A riprova del suo ruolo centrale nel futuro dell’irrigazione, lo scorso mese di marzo Rain, produttore di articoli per impianti di irrigazione dal 1968 a Cerro Maggiore (MI), ha vinto un importante finanziamento europeo a fondo perduto, nell’ambito dello strumento di supporto finanziario a progetti di innovazione Horizon 2020 della Commissione Europea.
Tra le 68 beneficiarie, solo 2 erano italiane e il progetto di innovazione che ha ricevuto il maggior punteggio (su 1.850 proposte presentate a livello europeo) è stato proprio quello dell’italiana Rain.
Il progetto di Rain è stato sviluppato in collaborazione con InolveNewtech, startup spagnola specializzata nello sviluppo di software per il controllo intelligente degli impianti d’irrigazione. L’innovazione è nel software guidato dall’intelligenza artificiale e da un algoritmo in grado di controllare l’irrigazione, la luce, la temperatura e l’umidità dei terreni. Un sistema unico, capace di fornire e abbinare la giusta quantità d’acqua al tipo di coltivazione presente in campo, garantendo, al contempo, salute e produttività delle piante. E assicurando un risparmio idrico fi no all’80% e del 40% dei fertilizzanti.
Dopo averlo già introdotto nel mercato professionale, Rain si accinge a conquistare maggiori quote di mercato in Italia e in Europa anche nel settore hobbistico, grazie anche all’investimento di Horizon 2020. Con l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare il mondo dell’irrigazione in un’ottica più responsabile e sostenibile.
Per saperne di più abbiamo incontrato Matteo Stiatti che, insieme ai fratelli Alberto e Anna, dirige Rain.
La sostenibilità ambientale sarà un tema centrale nel futuro dell’irrigazione
GreenRetail: Il vostro progetto è stato uno dei più votati e uno dei pochi italiani: una bella soddisfazione, no?
Matteo Stiatti: Sì e il finanziamento Horizon ci sta dando una grande visibilità: siamo una delle poche aziende dell’irrigazione ad aver vinto un premio come Horizon. Ci sta portando visibilità soprattutto a livello internazionale, dove veniamo percepiti come un polo di sviluppo tecnologico del settore. I finanziamenti di Horizon vengono ottenuti sempre dai settori più evolutivi, come l’elettromedicale: essere riusciti a vincere con un prodotto per l’irrigazione è un bel risultato.
GreenRetail: Avete già annunciato che questo finanziamento sarà utile per sviluppare l’attività nel mercato hobbistico. Ce ne puoi parlare?
Matteo Stiatti: Rain è da sempre specializzata nell’irrigazione professionale a livello europeo, mentre nel mercato hobbistico avevamo una presenza solo a livello nazionale. La novità nei nostri programmi aziendali è di spingere verso l’internazionalizzazione della parte hobbistica, così come abbiamo fatto in passato nel professionale. Per noi l’hobby sarà il settore di crescita maggiore nei prossimi cinque anni. Con idee e politiche già condivise, per sviluppare una gamma di prodotti che ci possa contraddistinguere dai competitor.
GreenRetail: Qual è stato l’elemento che vi ha permesso di vincere Horizon 2020?
Matteo Stiatti: Sono state fondamentali almeno due linee guida del nostro sviluppo. La prima è l’impatto ambientale dei prodotti. Il primo passo compiuto in questa direzione è stata la presentazione quest’anno della prima centralina da rubinetto con batteria ricaricabile. Sembra poca cosa, ma se facciamo il conto di quante centraline si vendono e quante batterie diventano rifiuti, è invece un tema importante.
Abbiamo lanciato AmicoR, dove R sta per Ricaricabile o Recharge, la prima centralina per irrigazione che si ricarica come uno smartphone. Si usa un normale carica-batteria e in questo modo la centralina non genererà nella sua vita alcuna batteria esausta. Un altro aspetto che ci ha permesso di emergere in Horizon è il lavoro che abbiamo sviluppato in questi anni per realizzare degli impianti di irrigazione che siano auto-sostenibili da un punto di vista energetico. Utilizzando la velocità dell’acqua per ricaricare le batterie con delle micro-turbine: un nostro brevetto che abbiamo già depositato. L’idea è di realizzare prodotti – belli e tecnicamente inappuntabili – che offrano un qualcosa in più dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Per usare l’acqua al meglio e in tutte le sue componenti: sia per l’energia necessaria, sia per un consumo più accurato.
GreenRetail: Quando avete iniziato a lavorare su questo progetto?
Matteo Stiatti: Il progetto è nato a fine 2014, quando abbiamo iniziato a investire insieme alla startup spagnola nostra partner: negli ultimi tre anni siamo stati il loro unico committente e finanziatore. Per il mercato professionale abbiamo realizzato una prima release di prodotti e l’anno prossimo uscirà la seconda; tra due anni uscirà la prima release di prodotti per l’hobbistica. Sarà una rivoluzione per il settore: grazie a un database di 6.000 specie vegetali diverse e ai sensori che monitorano 24h 8 diversi parametri vitali (umidità e fertilizzazione del terreno, temperatura del terreno e dell’aria, ecc.) gli algoritmi di Rainolve decidono in autonomia quanta acqua dare a ogni pianta per il suo benessere, senza l’intervento dell’utente, garantendo così un notevolissimo risparmio di acqua.
GreenRetail: Quindi potrò controllare il mio impianto di irrigazione con il telefono da remoto?
Matteo Stiatti: Esatto, dallo smartphone o dal pc. L’utente potrà controllare da remoto il corretto funzionamento dell’impianto, la temperatura del giardino, il tasso di umidità, i cicli di irrigazione, se ha irrigato o meno e, in caso negativo, il motivo della sospensione.
Grande attenzione da parte dei rivenditori
GreenRetail: Come è stata accolta questa novità dai rivenditori?
Matteo Stiatti: Alla distribuzione piace molto l’idea e l’unica vera barriera è il prezzo. Stiamo lavorando proprio in questo periodo per realizzare un prodotto che possa avere il minimo prezzo ma il massimo delle funzioni. Finora abbiamo lavorato per realizzare una piattaforma web professionale, davvero completa. Ora siamo all’opera per portare l’esperienza professionale a favore del cliente fai da te, con un prezzo ragionevole.
Stiamo comunque raccogliendo molti consensi importanti. Per esempio come produttori abbiamo vinto il tender di Adeo con le centraline per rubinetto Geolia (la private label di Adeo – ndr) per i prossimi quattro anni. E questo ci darà una presenza in tutto il gruppo Adeo nel sistema globale. Inoltre da quest’anno forniamo, con tutta la nostra gamma e con il nostro brand, i negozi di Leroy Merlin in Romania, Grecia, Polonia, Francia e Russia, oltre all’Italia dove siamo già presenti. È in questa direzione che punteremo nei prossimi anni per lo sviluppo della divisione hobbistica.
Abbiamo anche investito nelle risorse umane, ampliando l’ufficio marketing e coinvolgendo Agile Bresciani, con esperienze in Hozelock e Keter, in qualità di responsabile commerciale della linea Rain Home Irrigation, in Italia e all’estero.
“Raddoppieremo il giro d’affari nei prossimi cinque anni”
GreenRetail: Quali obiettivi vi siete posti per il futuro?
Matteo Stiatti: Il raddoppio del giro d’affari attuale nei prossimi cinque anni (oggi è di circa 13milioni di euro – ndr), in cui la spinta alla crescita del fai da te sarà almeno il 60% del totale.
GreenRetail: L’acqua sarà una risorsa sempre più preziosa e la vostra visione è avanguardistica in questo senso…
Matteo Stiatti: Con l’irrigazione a scomparsa, quindi la soluzione più efficiente oggi sul mercato, un metro quadrato di erba bagnata consuma mediamente 600 litri d’acqua nel nord Italia e un metro cubo nel sud Italia. Il che significa che se hai un tappeto erboso di 1.000 mq consumi circa 600.000 litri d’acqua. Un po’ troppo. Con un sistema gestito dall’intelligenza artificiale il risparmio è tra il 40 e l’80%. Se i nuovi prodotti costeranno qualcosa in più, dobbiamo però considerare il risparmio di acqua, che permette di ammortizzare l’investimento in 1-2 anni.
Negli Stati Uniti, per esempio, in diversi stati tra cui la California, che è uno dei maggiori consumatori di impianti di irrigazione, se compri una centralina connessa a stazioni meteo (il primo step dell’irrigazione efficiente) lo Stato ti rimborsa il 50% del valore della centralina. È chiaro che se questo avvenisse anche in Europa sarebbe una spinta fortissima: infatti negli Usa l’anno scorso le vendite di centraline connesse hanno avuto un’impennata senza precedenti. Alla fine, grazie al contributo statale, costava meno una centralina connessa di una basica.
L’acqua è anche la materia prima che negli ultimi vent’anni ha registrato le dinamiche di rincaro più forti: cioè l’acqua è rincarata in tutto il mondo a livello medio più di qualsiasi altra materia prima. Ed è una risorsa limitata. Quindi utilizzarla bene e riciclarla è il futuro dell’irrigazione.