Si chiama C.Line la nuova private label di A.Capaldo. La nostra redazione ha partecipato alla presentazione ufficiale del marchio, avvenuta venerdì 6 dicembre presso la suggestiva location dei Feudi di San Gregorio, durante la quale Sergio Capaldo, direttore generale dell’azienda campana ritratto nella foto qui accanto, ha presentato il nuovo progetto alla forza vendite.
Un catalogo di 2.500 prodotti, di cui 700 già disponibili a magazzino e gli altri in arrivo in base alla stagionalità. La “C” di C.Line è la “C” di Capaldo: prodotti la cui qualità è dunque garantita da un’azienda che da sempre è protagonista nel mercato della distribuzione all’ingrosso di ferramenta.
Il nuovo marchio C.Line è fatto di storia, di persone e di relazioni umane, come rimarca il payoff, che è anche un programma valoriale, “garantito Capaldo”. “Un pensiero in contro-tendenza, volutamente contro-corrente, che è anche una scommessa sul segmento dei centri specializzati, dei garden center, dei brico autonomi: dei territori e delle persone” afferma Sergio Capaldo.
In merito a questo importante passo fatto dall’azienda Cristian Bonacini, direttore commerciale, aggiunge: “La forza distributiva, dall’acquisto passando per la logistica fino al rapporto con il cliente, è il cuore pulsante dell’azienda, il risultato di una storia condotta con impegno e lungimiranza dalla famiglia Capaldo. Questo vantaggio competitivo ci ha reso consapevoli della fiducia e della credibilità che abbiamo presso il rivenditore, di cui abbiamo sondato esigenze ed aspettative. C.Line rappresenta appunto una promessa a favore dei rivenditori”.
Lo conferma la scelta di tenere i prodotti fuori dal mercato della Gdo e delle insegne della Gds internazionale, oltre che dalle lusinghe dell’online diretto e delle sue problematiche connesse al pricing, che sarà anzi un argomento da porre sotto attenta sorveglianza.
Nuova private label di A.Capaldo: marketing e brand positioning
C.Line nasce appunto dalla valorizzazione della “grande C gialla e nera” simbolo di Capaldo, della sua famiglia e dei suoi valori. Il lavoro sul marchio, condotto assieme a Ithaca Studio, agenzia veronese specializzata nel no-food, che annovera nel suo team docenti universitari, è stato concepito come una sorta di recupero artistico: intervenire senza cancellare. Ne emerge una C, scavata all’interno dal profilo di un lupo un “hirpus”, simbolo non solo e non tanto di un territorio ma di un “metterci la faccia”.
La strategia prevede una ramificazione di famiglie prodotto, quattordici per l’esattezza, legate al brand centrale, come mostra l’immagine sottostante. La mascotte, il lupo tuttofare “Capy”, in pieno stile vintage americano, guida la divisione in categorie, presentandosi con un berretto e un simbolo diverso.
Il brand positioning è nato utilizzando principi di marketing scientifico con una serie di panel group di controllo e validazione. In particolare il tema del packaging, creato grazie a una collaborazione continua con l’ufficio comunicazione aziendale, guidato da Alessandra Capaldo, è stato uno dei più ragionati: mixando il product design con un approccio di “psicologia del consumatore” (oggi diremmo neuro – marketing), come lo studio sulla percezione dei colori anche nei soggetti affetti da daltonismo o altre patologie ottiche.
Particolarmente interessante è la partnership tra l’azienda Capaldo e l’Università Iusve di Venezia, riferimento italiano nel mondo del marketing e della comunicazione: il lancio di un lab all’interno del corso in advertising & marketing, proprio in questo stesso mese, produrrà una challenge tra oltre 100 giovani promesse universitarie che ragioneranno sul branding del nuovo marchio. “Un’occasione di stimolo, di apertura ma anche un modo per collegarci direttamente ai giovani e collaborare ad una formazione che sia commisurata alle esigenze aziendali”, conferma Sergio Capaldo.
Il modello di business B2B2C verterà quindi su una prima serie di azioni rivolte proprio al rivenditore e alla sua valorizzazione. Non mancheranno azioni rivolte al consumatore finale per promuovere la conoscenza del nuovo marchio.
“Ore di lavoro, di impegno, di passione da parte del nostro team, hanno preso vita in questa meravigliosa serata. Eravamo elettrizzati, e lo siamo ancor di più ora che cominceremo a presentarci ai clienti” conclude Alessandra Capaldo.