venerdì, Novembre 22, 2024

Mimose e 8 marzo: vendite in aumento del 20%

Mimose e 8 marzo sono un binomio consolidato anche nel 2021. Dopo un San Valentino positivo, boom di ordinativi per il tradizionale mercato delle mimose dell’8 marzo e piena soddisfazione dei produttori, dopo un 2020 che ha messo in ginocchio il florovivaismo italiano. Secondo l’Associazione dei Florovivaisti Italiani, le mimose sono state vendute a 11 euro/kg, con un giro d’affari da 15 milioni (+20% sul 2020), concentrato – come sempre – nei giorni precedenti la festa della donna.

Al consumo i prezzi sono stabili: i mazzetti vanno dai 5 ai 10 euro, che arrivano a 15 euro con l’inserimento di una rosa nel bouquet.

“La produzione di mimose, tipicamente italiana, rappresenta il 5% della produzione floricola – ha spiegato Aldo Alberto, presidente dei Florovivaisti Italiani – e funge abitualmente da traino ai commerci in primavera. Il trend positivo di questo 8 marzo è un segnale positivo che dà fiducia e ottimismo per la ripartenza che noi tutti auspichiamo”.

Il florovivaismo è sempre più legato a celebrazioni e ricorrenze: la festa della donna e San Valentino valgono da soli il 15% del fatturato complessivo. La mimosa è coltivata in Italia su una superficie di quasi 200 ettari di terreno, che fruttano intorno ai 30mila quintali e 150 milioni di steli. A oggi, la Liguria è il maggior produttore di questi fiori con le sue circa 1.500 aziende che la coltivano in modo ecocompatibile sui tipici terrazzamenti – la pianta non ha, infatti, bisogno di trattamenti chimici.

Si erano diffuse voci di precoce fioritura nel Sud Italia, ma gli effetti si sono dimostrati insignificanti a livello nazionale, perché il 90% delle mimose è coltivato nell’entroterra del Ponente ligure (provincia di Imperia), dove il fiore è sbocciato nei tempi attesi.

Si segnala solo una leggera contrazione di prodotto dovuta all’incertezza causata dalla crisi pandemica, che ha diminuito del 20% la raccolta.

Mimose e 8 marzo: cresce l’export

Restano ottime le performance dell’export, che si rafforza in Russia, Polonia e Francia (+25%).

Il consolidamento dei mercati esteri rappresenta una promettente opportunità per i giovani florovivaisti che vogliano investire in una pianta simbolo del Made in Italy, perché coltivata ormai solo nel nostro Paese.

Se in Francia le vendite sono aumentate a partire da dicembre, in Russia si concentra durante la Maslenica, festa tradizionale ortodossa della settimana precedente la Quaresima e corrisponde al nostro carnevale. A quelle latitudini, il colore giallo vivo della mimosa porta con sé l’ottimismo, la freschezza e la luminosità del sole del Mediterraneo.

www.florovivaistiitaliani.it

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