La motocoltura per il verde tira un respiro di sollievo. Dopo il netto calo delle vendite nel primo trimestre 2020 (-24,4%), le vendite di macchine per la cura del verde hanno registrato un costante recupero nei mesi estivi (+12,4%) e autunnali (+21,9%), raggiungendo un picco nell’ultimo trimestre (+34,5%): il risultato è che il 2020 si è chiuso con un incremento del +3,3% in volume, pari a circa 1,318 milioni di macchine vendute contro 1,276 milioni del “normale” 2019. Pur se limitato, il +3,3% è il migliore risultato degli ultimi sei anni.
Motocoltura per il verde: andamenti delle categorie
Secondo i dati forniti dall’associazione dei costruttori italiani Comagarden sulla base dell’indagine sul gruppo statistico Morgan, gli andamenti non sono stati uguali per tutte le categorie di prodotto. Sono andate bene le motoseghe (+10%), i soffiatori/aspiratori (+8,9%), i tagliasiepi (+8,7%) e i trimmer (+10,6%). Mentre il 2020 si è chiuso negativamente per i rasaerba (-6,1%) e i trattorini (-10,3%).
“Il mercato delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde – ha spiegato Renato Cifarelli, presidente di Comagarden – risente sia dell’andamento dell’economia sia dei fattori climatici, per la vegetazione ma non solo. Per esempio all’andamento delle precipitazioni nevose è legata la domanda di macchine e attrezzature spazzaneve che nel 2020 hanno registrato un calo del 16,6% per via della stagione mite. In generale, a nostro parere, anche l’emergenza sanitaria ha influito sull’andamento, con più persone costrette a casa e per forza di cose portate a occuparsi di più del proprio giardino. Legata all’emergenza anche la forte crescita di atomizzatori/irroratori (+57%). In questo caso l’andamento del mercato è determinato dalla flessibilità della tecnologia in questione, che è stata largamente impiegata per effettuare gli interventi di sanificazione necessari a contrastare l’epidemia da Covid”.
