro, l’Associazione che in queste settimane sta lavorando per quantificare realisticamente i danni causati a tutto il settore: non soltanto produttori florovivaistici ma tutta la filiera che comprende anche garden center, giardinieri, manutentori, ecc. Nel testo trovate anche il link per scaricare il modulo da compilare e inviare, insieme ai documenti richiesti, in modo da partecipare a questa importante raccolta dati, utile per far valere le ragioni del settore nelle sedi competenti.
Perdite dei florovivaisti: il comunicato di Assofloro
Contemporaneamente alla pubblicazione del Decreto Cura Italia, abbiamo ultimato e consegnato l’elaborazione dei primi dati economici relativi al settore florovivaistico.
In questi giorni stiamo leggendo tanti giusti appelli e richieste provenienti da più parti del settore ma dagli appelli occorre passare alle azioni concrete e per questo da subito ci siamo messi al lavoro per la mappatura dello stato di crisi del settore elaborando dati economici di massima ma specifici per ogni comparto.
Un lavoro non semplice considerata la frammentazione e la complessità del settore florovivaistico, ma necessario – come ci è stato confermato – per potere avere le risposte adeguate per fare fronte alla crisi che tutte le nostre aziende si aspettano.
È importante precisare, perché ancora non è a tutti chiaro, che per “florovivaismo” si intende tutta la filiera produttiva e dei servizi di manutenzione, comprendendo cioè i comparti produttivi (floricolo, vivaistico, compreso tappeti erbosi), commerciali-produttivi (garden center) e quelli manutentivi e dei servizi (giardinaggio, arboricoltura), indipendentemente dalla forma fiscale o dalle dimensioni delle aziende. È necessario lavorare a tutela di tutti, perché in questa situazione tragica dalla sopravvivenza anche economica di ognuno dipende quella degli altri (dai grandi quella dei piccoli e viceversa).
Il Governo ora ha chiaro quale è la situazione del settore florovivaistico e apprezziamo le parole della ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova, che in queste ore ha voluto rassicurare i florovivaisti italiani. “Conosciamo le difficoltà del settore e voglio assicurare tutti i florovivaisti e i floricoltori italiani: la situazione che sta soffrendo il comparto è oggetto della massima attenzione e cura” ha dichiarato il ministro, assicurando che “troveremo rapidamente misure compensative mirate. Nulla andrà perduto né in termini di sostegno immediato né in termini di prospettiva per le aziende del settore. Quando parliamo di misure per l’agricoltura, parliamo anche di florovivaismo. Che rappresenta una quota significativa e strategica del nostro segmento agricolo, ed è ben presente tra le priorità, compatibilmente con una emergenza e una crisi senza precedenti”.
I dati che emergono dalle prime analisi, grazie alla collaborazione di aziende e di Associazioni che si sono immediatamente mobilitate, sono effettivamente preoccupanti e drammatici per tutti i comparti del settore, dal floricolo al garden, dal vivaistico alle attività di costruzione cura del verde.
Da giorni sono in corso interlocuzioni con le istituzioni e si sta lavorando su più fronti per cercare di poter apportare integrazioni al Decreto Cura Italia.
Abbiamo segnalato l’importanza di una proroga dei versamenti anche per le aziende sopra i 2 milioni di euro di fatturato perché è necessario mantenere le liquidità delle grandi imprese affinché possano assolvere ai pagamenti dei fornitori piccole e medie imprese dell’indotto. Come detto, dalla sopravvivenza delle grandi imprese dipende la sopravvivenza di quelle piccole, e viceversa.
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, incontrando la ministra Bellanova e portando alla sua attenzione i dati del settore, ha ricevuto un importante attenzione per il settore, come dichiarato dalla stessa nel comunicato stampa di oggi (del 18 marzo – ndr). Coldiretti sta divulgando un documento di autocertificazione per documentare il materiale invenduto, e quindi perso. Il documento servirà per raccogliere in modo puntuale le perdite di produzione.
Assofloro ritiene importante questa azione e per questo ha deciso di contribuire alla raccolta dei dati di Coldiretti.
A questo link trovate l’Autodichiarazione che potrete compilare e inviare, insieme ai documenti richiesti indicati nel documento, al seguente indirizzo e-mail: segreteria@assofloro.it.
Abbiamo suggerito quanto sarebbe importante poter effettuare, in modo controllato, delle consegne a domicilio sia di piante da orto sia di qualche pianta fiorita da balcone, come già sta avvenendo in molti comuni per altre attività: oltre a consentire alle piccole aziende di poter consegnare delle piante avrebbe anche una importante utilità sociale, soprattutto se l’emergenza si dovesse prolungare, perché conosciamo tutti molto bene il valore dell’orticoltura domestica e del verde anche dal punto di vista psicologico e quanto potrebbero fare nella situazione di “costrizione” a cui sono obbligati i cittadini italiani. Chiaramente tutto dovrebbe avvenire nel rispetto delle disposizioni sanitarie, limitando il numero di consegne giornaliere e al proprio comune, ecc. Il presidente di Coldiretti ha fatto presente al Ministro questa richiesta e siamo in attesa di una risposta.
Seguiranno altri aggiornamenti.