mercoledì, Febbraio 12, 2025

Il nuovo volto di Gardenville di Biella

Il garden center Gardenville di Biella, andato distrutto da un incendio nel giugno 2023, ha riaperto a tempo di record in una nuova location, anche grazie al progetto curato da Idroterm Serre. Tante e importanti le innovazioni, come per esempio il servizio di ristorazione.

Purtroppo le storie delle imprese sono talvolta funestate da incidenti dolo­rosi. È quanto è successo al centro giardinaggio Gardenville di Biella, andato total­mente distrutto da un incendio scoppiato nella mattina del 28 giugno 2023. L’incidente non ha causato danni alle persone ma è stato deva­stante per le strutture e per la famiglia Sorren­tino, che fondò il centro giardinaggio nel 1997.

Di fronte a queste disgrazie può prevalere il pessimismo, perché accanto al danno c’è an­che il mancato guadagno per molti mesi, ma non è il caso della famiglia Sorrentino, che si è subito impegnata per riaprire il prima possibi­le. Un traguardo raggiunto il 7 luglio 2024, a solo un anno dall’incendio.

Visti i lunghi tempi burocratici, per rag­giungere l’obiettivo è stato reso necessario il trasferimento del centro giardinaggio in una nuova area, a soli 200 metri dalla sede storica. L’occasione di ripensare da zero il punto vendita ha stimolato molti migliora­menti. Come l’introduzione di un bar ristorante, in linea con la tendenza attuale dei garden center italiani ed europei. Non manca inol­tre un’innovativa area dedicata ai bambini, con strutture ecosostenibili e giochi non con­venzionali.

Per saperne di più abbiamo incontrato Moni­ca Sorrentino, titolare di Gardenville, insieme a Barbara Guastalla, contitolare di Idroterm Serre che ha curato il progetto.

Storia di una rinascita

Cosa è successo il 28 giugno 2023?

Monica Sorrentino: Il mattino del 28 giugno 2023 è stato uno dei momenti più difficili della no­stra storia. Erano le prime ore del giorno, prima dell’apertura e all’improvviso è scoppiato un in­cendio devastante che, in pochissimo tempo, ha distrutto l’intera struttura. Fortunatamente non ci sono state vittime, ma vedere il lavoro di una vita ridotto in cenere è stato un colpo durissimo. Ciò che abbiamo imparato da quel giorno è che la passione per il nostro lavoro supera ogni difficoltà.

Vi siete dedicati subito alla rinascita?

Monica Sorrentino: Nonostante tutto, non ci siamo arresi. Abbiamo deciso di aprire una nuova sede a soli 200 metri dalla precedente: un segnale forte di continuità e di attaccamento al nostro territorio. Così il 7 luglio 2024 abbiamo inaugurato un gar­den center ancora più grande, con 4.500 mq di superficie totale. La nuova struttura è moderna, tecnologica, accogliente e pensata per offrire un’esperienza piacevole ai nostri clienti, con am­bienti luminosi e confortevoli.

Un’importante novità rispetto al negozio pre­cedente sarà la presenza della ristorazione…

Monica Sorrentino: È una delle novità più attese. Un’area food con un bar ristorante con vista pa­noramica sulle montagne biellesi. La scelta na­sce dal desiderio di offrire ai nostri clienti uno spazio dove rilassarsi e godersi un buon pasto dopo una passeggiata tra piante e fiori. La cu­cina sarà di qualità, con un servizio curato nei minimi dettagli, perché vogliamo che Gardenville sia un luogo in cui vivere momenti speciali.

Avete dedicato un ampio spazio del negozio ai bambini. Perchè?

Monica Sorrentino: La nuova area dedicata ai bambini è il nostro fiore all’occhiello. Abbiamo creato uno spazio con giochi ecologici, sostenibili e all’avanguardia, tra cui una carrucola lunghis­sima con un castello, immersi in un bellissimo prato. È un luogo dove i più piccoli possono di­vertirsi in libertà mentre i genitori si rilassano. Siamo convinti che un garden center debba essere anche un punto di riferimento per le famiglie, of­frendo servizi che vadano oltre la vendita di piante.

Gardenville di Biella

Ci parli di Gardenville?

Monica Sorrentino: L’avventura è iniziata nel 1997, quando nostro padre Carmine ha avuto il corag­gio di scommettere su un’idea innovativa. Fino a quel momento, lavorava con un socio in un vivaio a Massazza (BI), ma decise di creare qualcosa di diverso, più grande e più accogliente. Così nacque il nostro primo garden center alle porte di Biella: un’area di circa 3.500 mq dove i clienti potevano trovare non solo piante e fiori, ma an­che un ambiente caldo e confortevole. Un format che allora si stava diffondendo in tutta Italia. Dieci anni dopo, nel 2007, abbiamo ampliato la nostra presenza con un secondo punto vendita ad Ales­sandria, che riflette lo stesso concetto, ma con un tocco in più. Questo mix tra tradizione e inno­vazione ci ha permesso di crescere e diventare un punto di riferimento per gli amanti del verde.

Che tipo di shopping experience offrite da Gardenville?

Monica Sorrentino: Il nostro obiettivo è rendere Gardenville sempre più attrattivo e inclusivo. Oltre alle piante e ai fiori, proponiamo una va­sta gamma di articoli per animali, complementi d’arredo e accessori stagionali. Abbiamo ancora tantissime idee in cantiere, perché crediamo che un garden center possa essere molto di più: un luogo dove vivere esperienze, condividere momenti e, perché no, divertirsi!

I dettagli progettuali

Il nuovo Gardenville di Biella ha visto la parte­cipazione di Idroterm Serre di Porto Mantovano (MN) per la progettazione e costruzione delle nuove strutture e dell’impiantistica. Per co­noscere le caratteristiche tecniche abbiamo incontrato Barbara Guastalla, socia dell’azienda mantovana.

Gardenville di Biella

Quando è nato il progetto del nuovo Gardenville?

Barbara Guastalla: Subito dopo l’incendio: avevamo già curato la costruzione del negozio di Biella nel 1997, ci conosciamo da molti anni e c’era l’urgenza di ripartire subito. L’idea iniziale era di ricostruire nello stesso posto praticamente la stessa struttu­ra, ma dopo l’estate è stato deciso l’acquisto del terreno vicino, in cui c’era già un capannone, che è stato ristrutturato e inserito nel progetto con una nuova serra di circa 2.000 mq.

Ci parli del vostro intervento?

Barbara Guastalla: Abbiamo scelto il legno so­prattutto per rispondere agli standard richiesti dai vigili del fuoco per le nuove costruzioni. Abbiamo abbandonato l’acciaio perché per una struttura resistente R30 avremmo dovuto uti­lizzare spessori molto particolari o verniciature speciali, da rinnovare nel tempo. Con il legno è sufficiente aumentare lo spessore per arrivare alla resistenza di fuoco richiesta. Avevamo già realizzato per l’Università di Bologna una strut­tura in legno con copertura in acciaio e vetro e abbiamo potuto affrontare il progetto in modo diretto e rapido, come richiedeva il cliente.
L’ingresso è su due piani: nella parte superio­re c’è il ristorante, con una parte interna e una esterna. L’ingresso porta a una bussola e quindi nella serra calda. In seguito il flusso prosegue verso le serre fredde e nel capannone con di­versi ingressi. Una delle tre navate ha una pa­rete esterna apribile con un rollbar.

Il punto vendita accoglie i clienti in una “bussola” d’ingresso che li accompagna nella serra calda o verso il bar ristorante.

Avete incontrato difficoltà nello sviluppo del progetto?

Barbara Guastalla: L’idea di dedicare una parte della struttura alla ristorazione ha reso com­plessa l’organizzazione degli interventi. Il pro­getto è viaggiato su due livelli: da una parte la serra e quindi, anche se aperta al pubblico, con un certo tipo di permessi, dall’altra la ristorazio­ne, che ha comportato ben altre problematiche e tempistiche. Basti pensare che si sono dovuti moltiplicare per tre i servizi igienici: per il personale, per il ristorante e per il garden center.

Gardenville di Biella
I teli ombreggianti seguono le falde e risultano molto eleganti e luminosi.

La scelta dei materiali denota una grande attenzione al risparmio energetico. Ce ne puoi parlare?

Barbara Guastalla: La richiesta del cliente era molto decisa: fare bene e farlo con il meglio a di­sposizione. Sul tetto c’è un vetro stratificato temperato 4.4 e sulle pareti laterali il vetro ca­mera. All’interno abbiamo usato teli Svensson ombreggianti, coibentanti, ignifughi, bianchi.
Accanto ai pannelli fotovoltaici installati da Gardenville, abbiamo previsto una centrale termica con caldaia a condensazione. Il riscal­damento è basale e come secondario abbiamo scelto degli aerotermi circolari che sfruttiamo anche per il raffrescamento. Un buon riscal­damento a pavimento è sufficiente per quasi tutto l’anno, specie se abbinato ai teli e al vetro camera. Oltre alla centrale termica, che serve sia la serra sia il capannone, abbiamo sfrutta­to un chiller per abbattere di qualche grado la temperatura d’estate.
Il nostro sistema di controllo, Idrofarm, permette di gestire il clima e tutti gli impianti della serra direttamente da pc, tablet o smartphone.

www.gardenville.it
www.idrotermserre.com

Articoli correlati

- Sponsor -
- Sponsor -
- Sponsor -
- Sponsor -