domenica, Dicembre 22, 2024

Arena Vivai acquisisce Berry Verona

Arena Vivai ha comprato il noto produttore Berry Verona, ampliando così la propria offerta con una delle linee più interessanti dedicate ai mirtilli e ai piccoli frutti di bosco. Ce ne parla Mario Ferrarini, cofondatore di Arena Vivai.

Il 9 novembre è stata uf­ficializzata l’acquisizione di Berry Verona da parte di Arena Vivai, l’innovativo produtto­re di San Giovanni Lupatoto (VR) spe­cializzato nella coltivazione di piante in vaso per esterno e fortemente orientato ai centri giardinaggio.

Berry Verona è un brand molto noto nel mercato italiano per l’ampia gamma di piante di mirtilli e di pic­coli frutti di bosco. Con il marchio Berry ha saputo imporre sul mer­cato una gamma molto più ampia e meglio comunicata, che ha trovato grande riscontro nei garden center e nei centri specializzati.

Con l’acquisizione di Berry Verona, Arena Vivai amplia quindi la sua offerta in modo strategico, affian­cando alle piante ornamentali e da frutto anche i piccoli frutti.

Per saperne di più abbiamo incon­trato Mario Ferrarini, cofondatore di Arena Vivai insieme a Fabiano Bortolazzi e Alberto Tonel.

Berry Verona
Da sinistra: Mario Ferrarini, Alberto Tonel e Fabiano Bortolazzi, fondatori di Arena Vivai.

Migliorare il lavoro già fatto

GreenRetail: Come è nata questa ac­quisizione?

Mario Ferrarini: Molto semplice­mente è nata da una proposta del precedente proprietario, Ilario Io­ratti, su cui abbiamo lungamente riflettuto. Per noi era l’occasione di completare la nostra gamma, che già oggi comprende le piante orna­mentali e le piante da frutto che coltiviamo in provincia di Padova. Una filiale specializzata nei piccoli frutti era davvero un’idea molto in­teressante per completare l’offer­ta richiesta dai nostri clienti.

GreenRetail: Berry Verona in questi anni ha sviluppato un buon lavoro di marketing ed è un brand molto conosciuto in Italia…

Mario Ferrarini: Sì, è noto e stima­to e va riconosciuto al team di Ila­rio Ioratti il merito di aver un po’ “inventato” un prodotto, i “piccoli frutti”, che prima non c’era o era un’altra cosa rispetto a come l’ha realizzata Berry Verona. La pre­cedente conduzione ha consegui­to risultati strepitosi e vorremmo dare continuità con un pizzico di miglioramento.

Berry Verona

Arena Vivai e la costruzio­ne del valore

GreenRetail: Arena Vivai si è contrad­distinta sul mercato per la capacità di dare valore alle piante, attraverso una selezione qualitativa e mai ba­nale e una comunicazione moderna e orientata alla crescita delle co­noscenze del “consumatore” finale. Porterete la stessa visione anche nei piccoli frutti?

Mario Ferrarini: Quando siamo en­trati nel mercato delle piante da frutto ci siamo scontrati con una logica d’acquisto basata sul prez­zo più basso. Noi abbiamo cercato di creare valore sul prodotto. Anche nei piccoli frutti vogliamo offri­re una pianta apprezzata per il suo valore, non perché costa meno degli altri. La costruzione del va­lore deve essere tangibile, pratica e richiede uno studio. Per questa ragione, pur essendo subentrati alla fine del 2022, presenteremo i nuovi prodotti di Berry Verona alla fine del 2023. Ci prendiamo un anno per lavorare sodo su tutte queste tematiche.
La nostra idea è di dare un “toc­co Arena” al lavoro già svolto in modo eccezionale ed encomiabile da Ilario Ioratti e provare a coniu­gare sotto il marchio Arena Vivai anche questi prodotti. Per esem­pio vorremmo uscire dalle logiche attuali per sviluppare ricerca sulle diverse varietà e quindi specifi­carne il nome, per trasferire know how e informazioni approfondi­te, come facciamo di solito. Oggi l’offerta prevede mirtilli precoci, tardivi o a media maturazione: noi vorremmo proporre invece il Mirtillo Duke, il Mirtillo Bluecrop, il Mirtillo Reka, con un restyling dell’immagine e delle etichette, in linea con lo stile di Arena Vivai. Ma non si tratta solo di marketing: manterremo le varietà più rodate, più performanti e più conosciute, ma inizieremo a coltivare anche varietà nuove per presentare ogni anno novità performanti ai nostri clienti. Per esempio i mirtilli a svi­luppo contenuto, adatti per il ter­razzo, oppure varietà particolari che presentano oltre che tratti pro­duttivi anche tratti estetici, quindi ornamentali. C’è molta genetica nuova in questo campo e vorrem­mo lavorare anche con varietà bre­vettate sui piccoli frutti: intendia­mo essere sempre in pole position sull’innovazione vegetale.
L’obiettivo è quello di aumentare il valore unitario del prodotto: ciò andrà a vantaggio di tutta la filiera. Manterremo un occhio di riguardo ai garden center ma non solo, poi­ché la clientela di Berry Verona ha una base più ampia.

www.arenavivai.com
www.berryverona.it

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