“Basta fiori stranieri”: il grido d’allarme è stato lanciato il 15 e 16 novembre a Sanremo in occasione della 2a edizione del Congresso Nazionale del Fiore, organizzato da Coldiretti in collaborazione con Assofloro, Affi (Associazione Floricoltori Italiani), Comune di Sanremo, Myplant & Garden e le Camere di Commercio Riviere di Liguria.
Basta fiori stranieri: Coldiretti lancia la denuncia
Il Congresso ha denunciato il fenomeno dell’invasione di fiori stranieri: pur a fronte del record di 3,2 miliardi di euro del florovivaismo made in Italy (+22% rispetto a dieci anni fa), assistiamo a un aumento di fiori importati del +47% in quantità. Un fenomeno stimolato dalle triangolazioni dall’Olanda, che facilitano l’arrivo in Italia di prodotti coltivati in paesi extracomunitari, dove spesso non sono rispettate le stesse regole europee in materia di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.
Secondo la denuncia di Coldiretti si tratta spesso di prodotti che vengono da Kenya o Colombia, coltivati grazie allo sfruttamento di minori e donne, oltre all’impiego di sostanze vietate in Europa da decenni. L’Olanda rappresenta il principale fornitore dell’Italia, con oltre i 2/3 del totale delle importazioni e un incremento delle vendite del +55% in quantità nel 2023, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat.
“Dobbiamo salvaguardare il prodotto florovivaistico italiano applicando il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i fiori che entrano nel nostro paese rispettino le stesse regole di quelli nazionali in termini di rispetto dell’ambiente e di tutela dei diritti dei lavoratori – ha spiegato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti -. Ma occorre anche l’applicazione del Decreto 198/21 a tutela delle aziende agricole contro le Pratiche Commerciali Sleali, con la conoscenza dei costi di produzione e l’etichettatura d’origine per valorizzare il lavoro dei nostri florovivaisti. Per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici e i sempre più frequenti attacchi di insetti alieni è inoltre necessario promuovere lo sviluppo delle soluzioni di agricoltura 5.0, comprese le Tea, le nuove tecniche genomiche”.
Il Congresso è stato quindi un’occasione per esaltare i primati e le distintività della produzione italiana, portando all’attenzione delle istituzioni, dei decisori politici, dell’opinione pubblica e dei consumatori finali il problema delle importazioni e l’importanza delle garanzie di origine, sostenibilità e qualità garantite dal prodotto florovivaistico italiano.
Coldiretti propone di estendere anche a piante e fiori il sigillo di garanzia Firmato dagli Agricoltori Italiani (Fdai) già in uso con successo in ambito alimentare. Un sigillo che attesta la trasparenza della filiera produttiva in ogni sua fase e l’etica produttiva.
Il 3° Congresso Nazionale del Fiore di Coldiretti si terrà nel 2025 in Campania.