Mercoledì 18 settembre 2019 si è tenuta l’inaugurazione del Giardino della Sport Therapy del Comitato Maria Letizia Verga per lo Studio e la Cura della Leucemia del Bambino, a Monza (MB), che da 40 anni unisce medici, genitori e famiglie nella ricerca, cura e assistenza contro le leucemie, i linfomi e le altre malattie del sangue: una nuova palestra a cielo aperto di 500 mq, situata nel giardino pensile del Centro Maria Letizia Verga (Fondazione MBBM, c/o Ospedale San Gerardo), in cui i bambini possono praticare lo sport come terapia.
Realizzato grazie al concorso creativo di progettazione green indetto nel 2018 da Myplant & Garden – il Salone internazionale del Verde – e da Fondazione Minoprio, progettisti, imprese e tecnici, associazioni e volontari hanno unito le forze e dato vita a questa palestra open-air, ideata per contrastare a livello osteo-muscolare gli effetti debilitanti delle cure farmacologiche e a far proseguire il percorso di crescita fisiologica dei giovani pazienti.
“Dopo una prima edizione del contest (2016) di taglio teorico – affermano gli organizzatori di Myplant & Garden – dal 2017 abbiamo deciso di realizzare qualcosa di pratico e tangibile, coniugando progettualità e servizio. Abbiamo individuato di volta in volta realtà socialmente impegnate e bisognose di interventi nelle proprie aree esterne, scegliendo di convogliare la spinta di alcune delle migliori energie del paese – creatività, associazionismo, assistenza, volontariato e verde – per realizzare progetti doppiamente utili, infinitamente pratici ed eticamente esemplari. Dopo essere intervenuti a favore di Dynamo Camp a Pistoia, siamo a Monza con Il Giardino della Sport Therapy, un’iniziativa che ci rende orgogliosi”.
Il Giardino della Sport Therapy e i suoi benefici sui bambini
Il percorso della sport therapy presenta rilevanti benefici, come sottolinea la dott.ssa Francesca Lanfranconi, medico specialista in medicina dello sport, coordinatrice del progetto con la prof.ssa Adriana Balduzzi, responsabile day hospital del centro MLV e con il dott. Momcilo Jankovic, pediatra ed ematologo: “L’analisi dei dati in corso e l’entusiasmo dei partecipanti dimostrano che la sport therapy contribuisce a contrastare gli effetti collaterali delle terapie, aiuta il bambino ad avere una migliore vita sociale e psicologica. Non rinunciare a tutti i benefici dello sport, pur nel percorso della malattia, è un impagabile valore di stimolo verso la guarigione”.
Il concorso green: 44 partecipanti, 22 finalisti, un team (rosa) vincitore
Coordinato dall’arch. Umberto Andolfato (AIAPP), il contest ha coinvolto 44 partecipanti e individuato 22 soluzioni progettuali finali e ha visto aggiudicarsi il primo posto il team formato dalle progettiste Marinella Spagnoli con Mariasole Donata Betti, Mariangela Borrelli, Valentina Satti e L’Ortofruttifero di Sara Pacini.
Il progetto vincitore si è proposto di creare un giardino terapeutico ritmato da stanze verdi che sollecitasse i 5 sensi, riprendendo i principi cardine degli healing gardens riproposti a corredo del percorso della sport therapy. La vista è sollecitata dai fiori di camelia, dalle cascate di vinche blu, dal foliage degli aceri. L’udito dalle tende vegetali che i rigogliosi rampicanti hanno formato sotto il pergolato, il tatto dalle differenti foglie delle specie messe a dimora. L’olfatto dalle aromatiche e dai profumi emanati dai vari ambiti del giardino. Nella realizzazione sono stati rispettati i 4 aspetti che sollecitano l’attenzione involontaria attraverso la distrazione dal problema, la meraviglia, la compenetrazione con l’ambiente naturale, il sentirsi a proprio agio.
La suddivisione degli spazi, caratterizzati da elementi d’arredo fissi e funzionali, elementi verticali e orizzontali, attrezzature, materiali e pavimentazioni differenziate, segue una geometria molto leggibile e intuitiva.
I sostenitori del progetto
L’intervento è stato reso possibile grazie al prezioso contributo di diverse realtà imprenditoriali e all’Associazione Onlus Il Giardino di Luca e Viola, che sostiene iniziative a favore della ricerca e della cura delle malattie pediatriche e di sostegno alle famiglie coinvolte. Nella realizzazione del progetto hanno assunto un ruolo essenziale la partecipazione, la disponibilità e l’entusiasmo delle aziende Criplax, Dakota, Ecoplus, Euro3plast, Fertil, Consorzio Myplant & Garden, Kostplant, L’Ortofruttifero, Parcoplant, Rasconi e Vivai Meani, nonché gli allievi della Fondazione Minoprio.