mercoledì, Febbraio 12, 2025

1985/2025: 40 anni di Verdemax. Incontro con Guglielmo Torelli e Manuel Croci

Nata da un’idea di Romano Bellamico, Verdemax è oggi un punto di riferimento per i negozi specializzati nel giardinaggio. In questi quarant’anni ha saputo evolversi e cogliere le esigenze del mercato, spesso anticipandole. Ce ne parlano Guglielmo Torelli e Manuel Croci.

Dietro la storia di molte imprese italia­ne spesso si celano degli imprendito­ri visionari, dotati di una sensibilità più acuta e capaci di cogliere in anticipo le op­portunità del mercato e di tradurle in prodotti, imprese e lavoro per molte famiglie. Dietro Ver­demax, di cui quest’anno ricorre il 40° anniver­sario, emerge la figura di Romano Bellamico, già fondatore di Rama Motori, oggi Rama Spa, storico rappresentante in Italia del brand statunitense Briggs & Stratton. I viaggi negli Usa e la cono­scenza diretta di un’offerta più avanzata rispetto a quella europea sono stati tradotti da Romano Bellamico nel lancio di prodotti avanguardistici per le esigenze del mercato italiano.

Lo stesso brand Verdemax, una divisione dedi­cata al gardening consumer da sempre control­lata da Rama, nasce quarant’anni fa, nel 1985, per identificare un particolare tubo microfora­to per l’irrigazione dell’orto: allora un’innovazio­ne per il mercato italiano. Oggi Verdemax è un punto di riferimento per i centri giardinaggio, grazie a un catalogo di 400 pagine e oltre 1.800 referenze in pronta consegna: ma non ha mai perso lo spirito innovativo del suo fondatore e in questi quarant’anni spesso è stata anticipatrice delle tendenze del mercato italiano. Già negli anni Novanta Verdemax è stata una delle prime imprese del settore a offrire un assorti­mento completo di laghetti e di serre per il ter­razzo, 15 anni fa ha proposto una linea di solu­zioni per la raccolta dell’acqua piovana quando la siccità non era ancora all’ordine del giorno e più recentemente ha lanciato la linea di abbi­gliamento per giardinaggio Outfit.

Per ricordare i primi quarant’anni di Verdemax, abbiamo incontrato Guglielmo Torelli e Manuel Croci, rispettivamente direttore e responsabile vendite dell’azienda emiliana.

L’intuizione di Romano Bellamico

Cosa succedeva nel 1985?

Guglielmo Torelli: Verdemax è una divisione di Rama Spa ed è sempre stato un brand. Nel 1985 fu scelto come marchio per un tubo poroso che Romano Bellamico, titolare di Rama, aveva scova­to negli Stati Uniti: una soluzione innovativa e da interrare per irrigare con una scarsa dispersione di acqua. In Italia distribuivamo sia i tubi per l’a­gricoltura sia per il settore hobbistico e avevamo anche costruito un’attrezzatura per interrare facilmente il tubo: tutto con marchio Verdemax, il massimo del verde.

Tu sei in Verdemax dagli inizi: chi era Romano Bellamico?

Guglielmo Torelli: Romano ha sempre avuto un occhio particolare per i prodotti: studiava molto, pensava sempre a cose nuove e aveva la carat­teristica di essere proiettato in avanti. Lavorava molto con gli americani e sappiamo che negli anni Ottanta e Novanta il mercato statunitense era avanti di qualche anno rispetto a quello eu­ropeo. Oggi grazie al web le novità le conosciamo in tempi minori, ma quarant’anni fa il mercato americano era spesso anticipatore delle tenden­ze che avremmo visto in Europa. Anche se il tubo poroso aveva un mercato negli Usa, poteva però non funzionare in Italia: invece Romano ha sapu­to creare interesse e ha diffuso la conoscenza del marchio Verdemax, utile in seguito per il lan­cio delle altre linee di prodotto.

Manuel Croci: Romano Bellamico guardava sempre avanti: non è mai facile essere tempestivi per co­gliere il momento del bisogno del cliente. Mi ricordo che per primo, quindici anni fa, ci mostrò le bor­dure americane in lamina di metallo da infilare nel terreno: un articolo che abbiamo visto sul mercato italiano solo qualche anno fa.

Quando Verdemax si trasforma da brand di pro­dotto a marchio “ombrello” multispecialistico?

Guglielmo Torelli: Il primo prodotto con marchio Verdemax ha aperto all’azienda il mondo del giar­dinaggio hobbistico e nel 1986 abbiamo realizzato il primo catalogo, allora di poche pagine, in cui accanto al tubo poroso presentavamo i prodotti per l’irrigazione dell’americana Gilmour, i laghetti dell’inglese Remanoid, una linea di grigliati inglesi e le luci per giardino a energia solare dell’ameri­cana Malibù. Sempre dagli Stati Uniti importava­mo anche una linea di attrezzi per la coltivazione. Molte gamme di prodotto erano innovative per il mercato italiano: nel 1986 eravamo i primi in Italia a proporre una linea di laghetti e di lampade solari.

Un altro traguardo è l’ingresso nella sede ormai storica di Boretto: quando avviene?

Guglielmo Torelli: Verdemax cresceva ogni anno e aveva caratteristiche differenti dall’attività stori­ca di Rama: così nel 1992 viene trasferita nell’at­tuale sede di Boretto (RE). Allora occupavamo solo 4.000 mq, adatti per poter gestire le richie­ste del tempo, oggi ci siamo molto ampliati. Il cambio di sede e la creazione di un team di persone dedicato a questa attività ci ha permesso di foca­lizzare meglio il tipo di business e darne sviluppo.
È stato lo spunto per ampliare la gamma e ab­biamo guardato anzitutto al mondo dell’orto, in modo particolare all’ampia offerta di tutori, teli e coperture: abbiamo iniziato la distribuzione delle reti spagnole Intermas e della linea france­se Nortene in Italia. In seguito, per le fluttuazioni dei prezzi del mercato, abbiamo iniziato a pro­durre con marchio Verdemax tutto questo pro­gramma. È stata la prima gamma consistente di prodotti a marchio Verdemax. Fino agli anni Duemila abbiamo inserito ogni anno delle pro­poste sempre nuove, come i laghetti e le pompe Heissner o le colorate balconiere francesi della Sofa Decor: linee di prodotto che ci hanno per­messo di proporre sul mercato prodotti esclu­sivi che altri non avevano. Anche l’idea dei box espositivi già pronti per l’esposizione nel punto vendita: un piccolo dettaglio a cui allora nessuno aveva pensato.

Guglielmo Torelli

Oggi il vostro catalogo propone solo prodotti con marchio Verdemax: quando avete smesso di distribuire brand internazionali?

Manuel Croci: Il cambio di rotta è avvenuto dal 2000, quando abbiamo deciso di proporre soltanto articoli con marchio Verdemax. Un passaggio non facile: abbiamo dovuto interrompere molte col­laborazioni e avviare nuove linee di produzione.

In quegli anni “scoppia” la globalizzazione e molte produzioni si spostano dall’Europa verso l’Estremo Oriente…

Guglielmo Torelli: Noi fin dall’inizio siamo stati un’azienda di produzione: nel primo catalogo del 1986 c’era una carriola, allora con vasca in ter­moformatura, che abbiamo ancora oggi ed è sempre stata prodotta in Italia. E nel corso della nostra storia abbiamo sempre prodotto nel no­stro paese e distribuito brand leader europei e statunitensi di riconosciuta qualità.
Dal 2000 anche noi ci siamo mossi maggiormen­te verso l’Estremo Oriente, per noi una novità. Però abbiamo approcciato la globalizzazione con un’impostazione da produttore: quindi con articoli disegnati in Italia, in base alle esigen­ze del nostro mercato. Non ci è mai interessato importare prodotti già reperibili sul mercato per applicare la nostra etichetta: vogliamo intervenire sul design, sugli stampi, sulla scelta delle materie prime riciclate e certificate e sulle caratteristiche tecniche. Tutta la linea degli attrezzi da taglio è composta da articoli disegnati e brevettati da noi e realizzati con nostri stampi: sono quindi prodotti unici e introvabili sul mercato. Ed è con questa mentalità che abbiamo sviluppato tutte le gamme che oggi caratterizzano la nostra offerta. Una scel­ta che ci ha permesso di emergere sul mercato.
Tengo però a precisare che molte linee di prodotto sono state sempre prodotte in Italia e in Europa, come le soluzioni per la raccolta piovana o le serre. Negli ultimi anni inoltre ci stiamo sempre più orien­tando verso produttori europei: per esempio i manici dei nostri attrezzi sono prodotti in Europa.

Negli ultimi 10 anni avete introdotto molte novi­tà, tra cui gli attrezzi a batteria…

Manuel Croci: Il 2011 è stato un anno importante perché abbiamo deciso di concentrarci sulla pro­posta più tecnica della nostra gamma. Abbiamo sviluppato la gamma degli attrezzi da taglio, con una serie di brevetti depositati come il design dell’impugnatura e il manico a forma di goccia che permette di lavorare con meno sforzo. Ab­biamo sviluppato anche l’irrorazione in modo importante, sia manuale sia a batteria. Nel 2019 abbiamo avviato l’inserimento di una gamma di at­trezzi a batteria. Siamo stati tra i primi a proporla nel nostro mondo.

L’ultima novità è la linea Outfit dedicata all’ab­bigliamento per il giardinaggio. Come è nato questo progetto?

Manuela Croci: Outfit è una linea unica, pensata, disegnata e sviluppata da noi. Negli ultimi anni, anche a seguito del Covid, sono aumentati molto gli appassionati di giardinaggio, le persone che amano dedicarsi a questo tipo di attività. E quan­do nasce una passione sei anche più invogliato a vestirti con i prodotti giusti per affrontarla al meglio: chi fa jogging usa una maglia tecnica, le scarpe giuste, il porta-smartphone, ecc. Lo stesso vale anche per il giardinaggio, ma senza dimenticarci l’estetica.

Non solo prodotti: i servizi per i negozi specializzati

Verdemax però non è solo “prodotti”, ma soprat­tutto “servizi”: siete nati negli anni Ottanta per rispondere all’esigenza del commercio moder­no specializzato, allora nascente, di migliorare le vendite a libero servizio. Quindi con sistemi espositivi auto-vendenti, facili da leggere per il cliente e self service…

Guglielmo Torelli: L’attenzione al layout esposi­tivo e alla presentazione dei prodotti nel punto vendita sono da sempre una caratteristica di Verdemax. Nel 2003 ci siamo posti l’obiettivo di vendere un progetto e non un prodotto. A un negozio specializzato offriamo una gamma di 1.800 re­ferenze, tutte affiancate da una soluzione espo­sitiva nata per occupare meno spazio possibile ma per presentarle in modo corretto e chiaro. Per spiegare immediatamente al consumatore la misura, il tipo di utilizzo, il materiale, ecc. Tut­ti i progetti che affrontiamo, il packaging, l’espo­sitore, lo studio del layout, la comunicazione, i nuovi servizi che abbiamo lanciato negli ultimi anni: tutto è dedicato alla vendita del prodotto.

A proposito di servizi recenti, possiamo parlare del servizio Home Delivery e del vostro shop B2B?

Manuel Croci: L’Home Delivery permette al riven­ditore di concludere la vendita anche di prodotti momentaneamente assenti nel negozio. Abbia­mo tante referenze, è difficile averle tutte. Per non perdere la vendita il rivenditore può colle­garsi al nostro B2B Portal e predisporre l’ordine e la consegna direttamente a casa del cliente. Vale per i prodotti esauriti ma anche per gli ar­ticoli ingombranti, per cui il cliente richiede una consegna a domicilio. E questo è un aspetto molto interessante. Tutte le aziende dicono di essere “orientate al cliente”: questo secondo noi è un modo efficace per aiutare la filiera nel proces­so di vendita. È un servizio pensato e sviluppato proprio per aiutare i rivenditori a non perdere neanche un’occasione di vendita.
Il B2B Portal è uno shop dedicato ai rivenditori specializzati. Rispetto all’e-commerce abbiamo deciso di non vendere direttamente ma di tutelare la nostra filiera. Fornendo cioè dei servizi ai punti vendita per facilitare la vendita dei nostri prodot­ti anche online. Come il servizio Home Delivery o il dropshipping. Molti dei nostri clienti hanno e-shop e vendono online: noi li supportiamo per vendere meglio.

www.verdemax.it

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