Gli ultimi dati di Gfk indicano un calo dell’8,8% del giro d’affari dei centri bricolage italiani nei primi sei mesi di quest’anno. Le categorie legate al giardinaggio nei centri diy diminuiscono del -9.4%.
Gfk Italia ha diffuso i dati relativi all’andamento delle vendite nei centri bricolage nel primo semestre 2024, frutto dell’elaborazione del monitoraggio Total Store Report nella categoria Diy Superstores. Gli elementi di analisi a disposizione non lasciavano presagire un semestre particolarmente brillante sul fronte delle vendite, ma i dati diffusi da Gfk fotografano crudelmente la realtà dei fatti: una diminuzione del -8,8% rispetto al primo semestre del 2023.
I centri bricolage italiani hanno sviluppato complessivamente un fatturato di circa 2,91 miliardi di euro nel primo semestre 2024, con un calo dell’8,8% rispetto ai 3,1907 dello stesso periodo del 2023.
L’interruzione dei bonus edilizi ha fortemente penalizzato le vendite di prodotti per l’edilizia (-23%), il mondo bagno (-14%), le pavimentazioni (-11%), l’illuminazione (-10%) e il legno (-8%): settori che avevano over-performato negli anni precedenti. Solo tre famiglie di prodotto hanno registrato una crescita rispetto al primo semestre 2023: i piccoli e grandi elettrodomestici, rispettivamente +16% e +9% e il materiale elettrico (+2%).
Accanto all’esaurimento dei bonus dedicati all’edilizia e alle ristrutturazioni razioni ha inevitabilmente inciso anche il minore potere d’acquisto dei consumatori italiani. Considerando gli aumenti dei prodotti degli ultimi anni è probabile che la diminuzione in valore del -8,8% del primo semestre 2024 corrisponda a un calo maggiore dei volumi.
Analizzando il giro d’affari annuale, quindi da luglio 2023 a giugno 2024, rileva una diminuzione inferiore, -5,1%, pari a un totale di 6,111 miliardi di euro.
Giardinaggio: -9,4% nel primo semestre
Rispetto alla totalità del giro d’affari (-8,8%) il comparto del giardinaggio nei centri diy non brilla in positivo, con un fatturato di circa 325 milioni di euro e un calo del -9.4% rispetto ai 358,6 milioni di euro del primo semestre 2023.
In questo caso il confronto annuale – da luglio 2023 a giugno 2024 – indica un dato positivo: +1,4% pari a un giro d’affari di 677,2 milioni di euro.
Oltre alla crisi dei consumi, il comparto del giardinaggio è stato limitato nel primo semestre 2024 anche da una stagione meteorologicamente sfavorevole. La scorsa primavera è stata caratterizzata da precipitazioni superiori alla media da marzo fino a maggio, in particolare nelle regioni del nord Italia. A Milano nei primi cinque mesi del 2004 sono stati registrati 883 mm di precipitazioni: il record di sempre, cioè degli ultimi 260 anni visto che i rilevamenti sono iniziati nel 1764. Se consideriamo che la media annua di Milano è di circa 910 mm, possiamo capire che 883 mm in cinque mesi siano un evento straordinario. E tutti sappiamo quanto possa incidere negativamente un week-end piovoso sulle vendite di piante e prodotti per il giardino: “se piove, il barbecue lo compriamo settimana prossima”.
Alle piogge è subito seguito un periodo molto caldo e secco, altrettanto sfavorevole per il gardening: fino a oggi il 2024 è l’anno più caldo sul pianeta, con i giorni del 22 e 23 luglio più caldi di sempre con una media globale di 17,16°C.
Alcune vendite tipicamente stagionali spesso si riescono a recuperare nel secondo semestre, grazie agli autunni caldi degli ultimi anni.
L’aumento dei costi delle materie prime ha innescato una spirale inflazionistica a due cifre, con la conseguente diminuzione del potere d’acquisto. Il tutto aggravato dai recenti conflitti e dal conseguente aumento dei costi energetici. Un quadro che sta inducendo molte famiglie italiane a contenere le spese non necessarie, a diminuire gli acquisti d’impulso e a prestare maggiore attenzione alla selezione dei rivenditori. In queste dinamiche si inserisce anche l’offerta degli e-commerce. I centri bricolage, che hanno puntato molto sull’ampiezza dell’offerta e sui prezzi bassi, si trovano maggiormente esposti alla concorrenza dell’e-commerce rispetto ai centri giardinaggio che hanno invece enfatizzato la visita esperienziale.
Anche per i garden center il 2024 non è stato facile, ma questa categoria gode di una certa stabilità nel giro d’affari poiché la diminuzione dei consumi è stata compensata dall’aumento dei prezzi. Purtroppo, non per colpe di Gfk, in Italia non esiste un panel dei garden center e quindi manca una visione d’insieme.
L’unica categoria merceologica che ha registrato una crescita nei primi sei mesi del 2024 è quella delle macchine per il giardino: +3%. In grande diminuzione troviamo l’edilizia da esterno (-27%) che comprende piscine e spa), le sementi (-17%), le recinzioni (-13%) e gli attrezzi manuali (-13%).