Non è stato un buon anno il 2024 per il gardening nei centri bricolage. Gli ultimi dati di GfK mostrano un cambio di marcia nelle vendite nei centri brico, grazie all’ottimo secondo semestre (+5,2%): così il 2024 si chiude con un leggero calo del giro d’affari totale (-0,7%). Ma il gardening segna un -4,8%, passando da 673,7 a 641,6 milioni di fatturato.
Il comparto bricolage nel canale DIY Superstore, ha fatto registrare una decisa crescita (+5,2%) nel secondo semestre del 2024, se confrontato con lo stesso periodo del 2023, con vendite totali che hanno sfiorato i 3,3 miliardi di euro.
Grazie a questo “sprint” registrato tra luglio e dicembre, il mercato diy in Italia riesce a chiudere il 2024 quasi in parità (6,276 miliardi di euro) rispetto ai dati del 2023 (il calo è dello 0,7%), dopo un primo semestre “nero” in fatto di vendite. È quanto emerge dal Total Store Report del canale Diy superstores di GfK, aggiornato alla fine di dicembre 2024.
Va sottolineato che il calo del primo semestre (-8,8%) era strettamente legato all’esaurimento dei bonus edilizi che avevano fatto overperformare diversi comparti (in particolare quelli inerenti la ristrutturazione casa) nei mesi precedenti.
Entrando nello specifico delle singole categorie merceologiche, quelle che hanno performato meglio nel secondo semestre 2024 sono il legno (+26%); l’edilizia (+18%) e la ferramenta (+16%). Quattro categorie confermano invece i risultati negativi del primo semestre: sono l’illuminazione (-12%), l’arredo bagno (-4%), il giardinaggio (-3,3%) e il tessile (-3%).
Su base annua crescono maggiormente piccoli e grandi elettrodomestici (rispettivamente +14% e +11%) e il legno (+9%) che sfrutta le grandi prestazioni, come detto, del secondo semestre.
In negativo, invece, si confermano le tre categorie penalizzate dal pessimo secondo semestre: illuminazione (-9%), arredo bagno (-8%) e giardinaggio (-4,8%).

-4,8% il gardening nei centri bricolage nel 2024
Il giro d’affari del gardening dei centri bricolage è passato dai 673,7 milioni di euro del 2023 ai 641.6 milioni del 2024, con una flessione del -4,8%.
Nel secondo semestre 2024 il calo si è fermato al -3,3%, con un giro d’affari passato da 315.1 milioni di euro a 304,7 milioni.
Le uniche categorie a far registrare un segno positivo sono le macchine ed elettroutensili (+9%), le reti e recinzioni (+7%), i prodotti chimici (+5%) e l’irrigazione (+2%).
In calo invece le piscine (-22%), gli utensili manuali (-10%) e i semi (-8%).
