Punto di riferimento nella provincia di Varese, Agricola Home & Garden è un centro giardinaggio attrattivo che oggi si sviluppa su un’area totale di 50.000 mq con 2.000 mq di serra coperta, 2.000 mq di serra fredda e 2.500 mq di vivaio. Forte di una presenza sul territorio ultraventennale, nel 2006 sviluppa il suo primo format di garden center che nel marzo 2015 verrà completamente rivisto per giungere al punto vendita attuale.
Sempre nel 2015 lancia il suo primo e-shop, con 9.000 prodotti disponibili a catalogo, diventando uno dei primi centri giardinaggio italiani ad affrontare l’omnicanalità.
Per capire come ha affrontato l’emergenza Covid-19, abbiamo incontrato Giacomo Brusa, amministratore e fondatore di Agricola Home & Garden.
Intervista a Giacomo Brusa di Agricola Home & Garden
GreenRetail: Qual è stato l’impatto economico dell’emergenza Coronavirus sul vostro punto vendita?
Giacomo Brusa: Nel periodo in cui eravamo chiusi i dati erano paurosi e viaggiavano sul -70/-80%. Con le consegne a domicilio siamo riusciti a portare la perdita su un -60%. Devo dire che noi abbiamo avuto la fortuna di partire molto bene nei primi due mesi del 2020, con una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ora che abbiamo riaperto prevediamo che le perdite si potranno assestare in totale su un -30%, confrontando il periodo gennaio-aprile rispetto al 2019.
Dopo la prima chiusura avevamo ipotizzato un -47%, quindi stiamo andando meglio.
GreenRetail: Anche il mese di maggio non sarà semplice con tutte le limitazioni imposte in Lombardia…
Giacomo Brusa: Quello di maggio sarà veramente un mese importante, anche se non ci darà ancora dei dati “puliti”: l’1 e il 3 maggio siamo chiusi e l’intenzione è di ripartire domenica 10 maggio. Tutti i garden center di Varese si sono accordati e abbiamo introdotto una sorta di autoregolamentazione, in assenza di regole chiare. Abbiamo avuto forti controlli durante le prime settimane e abbiamo preferito evitare, tutti insieme coi colleghi, le aperture domenicali: le norme facevano di tutto per tenere la gente in casa e non volevamo diventare un buon motivo per uscire. Però dal 10 riapriremo.
GreenRetail: Agricola Home & Garden ha avviato un’attività di e-commerce già da 5 anni e avete affiancato le consegne a domicilio. Come è andata?
Giacomo Brusa: Prima dell’emergenza abbiamo rifatto completamente il sito e abbiamo avuto un intoppo burocratico, per cui il nostro e-commerce a marzo era completamente fermo.
GreenRetail: Una bella sfortuna…
Giacomo Brusa: Eh già. Malgrado questo, abbiamo modificato il nostro metodo di lavoro e abbiamo dato continuità all’e-commerce. Praticamente il cliente poteva consultare l’offerta e inserire l’ordine online, ma non veniva finalizzato con il pagamento. Noi ricevevamo gli ordini e abbiamo telefonato a tutti i clienti: una formula quindi mista tra l’e-shop e la vendita assistita.
In un mese e mezzo di chiusura abbiamo lavorato più di 3.000 ordini, tutti contattati personalmente via telefono e Whatsapp.
È stato un crescendo: nella prima settimana eravamo in 4 persone, poi 10 e poi 30 per far fronte alle tante richieste. Abbiamo anche dovuto noleggiare dei camion e rivoluzionare il nostro metodo di lavoro. Siamo arrivati a 200 consegne al giorno, ma avevamo richieste per 500.
GreenRetail: In aprile molti centri giardinaggio hanno fatto fatica a seguire il flusso degli ordini e molti hanno dovuto fermare il servizio…
Giacomo Brusa: È successo anche a noi. La settimana prima di Pasqua è stata un delirio e abbiamo ricevuto ordini da tutt’Italia: a chi faceva un ordine il 15 aprile mandavamo in automatico un messaggio per precisare che “l’ordine verrà processato a partire dal 25 aprile”. Poi la situazione si è normalizzata e con l’apertura stanno diminuendo.
Nel periodo del picco abbiamo cercato di consegnare tutto il possibile, ma per alcuni ordini di piante ci siamo avvalsi della collaborazione di altri garden center, a Milano o Venezia, per effettuare le consegne.
GreenRetail: Il garden center ha riaperto ma con ingressi contingentati. Offrite anche il servizio “clicca e ritira”: è stato apprezzato?
Giacomo Brusa: Con la riapertura abbiamo avuto un grossissimo successo con il clicca e ritira. Un servizio che abbiamo iniziato a offrire tanti anni fa e, ti dico la verità, non ha mai avuto un successo commerciale fenomenale. Invece da quando abbiamo riaperto lo abbiamo pubblicizzato e oggi facciamo una trentina di clicca e ritira al giorno. Anche con l’e-shop siamo sui 20-30 ordini al giorno.
GreenRetail: Il 2020 è un anno compromesso?
Giacomo Brusa: Sì. Noi avevamo un budget per il 2020 che puntava all’incirca a un pareggio (+1,5/+3%) ma con un aumento del margine. L’anno scorso abbiamo avuto una crescita molto importante ed era difficile da ripetere: abbiamo preferito puntare sul margine. Per esempio comprando in anticipo e con sconti dai fornitori, senza alterare i prezzi di vendita. Ovviamente oggi abbiamo i magazzini pieni di prodotti: non abbiamo scelto l’anno giusto per fare scorte!
Ma l’anno era partito in modo esagerato: prima del lockdown, come ho già detto, noi eravamo a +9% rispetto all’inizio del 2019. Molto probabilmente sarebbe stato un anno che avrebbe confermato le nostre più rosee aspettative, un +3%, vista anche la primavera che ha fatto. C’erano tutte le carte per fare veramente bene. In questo momento io sarei felicissimo di portare a casa un’annata a -30%.