domenica, Novembre 24, 2024

La risorsa delle foreste periurbane

Le foreste periurbane, spesso degradate o inutilizzate, rappresentano una grande risorsa per la lotta al cambiamento climatico e alla CO2. Lo testimonia uno studio pubblicato su Nature (link) condotto su scala globale dalla Fondazione per il Futuro delle Città, dall’Università di Firenze e dall’Università Ca’ Foscari.

La risorsa delle foreste periurbane: lo studio coordinato da Stefano Mancuso

Le foreste trattengono e rimuovono grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera e, vista la sfida di ridurre rapidamente le emissioni, la piantumazione di nuovi alberi è una delle soluzioni percorribili contro i cambiamenti climatici. Nel vertice del G20 del novembre 2021 è stato deciso di piantare 1.000 miliardi di alberi entro il 2030 come strategia di riduzione delle emissioni. Le attività di ripristino forestale non sostituiscono la riduzione delle emissioni di carbonio, ma svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico.

Lo studio, coordinato da Stefano Mancuso (in foto), professore presso l’Università di Firenze e direttore scientifico della Fondazione per il Futuro delle Città, spiega come le vaste aree periurbane del pianeta possano ospitare tra i 106 e i 241 miliardi di alberi. La realizzazione di nuove foreste attorno alle città potrebbe migliorare la qualità dell’aria, mitigare le temperature, ridurre le isole di calore e rimuovere i gas serra e altri inquinanti dall’atmosfera.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno sfruttato i satelliti e analizzato la mappa del pianeta con una risoluzione di 500 metri, andando a considerare solo le fasce di 10 chilometri intorno alle città. Hanno così individuato le zone periurbane adatte al ripristino degli alberi e scoperto che queste aree possono ospitare, appunto, tra 241 e 106 miliardi di alberi, che scendono tra 101 e 34 miliardi se si escludono le aree attualmente coltivabili. Emerge inoltre che il 78% di queste foreste periurbane potrebbe essere ospitato in soli 20 paesi. Le mappe realizzate dai ricercatori rappresentano un valido contributo affinché i governi possano adottare decisioni più informate per concentrare gli sforzi di riforestazione.

“Per contrastare il riscaldamento globale, la soluzione teoricamente è semplice: ridurre le emissioni di gas serra, in particolare di CO2, e al contempo assorbire il surplus di CO2 dall’atmosfera – ha spiegato Stefano Mancuso -. Tuttavia, ridurre le emissioni comporta profondi impatti economici e richiede tempo, oltre che un impegno globale che al momento è difficile da garantire. D’altra parte, l’assorbimento di CO2 dall’atmosfera tramite la riforestazione non presenta ostacoli tecnici significativi e può offrire enormi benefici ambientali e occupazionali”.

www.nature.com

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