L’analisi delle valutazioni e delle “stelle” espresse su 490 garden center italiani su Google ci dice che il gradimento dei centri giardinaggio è in crescita. Ecco tutti “numeri” aggiornati della Google reputation dei negozi del verde.
Nell’era digitale la web reputation è fondamentale per un punto vendita, soprattutto da quando gli smartphone ci hanno permesso di essere sempre connessi alla rete. Nel 2013 le visite da “mobile” rappresentavano il 16,2% del totale: oggi più del 61% del traffico su Google proviene da smartphone e tablet.
La “rete” diviene così una fonte di informazione irrinunciabile e molto vasta per conoscere i negozi più vicini a casa mia, per esservi guidato nel minor tempo, per controllare se il punto vendita scelto ha in assortimento quello che cerco e magari avere suggerimenti di altri store che potrebbero offrirmi gli stessi articoli.
Inspiegabilmente in Italia il mercato dei motori di ricerca è caratterizzato da un’evidente situazione di monopolio a favore di Google che, secondo gli ultimi dati, assorbe il 91,88% di tutte le ricerche: praticamente tutto il mercato. Percentuale che sale al 94,21% se consideriamo soltanto il traffico da cellulari e tablet.
Il controllo della web reputation in particolare su Google è quindi una delle azioni fondamentali per qualsiasi attività commerciale: secondo l’ultima ricerca di Semrush.com, 4 consumatori su 5 usano i motori di ricerca per ottenere informazioni a livello “locale” e il 46% di tutte le ricerche su Google riguarda ricerche “locali”. Se il nostro negozio non “spicca” nelle ricerche, ci sarà quello del concorrente.
Le “stelle” che gli utenti attribuiscono al nostro negozio nelle schede di Google My Business hanno una duplice importanza. Oltre a indirizzare i clienti verso il nostro negozio anziché verso quello del concorrente (voi tra due ristoranti con 3 e 5 stelle, dove andate a cena?), incidono in modo determinante anche nella “scalata” delle prime posizioni del motore di ricerca di Google. Secondo un recente studio, un miglioramento della valutazione da 3 a 5 stelle di Google genererà il 25% di click in più. La scalata della “serp” di Google (si chiama così l’elenco delle notizie proposte dal motore di ricerca) rappresenta un elemento determinante per il “local digital marketing”: ricordiamo che il primo risultato di ricerca su Google riceve il 37,1% dei click totali e le prime cinque posizioni conquistano l’80% dei click organici.
Un osservatorio dedicato alla Google reputation
Già da due anni analizziamo la web reputation dei centri giardinaggio su Google e in particolare alludiamo alle “recensioni” espresse in termini di stelle, come negli hotel, delle schede My Business che il motore di ricerca genera automaticamente e gratuitamente per qualsiasi impresa e negozio.
La difficoltà di analizzare questo tipo di dati è che i voti sono parametrati al numero totale di recensioni espresse. Quindi non possiamo paragonare un’azienda che ha 5 stelle maturate con 1 giudizio, magari del proprietario, con una che ha 4,8 stelle frutto di 1.000 giudizi: è chiaro che il secondo caso, pur avendo un voto più basso, esprime un valore maggiore. Perché basterebbe un voto da 1 stella per dimezzare il giudizio della prima azienda, mentre la seconda non ne verrebbe scalfita. Abbiamo presentato un esempio con un’azienda, ma vale anche per le aree geografiche: una città con 1 negozio e poche decine di recensioni non può essere paragonata con una provincia con 40 negozi e migliaia di recensioni.
Un risultato non banale
Diciamo subito che nel 2023 è proseguito il processo di “apprezzamento” dei centri giardinaggio italiani. Quest’anno abbiamo analizzato 490 punti vendita che hanno raccolto un voto medio di 4,48 stelle, in crescita rispetto al 4,45 del 2022 e al 4,43 del 2021. Anche se si tratta di pochi decimali, è un risultato molto importante e non banale. Almeno per due ragioni.
Anzitutto perché si parla di grandi numeri, per la precisione di 161.442 recensioni totali (+24,5% rispetto al giugno 2022) e servono migliaia di recensioni positive per “spostare” un voto. Ciò significa che le oltre 31.000 recensioni espresse nell’ultimo anno erano mediamente superiori a 4,48 stelle, tanto da trainare la crescita.
Inoltre 4,48 stelle è una base di partenza già molto alta e, sulle 5 possibilità di voto proposte agli utenti, solo il voto massimo (cioè 5 stelle) è utile per migliorare. Ma molti consumatori, comprese le local guide di Google, spesso considerano un voto lusinghiero le 4 stelle, forse abituati dalla scuola dove i “10” non erano frequenti. E non è raro leggere recensioni positive (“bel posto, lo consiglio”) associate a una valutazione da 4 stelle, che magari abbassa la media.
La geografia delle recensioni di Google
Pur essendo aumentato il campione, l’incremento delle recensioni ha comportato una crescita delle “recensioni medie” per ogni negozio: la media nazionale è di 330 recensioni, contro le 313 del 2022 e le 215 del 2021.
Nella realtà le recensioni non sono equamente distribuite e solo il 25% dei centri giardinaggio analizzati supera la media nazionale di 330 recensioni. I 10 centri giardinaggio con più recensioni rappresentano il 21% del totale nazionale, mentre il 45% ha meno di 100 recensioni.
La maggior parte delle recensioni riguarda i garden center nel nord Italia: sono l’84,8% del totale a fronte del 71% dei negozi. I voti più alti però sono espressi nel centro e nel sud: rispetto alla media nazionale di 4,48 stelle, l’area sud e isole ha un voto medio di 4,62 stelle e il “centro” di 4,48 stelle. Come i negozi del nord est.
Sono solo 5 le regioni che superano la media nazionale di 330 recensioni per ogni negozio: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Umbria.
Milano si conferma al primo posto nella classifica delle recensioni ed è anche la città che ha incrementato maggiormente il numero di giudizi nel 2023. Seguono Verona, Torino, Bergamo e Monza che ha superato Brescia.
La prima città dell’area “centro” è Roma al 10° posto con 5.331 recensioni (era 8a), seguita da Terni, Pistoia, Ancona e Pescara, tutte con oltre 1.000 recensioni.
Nell’area sud e isole spicca Lecce, l’unica che supera le 1.000 recensioni; Cagliari la tallona a poca distanza.
Se rapportiamo il numero di recensioni totali con quello dei punti vendita presenti nelle singole città, quindi spostando l’attenzione sulla media per negozio, notiamo alcune tendenze interessanti. Rispetto alla media nazionale di 330 recensioni per garden center, nel nord est saliamo a 400 con i picchi di Verona (991 recensioni medie), Gorizia (963) e Reggio Emilia (829). Nel nord ovest, dove la media è di 390 recensioni per negozio, emergono Milano, Monza, La Spezia e Alessandria: le sole città con più di 500 recensione medie. Nel centro, dove la media regionale scende a 224 recensioni, spiccano Terni (1.932!) e Livorno (794). Mentre nell’area sud e isole, dove la media è di 105 recensioni per ogni garden center, si fanno notare Foggia, Lecce e Taranto. La città che in generale ha raccolto il maggior numero di recensioni nell’ultimo anno è Milano, con 17.245 recensioni totali delle quali 4.355 raccolte negli ultimi dodici mesi: praticamente 12 recensioni ogni giorno. Seguono Monza (+2.885), Bergamo (+1.761), Verona (+1.531) e Vicenza (+1.525).
Le recensioni dei garden center italiani su Google
Tra i 490 garden center analizzati, Centro Verde Morandi di Caravaggio (BG) si conferma anche quest’anno come il centro giardinaggio italiano più recensito su Google: più di 6.500 e tutte positive (4,4 stelle). La catena Flover conferma gli altri due posti del podio, con il negozio di Bussolengo (VR) e il Villaggio di Natale.
I garden center che hanno raccolto più recensioni negli ultimi dodici mesi sono, nell’ordine: il centro Viridea di Arese (MI), unico ad aver superato le 1.000 recensioni in più, seguito da Centro Verde Morandi e da altri due negozi Viridea, quelli di Rodano (MI) e di Torri di Quar tesolo (VI).
Stelle di Google: i garden center del sud sono più “amati”
In generale è leggermente aumentato il numero dei centri giardinaggio con 5 stelle: sono 15 rispetto ai 13 del 2022 e rappresentano il 3% del campione.
È aumentata anche la “fascia” 4,5 e 5 stelle, quindi sopra la media nazionale: sono il 53% del campione, contro il 50% del 2022.
Come abbiamo visto, pur avendo meno recensioni le regioni del centro e del sud Italia hanno mediamente voti migliori dei colleghi del nord, in particolare di quelli del nord-ovest.
Tra le 7 regioni al di sotto della media nazionale di 4,48 stelle ben 5 sono al nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, insieme ad Abruzzo e Basilicata. Al contrario Sicilia, Calabria e Campania hanno voti superiori a 4,6 stelle.
Tra le città che hanno almeno 10 garden center si conferma al primo posto Padova con una media di 4,577 stelle. Tutte le prime dieci città hanno migliorato il proprio voto medio tranne Bergamo e Roma. Sono 50 le province con una media voto superiore a quella nazionale.
I garden center con le stelle
Come nelle scorse edizioni di questo Osservatorio, per poter paragonare le esperienze dei singoli garden center alla ricerca di modelli positivi in questo par ticolare ambito, abbiamo dovuto adottare dei limiti. Come spiegavamo all’inizio, infatti, non è ragionevole valutare “migliore” un garden center con 1 recensione da 5 stelle rispetto a un collega con 1.000 recensioni da 4,8 stelle.
Per poter confrontare dati simili, abbiamo escluso dal totale di 490 garden center analizzati quelli con meno di 330 recensioni, cioè la media nazionale. I rimanenti 119 negozi (erano 108 l’anno scorso), sono stati divisi in due “categorie”: oltre 1.000 recensioni con 38 garden center (erano 24 un anno fa) e da 330 a 999 recensioni con 81 negozi (erano 84).
Nella prima categoria, gli “over 1.000 recensioni”, il garden center con la migliore reputazione su Google è Scarpellini Garden Center di Cesena che, con 4,7 stelle e 1.612 recensioni, conferma il risultato dello scorso anno. Seguono un gruppo di garden center con 4,6 stelle: Aa Mazzini Garden di Reggio Emilia (1.432 recensioni), Flordenny di Bologna (1.154), Rosaflor di Vicenza (1.089) e Ingegnoli di Milano (1.051). Con 4,5 stelle, quindi sopra la media nazionale, troviamo Flover Villaggio di Natale, Bardin Garden Center di Treviso e Agricola Home & Garden di Varese.
Nella categoria “under 1.000” i primi tre posti sono una conferma di quanto riscontrato nel 2022. Anche quest’anno troviamo al primo posto Garden Cavinato di Padova con 4,8 stelle (479 recensioni) seguito da Celilli Garden Store di Pomezia (RM) e Garden Center Le Serre di Piobesi Torinese (TO) con 4,7 stelle. A questi due si affianca con 4,7 stelle anche la “new entry” Sassi Garden di Reggio Emilia.
In questa particolare classifica, segnaliamo i miglioramenti di reputazione rispetto al 2022, in ordine alfabetico, di Bovo Garden di Rovigo, Centro Giardinaggio San Fruttuoso di Monza, Dichio Garden di Matera, Giardineria di Varese, Green Flor di Brescia, Idea Verde Maschi di Cremona e Viridea di Pavia.
Prendendo in considerazione invece tutti i 490 centri giardinaggio analizzati, quelli che hanno migliorato maggiormente la propria Google reputation nell’ultimo anno sono, in ordine di “per formance”: Cristina Garden di Parma, Agra Garden di Cagliari, Vivai Roma e Vivai Piante Trevisan di Pordenone.
Migliorare la brand reputation con le recensioni di Google
Le recensioni false e inadeguate posso essere segnalate a Google che, se riscontra l’illecito, rimuove il commento. Ma un cliente insoddisfatto può capitare a tutti e talvolta si sente in dovere di scrivere una recensione negativa, anziché telefonare in negozio per risolvere i problemi a quattr’occhi come si faceva una volta.
Qualcuno non risponde e non considera le critiche. È un errore, poiché anche gli altri clienti leggeranno le critiche e sapranno distinguere tra un rivenditore corretto o inadeguato. Perciò è bene rispondere subito, entro le 24 ore, sia per ringraziare delle parole positive, sia per rispondere a quella negative.
In entrambi i casi evitiamo le polemiche e manteniamo un “tono di voce” collaborativo e costruttivo. Se possibile, rendiamoci disponibili a sostituire il prodotto o a risolvere il problema: un cliente che si lamenta non è ancora perso, anzi, una critica potrebbe celare un invito di un cliente fedele a migliorare.
Una recensione negativa, affrontata con una risposta collaborativa e positiva, può diventare un’opportunità per migliorare la nostra brand reputation. Perché anche gli altri utenti leggeranno il dialogo e potranno così constatare la presenza di un’impresa che risponde subito ai clienti, che vive le critiche come occasione di miglioramento e si mette a disposizione per la soddisfazione del cliente.
Infine ricordiamo che Google controlla se rispondiamo o meno alle domande degli utenti e premia (migliorandone la visibilità, la Seo, il posizionamento nella “serp”, ecc.) chi si impegna a danno di chi non risponde mai.