Assofloro ha presentato uno studio che evidenzia come i costi di produzione florovivaistici siano aumentati anche fino al +1.212% nell’ultimo anno. Assofloro, l’associazione nazionale delle filiere del verde, del paesaggio e dell’ambiente cui fanno riferimento oltre 1.500 aziende italiane, evidenzia per l’energia elettrica un aumento medio del +35% riscontrato a gennaio 2022 rispetto allo stesso mese 2021, mentre nel periodo luglio 2021/2022 è del +97%. Numeri altrettanto negativi per il gasolio: +45% nel periodo gennaio 2021/2022 e +80% nel periodo marzo 2021/2022.
Ma i dati che più fanno riflettere sono quelli relativi al metano: +653% da gennaio 2021 a gennaio 2022, +694% nel periodo giugno 2021/2022 e +1.212% a luglio 2022 rispetto a luglio 2021.
“A causa dei rincari incontrollabili, le aziende florovivaistiche italiane, rischiano di chiudere e di licenziare i propri dipendenti – ha spiegato Nada Forbici, presidente di Assofloro -. Oggi le aziende sono al bivio, si chiedono se continuare a produrre rischiando il fallimento oppure fermarsi e sospendere la produzione. Non c’è più tempo, la situazione è gravissima: ogni mese in più che trascorre porta le aziende a erodere i propri risparmi per pagare le bollette di luce e gas. Chiediamo alle istituzioni di intervenire nell’immediato, una soluzione concreta agli aumenti insostenibili deve essere trovata. Il nostro non è solo un grido di allarme, ma una necessità a intervenire subito. La floricoltura in serra è tra le filiere produttive che più risentono dell’incremento dei costi energetici, già duramente provata dal lockdown causato dal Covid e dalle conseguenze sui mercati del conflitto Russia-Ucraina”.
La floricoltura in serra è un settore fortemente legato alla stagionalità con tempi e dinamiche specifici. Non è possibile rinviare la produzione, come accade in altri comparti: per crescere le piante hanno bisogno di un determinato tempo e, per le varietà legate a una stagione, il rischio è quello di saltare totalmente il ciclo produttivo annuale.
Assofloro lancia l’allarme: florovivaismo in ginocchio per il caro bollette
“Dai dati raccolti – spiega Nada Forbici- è ben chiaro che la situazione è gravissima ed è necessario agire subito cercando di fare risparmiare liquidità finanziaria alle imprese. Se gli interventi non saranno tempestivi, tante aziende del settore rischieranno seriamente di morire. Un valido aiuto per il settore è stata la decontribuzione per i dipendenti e per i datori di lavoro nel periodo del lockdown, come la moratoria dei mutui. Questa soluzione potrebbe essere un immediato risparmio di liquidità per le imprese, in attesa dell’applicazione dei crediti di imposta e di poter tornare a investire anche in energia rinnovabile. Perché oggi la spesa folle delle bollette sta fungendo da detrattore agli investimenti per le aziende proprio per il consumo dei risparmi, nonostante i contributi, nella speranza di tornare presto alla normalità”.