Il mercato tedesco del giardinaggio nello scorso anno è cresciuto solo dello 0,5% a fronte di condizioni di mercato favorevoli. L’economia tedesca continua a vivere una crescita moderata, con un pil in aumento dell’1,9% e dell’1,4% nel 2016-17 e una crescita salaria-le affiancata da bassi livelli di inflazione che hanno stimolato l’aumento dei consumi privati.
Meteorologicamente il 2016, a differenza degli anni precedenti, ha visto in Germania una primavera con temperature equilibrate, precipitazioni in marzo, aprile e maggio nella media e un aumento delle giornate di sole. L’e-state è scoppiata a giugno, con aria calda umida e temporali frequenti, per chiudersi in agosto con caldi record.
Nonostante le condizioni favorevoli, il mercato del giardinaggio tedesco non ha però tratto grande giovamento, chiudendo con una crescita dello 0,5%. È quanto afferma l’ultima ricerca condotta dall’associazione Industrie Verband Garten (Ivg) che in Germania riunisce i principali produttori. Possiamo quindi parlare di stabilità, visto che un +0,5% con il pil a +1,9% non è una vera crescita, e la stessa relazione di Ivg la definisce “relativamente soddisfacente”.
In realtà questa stabilità è frutto di una media che cela grandi differenze regionali: mentre nel nord est le vendite hanno sfruttato la meteorologia favorevole, nelle regioni del sud sono stati al contrario registrati significativi cali di vendite.
Il mercato tedesco del giardinaggio: cresce il motor e il barbecue
L’andamento delle vendite nel 2016 nelle varie principali famiglie di prodotto non rileva particolari cambia-menti rispetto al 2015.
Continua il calo del verde indoor (-0,3%), compensato in valore dall’aumento delle vendite di piante per esterno (+0,9%). Tutti i gruppi hanno registrato leggeri tassi di crescita, trainati dalle attrezzature e dalle macchine (+2,1%) e dai barbecue (+1,5%).
Un anno favorevole per specializzati ed e-commerce
Dall’analisi dei canali distributivi emergono invece tendenze molto differenti, segno di un processo di evoluzione del mercato.
Nel 2016 hanno continuato a perdere terreno i grossisti: si tratta del terzo canale con il 13,2% di quote di mercato e ha segnato un -1,5% rispetto al 2015. Stessa sorte per i vivaisti/ fioristi: sono il secondo canale più importante (15,2% di quote di mercato totali), ma sono in costante calo negli ultimi dieci anni e anche nel 2016 hanno segnato un -1,9%. Il primo canale, i centri bricolage con il 24,1% delle vendite totali, hanno registrato un forte aumento rispetto al 2015.
I garden center hanno segnato un +0,8% e hanno veicolato il 12,4% delle vendite totali nel 2016: un trend positivo che ha accompagna-to i centri giardinaggio negli ultimi dieci anni (nel 2005 valevano solo il 10,9% del mercato).
La grande distribuzione vede il diverso “passo” tra gli ipermercati – sta-bili con un calo dello 0,7% delle vendite in quantità – e i supermercati e discount che invece registrano una crescita del 2,3%, anche per l’aumento di attenzione dei discount verso il gardening.
Stabile ma con possibilità di crescita è anche la tendenza del “Do it for me”, cioè il ricorso agli artigiani e ai professionisti del giardino, cui delegare anche l’acquisto dei materiali. Un altro canale che ha segnato un ottimo 2016 è l’e-commerce: +15,3% e oggi vale il 3,4% delle vendite totali. Il giro d’affari ha raggiunto nel 2016 i 759 milioni di euro, quasi il doppio di cinque anni fa, quando nel 2012 raggiunse i 407 milioni di euro.
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