Abbiamo chiesto alle principali aziende del settore di tracciare un bilancio del 2020 del garden, tra aspetti positivi e negativi di un anno sicuramente diverso dagli altri.
Arrivati alla fine dell’anno abbiamo voluto “tastare il polso” delle industrie del settore sull’andamento del 2020 del garden e sulle previsioni per il 2021. Lo scoppio dell’emergenza Covid con il conseguente lockdown dei punti vendita in marzo e aprile, nelle settimane di maggior fatturato dell’anno, ha gettato nello sconcerto tutti gli operatori del settore, della produzione e della distribuzione. Dopo un primo sbandamento, le piante e il giardinaggio sono stati considerati prodotti primari e con la riapertura dei negozi sono ripartite le vendite: ma il danno era fatto. Una situazione che si sta riproponendo anche a fine anno, con l’avvento delle zone rosse alla vigilia delle vendite natalizie.
Tra tante “ombre”, il 2020 del garden ha però evidenziato anche delle “luci”. Anzitutto la coesione del mercato, che ha reagito prontamente sia sul fronte delle tutele legislative sia su quello dell’approvvigionamento dei prodotti e il mantenimento in vita della filiera distributiva.
I limiti agli spostamenti extra-comunali da parte dei consumatori hanno sicuramente danneggiato le grandi strutture di vendita, a vantaggio dei piccoli negozi di prossimità, in primis le agrarie e le ferramenta che hanno potuto continuare a operare anche durante il lockdown. Chi è stato costretto alla chiusura, come molti centri giardinaggio, ha investito prontamente nelle vendite online, nel digital marketing e nelle consegne a domicilio, andando a colmare la lontananza dai consumatori.
L’obbligo forzato di restare in casa ha inoltre spinto molti italiani ad aumentare le ore dedicate al giardinaggio o ad approcciarsi per la prima volta a questa passione: con il risultato che i mesi di maggio, giugno e luglio hanno registrato record di vendite, in parte a compensazione delle perdite del secondo bimestre. Considerando che i viaggi all’estero saranno limitati anche l’anno prossimo e che i ridotti guadagni stimoleranno molti italiani a passare più tempo in casa, il mercato del giardinaggio si ritrova, all’inizio del 2021, con una grande sfida davanti a sé. Riusciremo a sfruttare la “nuova” domanda di gardening? Riusciremo a coinvolgere e soddisfare una nuova fascia di consumatori, spesso giovani? Riusciremo a sfruttare la maggiore digitalizzazione della rete distributiva? Lo abbiamo chiesto alle principali aziende del settore.
La nostra domanda sul 2020 del garden
L’emergenza sanitaria ha gettato luci e ombre sul mercato dei prodotti per il giardinaggio hobbistico nel 2020. Le ombre sono dovute alle limitazioni dei punti vendita e al mancato fatturato nei mesi cruciali per il nostro mercato, dopo un primo bimestre (gennaio-febbraio) molto positivo e una meteorologia primaverile tra le più favorevoli degli ultimi dieci anni. Le luci sono un aumento dei “green lovers”, per ora apparente e che vedremo se si consoliderà in futuro, e il “turbo” impresso al digital marketing da parte dei rivenditori specializzati, tradizionalmente restii a un uso multicanale del web. Qual è il vostro giudizio sull’andamento del 2020? E che aspettative avete per il 2021?
Il 2020 del garden: parola alle aziende
ANDREAS STIHL
Giulio Franceschi – Responsabile marketing
Il Covid, che ha caratterizzato il 2020, è stato un acceleratore portentoso di due megatrend che stanno coinvolgendo anche il nostro settore: la digitalizzazione da un lato e la passione per la cura del verde dall’altro. Questo ha reso possibile un risultato in termini di fatturato 2020 che non ha risentito delle criticità contingenti, come in altri settori, e ha creato i presupposti per ulteriori salti nel 2021. L’unico aspetto prudenziale in ottica 2021 è la riduzione della capacità di spesa di alcuni strati della popolazione: ciò potrebbe limitare la propensione al consumo. Nonostante quest’ultimo aspetto manteniamo l’ottimismo alle porte del nuovo anno.
ARENA VIVAI
Mario Ferrarini – Co-fondatore
Al di là dei risultati economici legati all’annata 2020, la mia valutazione è di natura strutturale. La pianta è diventata, e diventerà, sempre più centrale del settore gardening. Durante la pandemia ha dimostrato il suo valore e le sue valenze: come elemento decorativo nello spazio domestico, come ritorno alla natura, come strumento in grado di alleviare le tensioni e le preoccupazioni, come modo proficuo per tenersi impegnati nel tempo “vuoto”.
Se in tempi così duri, caratterizzati dalla preoccupazione e dalla precarietà, si è registrata un’impennata dell’interesse per le piante, significa che questo è un fenomeno forte, un trend consolidato che molto ha da insegnarci.
Per il 2021 sono molto ottimista, ma dobbiamo investire di più e con più convinzione. Il prezzo ha dimostrato di essere la componente di minore importanza laddove qualità, gamma, informazioni, presentazione e servizio funzionano bene. Vincerà dunque sempre di più chi “giocherà in attacco” e non in difesa, chi smetterà di navigare a vista per crederci fino in fondo. Il momento difficile passerà e il mercato del gardening ne uscirà cambiato, trasformato, evoluto. Occorre più che mai essere pronti.
BESSICA PIANTE
Moreno Marchesan – Responsabile marketing
Concordo con l’analisi espressa nella domanda. Per quanto ci riguarda il 2020 si concluderà con un fatturato in crescita, in linea con gli obiettivi che ci eravamo dati. È anche vero che se dovessimo guardare come era iniziato l’anno, nel primo bimestre, e la situazione climatica favorevole che poi ci avrebbe accompagnato, il 2020 avrebbe potuto essere un anno ancora più ricco di soddisfazioni.
È sempre difficile fare previsioni, soprattutto di questi tempi: a inizio primavera scorsa, penso come tutti, eravamo preoccupati e dispiaciuti per quanto stava accadendo, le cose però poi sono andate bene e ci permetteranno di chiudere il 2020 in crescita; al di sotto delle potenzialità che si erano manifestate all’inizio, ma in crescita. Questo, se il passato insegna qualcosa, potrebbe essere un’indicazione utile per il 2021.
BLUMEN
Anna Maria Blasetti e Giuseppina Corsetti – Direzione Marketing
Il 2020 ha generato una crisi senza precedenti, forse la più grave dal dopoguerra, legata a un’emergenza sanitaria che inevitabilmente si è trasformata anche in emergenza finanziaria. Un anno portato avanti con la consapevolezza di limitare il più possibile i danni. Dobbiamo guardare al futuro sfruttando tutte le nuove opportunità. Stiamo assistendo a un boom dell’e-commerce: siamo passati da una funzione legata spesso alla convenience a una funzione sociale che ha coinvolto i rivenditori specializzati, che si sono organizzati per soddisfare questa nuova modalità. Questi cambiamenti non torneranno al passato: ci sarà un nuovo equilibrio che possiamo definire shopper evolution e avremo consumatori che daranno sempre più rilevanza al luogo in cui vivono. Nella nuova realtà avremo persone che passeranno più tempo a casa: il nostro modo di vivere è cambiato in poco tempo.
Dal 2021 ci aspettiamo una nuova normalità che ci permetterà di agire in modo più agile.
CIFO
Pierluigi Picciani – Direttore commerciale e marketing
Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare dove siamo stati tutti sulle “montagne russe”. Buoni i mesi di gennaio e febbraio, pessimi marzo e aprile (con il lockdown che ci ha segnato moralmente ed economicamente), fantastici i mesi di maggio e giugno.
Complessivamente il 2020 è stato un buon anno anche se rimane difficile capire quanto dell’incremento sia dovuto ai nuovi “green lovers” e quanto sia stato determinato dalla splendida stagione. Ciò che ci rimane da un anno così particolare è sicuramente la forte spinta agli strumenti digital sia in termini di comunicazione, dove i social sono diventati protagonisti, che in ambito formativo, con le attività streaming che si sono sostituite agli incontri personali.
Il 2021 sarà sicuramente un anno interlocutorio, personalmente non mi aspetto le cifre del 2020 ma ritengo ci siano i presupposti perché sia un anno migliore del 2019 (pre Covid).
COMPO ITALIA
Nunzia Guerra – Marketing manager
Il 2020, esattamente come descritto nella domanda, è partito molto bene e si è arrestato nei mesi cruciali per il nostro business. Differentemente da quanto accaduto da sempre, ossia l’impossibilità di recuperare le performance negative di due mesi cruciali come marzo e aprile, l’ottima stagione e il confinamento domestico hanno consentito la ripresa del settore con una compensazione dei mesi negativi e un superamento delle aspettative annuali.
Per il 2021 ci auguriamo di poter ripetere i risultati dell’anno precedente proprio in virtù dell’aumento dei consumatori in termini di numero e di tempo dedicato al giardinaggio e della forte spinta del canale online.
COPYR
Antonio Scopazzo – Sales manager
L’andamento delle vendite è stato altalenante. Inizialmente è stato un po’ rallentato per l’incertezza delle chiusure di aprile, poi ha registrato una forte accelerazione, sostenuta dall’interesse dei consumatori per il mantenimento dei propri spazi verdi. Quest’autunno, di nuovo, stiamo notando un certo rallentamento a causa delle incertezze sempre legate alla situazione Covid. Alla fine i risultati complessivamente sono stati molto buoni anche grazie all’ottimo lavoro fatto dalla rete di collaboratori, che hanno saputo gestire al meglio delle loro possibilità la comunicazione con i clienti.
Per la prossima stagione ci attendiamo una stabilizzazione dei numeri e un crescente interesse verso la gestione del verde privato in direzione qualitativa. Ci aspettiamo, quindi che dalla stabilizzazione si passi, gradualmente, a una crescita.
EPOCA
Davide Scorsin – Responsabile vendite Italia
Il 2020 è stato un anno molto complicato per tutti. Nonostante le chiusure forzate saremo in pareggio di fatturato rispetto al 2019. Questo valore rispecchia due fattori fondamentali: dopo le aperture si è lavorato tantissimo recuperando i fatturati dei mesi persi e il consumatore ha percepito, e continua a percepire, che il giardino e il verde sono valori importantissimi per il benessere psicofisico dell’essere umano.
Pensiamo che questa linea di pensiero proseguirà anche per il 2021 e cercheremo di potenziare più canali possibili per arrivare in maniera ancora più efficace al consumatore.
ERBA
Silvia Erba – Responsabile marketing
L’emergenza sanitaria ha gettato le basi per un cambiamento epocale del comparto: la necessità di “sopravvivere” a questa situazione eccezionale ha portato i punti vendita all’uso degli strumenti digitali, già da tempo disponibili e mai realmente utilizzati. Il lockdown ha creato per i consumatori grande tempo libero e la possibilità di approcciarsi a nuovi hobby: sicuramente porterà al nostro settore nuovi appassionati. L’emergenza ha diffuso nella coscienza delle persone la necessità di rivedere le proprie priorità ed ha anche diffuso la consapevolezza dell’importanza del contatto e del rispetto della natura.
EUROEQUIPE
Paolo De Nora – Amministratore
Gli italiani hanno reagito con grande spirito di sacrificio e adattabilità. Il rifugio verso la propria intimità, lo spirito di protezione, ci sta portando sempre più alla cura del verde e dei nostri spazi.
Il web è potenzialmente e necessariamente più forte anche per le limitazioni degli spostamenti. È vero che il tradizionale che è riuscito a dare risposte sul servizio, potenziando le consegne a domicilio e gli strumenti online, ha avuto successo. Il web ha di bello che è aperto a tutti!
Le aspettative per il 2021 sono poco prevedibili ma con necessario ottimismo sono certo che il peggio sia passato e velocemente si stia tornando alla normalità!
FISKARS ITALY
Valentina Nobili – Trade marketing manager
L’ampia gamma di prodotti, legata alla nostra capacità di risposta alle esigenze dei clienti anche durante il lockdown, ci permette di chiudere il 2020 in modo positivo. Abbiamo continuato a consegnare la merce malgrado la struttura abbia lavorato in parte in modalità smart working. Inoltre il rimbalzo dei consumi post lockdown era stato previsto e, di conseguenza, gli stock sono stati gestiti senza problemi.
La riduzione delle vendite nei mesi di marzo e aprile è stata importante, ma a maggio abbiamo avuto un boom di vendite che ha permesso di recuperare le perdite dei mesi antecedenti.
Il 2021 si prospetta in linea con i nostri obiettivi: sono previsti i lanci di nuove linee di prodotto e, ovviamente, ci auguriamo che l’emergenza da Covid 19 si arresti in modo da consentire a tutti di lavorare in sicurezza e con una rinnovata e positiva visione del futuro. Inoltre, negli ultimi mesi molti più consumatori hanno potuto praticare il giardinaggio e apprezzato il livello di benessere e relax che l’attività può regalare, oltre alla possibilità di vivere maggiormente all’aria aperta.
FITT
Gastone Gambato – Sales director garden
2020: giudizio positivo, in crescita rispetto al 2019 che già era stato un buon anno. 2021: giudizio positivo, prevista ulteriore crescita.
GARDENA
Diego Zambelli – Marketing manager
Il 2020, nonostante il periodo di lockdown, la chiusura forzata di molti punti vendita strategici per il settore garden in alta stagione e il conseguente inasprimento della crisi economica su tutti i fronti del mercato Italiano, ha comunque visto la nostra azienda confermare le previsioni di vendita, anche e soprattutto grazie alla forte spinta del settore online che ci ha consentito di reggere l’urto della crisi sanitaria in atto. Il giudizio globale per l’anno che si sta chiudendo è quindi molto positivo e con una punta di amarezza possiamo affermare che, senza la crisi globale che abbiamo dovuto affrontare, sarebbe sicuramente stato uno degli anni di maggior successo dell’ultimo decennio per il brand.
Questo ci stimola ad affrontare con rinnovata energia le nuove sfide per il 2021, forti dell’esperienza maturata nella passata stagione e con l’auspicio di uscire quanto prima dall’emergenza globale. Siamo quindi fiduciosi in una piena ripresa del mercato augurandoci che anche meteorologicamente si possa ripetere una primavera favorevole per dare un’ulteriore spinta alle vendite.
IDEL
Brando Desideri – Ceo
Il 2020 è stato un anno insidioso e problematico per ogni settore economico italiano. Da parte nostra, però, non possiamo lamentarci: saremmo ipocriti. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, purtroppo ancora in corso, abbiamo registrato dei risultati inaspettati. Dopo l’iniziale flessione dei mesi di marzo-aprile, quindi in pieno lockdown, il fatturato si è ripreso, seguendo un trend insolito, come se la stagione fosse in differita. È stata dura, abbiamo lavorato sodo, ma nel complesso possiamo dirci soddisfatti.
Con le chiusure forzate le persone, di ogni genere ed età, hanno riscoperto la bellezza del contatto con la natura. Oltre a essere fondamentale per abbellire la casa e gli spazi esterni, prendersi cura delle piante è rilassante, fa sentire utili e permette di ritrovare sé stessi, in un momento in cui, purtroppo, il rischio di soffrire di solitudine è altissimo. Giardini e terrazzi non sono più semplici pertinenze, ma sono diventati luoghi del quotidiano, da vivere tutti i giorni e in ogni stagione. Il giardinaggio è uno svago in cui coinvolgere anche i soggetti più fragili, come nonni e bambini: è un’attività per tutta la famiglia ed è convinzione comune che stare all’aria aperta possa essere un alleato importante per rafforzare anche le difese immunitarie.
Di queste lune, non è assolutamente facile fare previsioni, ma considerando il rinnovato interesse per le attività outdoor, il trend del settore garden, se non incrementerà, per lo meno ha buone possibilità di rimanere stabile e soddisfacente.
ITAL-AGRO
Massimo Chelini – Direttore commerciale
Siamo reduci da una stagione difficile da definire ma che ha decretato un risultato inconfutabile: il mercato è cresciuto, una crescita importante a due cifre come non si vedeva da anni. Credo che questo sia stato un anno di forte discontinuità caratterizzato da un evento drammatico che ha avuto pesanti conseguenze sulla vita di tutti, ma che a molti ha fatto riscoprire o, in molti casi scoprire, il piacere e la positività di prendersi cura del proprio ambiente domestico dedicando spazio e tempo alla cura del verde: dal piccolo balcone al grande giardino, dal prato all’orto. Nuovi consumatori, tanti, si sono visti nei garden center e nelle agrarie quest’anno: persone che si sono avvicinate per la prima volta ai nostri punti vendita e che abbiamo il dovere di seguire nella loro passione, per rinnovare ogni volta il loro interesse e fidelizzarli sempre di più.
Tutti abbiamo vissuto questi mesi prima con ansia e timore per il futuro (e non solo economico) poi con la consapevolezza che qualcosa stava cambiando nell’atteggiamento dei nostri consumatori: un cambiamento decisamente positivo per il nostro settore. E quando i cambiamenti sono così radicali, sono destinati a consolidarsi nel tempo. Per il futuro le aspettative sono ottimistiche, si è allargata la platea dei green lovers, ora sta a noi non disperdere questo capitale.
È purtroppo molto probabile che la prima parte del prossimo anno non si discosterà di molto dalla situazione attuale: non penso a dei lockdown così “rigidi” come quello di inizio anno, ma sicuramente la mobilità sarà fortemente contingentata e quindi le persone avranno più tempo da dedicare ai propri hobby e tra questi c’è sicuramente anche quello di prendersi cura dei propri spazi verdi… il 2020 insegna!
KOLLANT
Paolo Panico – Italy sales manager
Il 2020 è stato un anno complessivamente positivo con un andamento legato all’evoluzione dell’emergenza Covid: aprile, maggio e giugno sono stati mesi di vendite record. Notiamo maggiore attenzione al tema “verde” da parte di tutti i consumatori in tutti i canali.
Ci aspettiamo un 2021 che confermi l’andamento positivo dell’anno in corso grazie anche a un consolidamento e aumento dei green lovers. I consumatori sono sempre più attenti e documentati e le aziende dovranno dare le giuste risposte alle loro nuove esigenze.
L’ORTOLANO SEMENTI
Alberto Ceredi – Responsabile commerciale hobby
Il lockdown ha inciso in maniera significativa su alcuni comparti mentre altri (quali il nostro) non ne hanno risentito e hanno, al contrario, mostrato un’importante crescita dei fatturati. L’aumento degli appassionati di giardinaggio è senz’altro influenzato dalla forzata clausura che ha fatto nascere (o rinascere) la voglia di occupare il tempo con un hobby sano e divertente, capace di coinvolgere tutta la famiglia. Nel caso degli orti domestici questa voglia si è accompagnata a quella di portare sulla propria tavola prodotti sani e sicuri. Difficile dire se l’aumento si manterrà; per ora la tendenza regge, ma la voglia di socialità che seguirà questo periodo potrebbe erodere una percentuale dei nuovi appassionati. Secondo una ricerca Nomisma nel 2020 gli amanti del verde in Italia sono passati da 16 a 19 milioni e si prevede che nel 2021 si assesteranno sui 17 milioni. L’andamento stagionale sarà come sempre cruciale, ma attenzione anche al comportamento dei rivenditori; chi è riuscito a trasmettere ai nuovi clienti un messaggio di professionalità e qualità ne trarrà certamente beneficio.
NICOLI
Stefano Meo – Direttore commerciale
Chiuderemo il 2020 con un aumento di alcuni punti percentuali. Nonostante tutte le difficoltà affrontate, ci aspettiamo un 2021 di incrementi, anche grazie alla mole di novità presentate e che presenteremo.
PAGANO FIORI
Cosimo Pagano – Amministratore
Possiamo tranquillamente affermare che l’interesse per le piante da parte dei consumatori è fortemente in aumento: le persone sentono sempre di più il bisogno di circondarsi di verde, sia nelle case che su balconi e giardini. Una prova evidente si è avuta subito dopo il lockdown, quando abbiamo immediatamente riscontrato notevoli incrementi di fatturato. Nel corso del 2020 abbiamo però registrato dati sia negativi che positivi significativi. Il lockdown ha colpito il settore floricolo proprio nel periodo più forte di produzione, in Puglia come in altre regioni, con la conseguenza di un blocco totale delle vendite: quindi ordini già programmati e di grosse dimensioni che sono stati annullati e di conseguenza, trattandosi di piante fiorite, diverse coltivazioni sono andate al macero, creando gravi perdite alle aziende di produzione. Fortunatamente, alla ripresa del lavoro, si è registrato un graduale e importante incremento di vendite che fa ben sperare nel prossimo futuro. Certo sarà difficile recuperare tutto il fatturato perduto, ma l’aumento delle vendite degli ultimi mesi ci fa guardare il futuro con ottimismo. Attualmente siamo impegnati nelle vendite natalizie: è presto per dirlo, ma siamo abbastanza certi di confermare se non aumentare i risultati dell’anno precedente.
PLASTECNIC
Fabio Zanardi – Responsabile vendite
Inizierei innanzitutto con due note relative a luci e ombre. Per quanto riguarda le ombre, è sicuramente vero che sono venute a mancare le vendite del periodo dell’anno meteorologicamente più favorevole, ma è altresì un fatto che più che perse, si sono spostate in avanti, peraltro mantenendosi al di sopra della media per un discreto lasso temporale e generando una “stagione” sicuramente molto più lunga di quelle cui eravamo abituati. Riguardo alle luci invece, concordo con l’affermazione che al “giardinaggio” si sia avvicinata una fetta di popolazione che prima dell’emergenza Covid non era particolarmente interessata al tema, ma non mi pare sia osservabile una reale accelerazione nel campo del digital marketing,almeno nel nostro settore: dove hanno fatto bene e forse aumentato il ritmo solo alcuni operatori che già erano presenti nella multicanalità in maniera strutturata.
Nel 2020 abbiamo senza dubbio assistito a un ampliamento del nostro mercato in termini di numero di consumatori finali che ha significato maggiori vendite ma, per quanto riguarda le aspettative per il 2021, penso si debba tener conto di alcuni fattori: 1) gli acquisti della passata stagione possono essere in parte considerati una sorta di “primo impianto” che nel prossimo anno verrà forse ampliato o sarà oggetto di manutenzione, ma molto probabilmente non verrà integralmente rimpiazzato; 2) l’incertezza relativa all’evolversi della pandemia e alle conseguenti misure restrittive in materia sia di aperture/chiusure dei punti vendita, sia di restrizioni alla mobilità dei consumatori saranno determinanti; 3) l’incertezza relativa alla stabilità occupazionale e alla quantità di reddito disponibile sta già cominciando a farsi sentire in modo percepibile; 4) il meteo, come sempre, influenzerà in maniera determinante, positivamente o negativamente, la propensione all’acquisto dei consumatori relativamente ai prodotti per il gardening.
Al momento possiamo tuttavia dire che, pur ritenendo molto difficile riprodurre i risultati del 2020, guardiamo al 2021 con cauto ottimismo: la vera sfida sarà quella di riuscire a fidelizzare i nuovi green lovers.
PSENNER
Robert Psenner – Responsabile vendite e marketing
Io rispondo come produttore di giovani piante, che hanno subito un grave danno: perché i garden center hanno di colpo chiuso oppure avuto paura e incertezza e questo ha bloccato tutta la produzione. I nostri clienti, produttori di prodotto finito, sono stati penalizzati drasticamente, perché avevano il prodotto pronto e ordinato ed essendo deperibile una gran parte è andata al macero. Poi i garden center hanno riaperto, la gente è tornata a uscire e ha fatto tanti acquisti nei centri giardinaggio e alla fine, come si sapeva, le piante sono risultate esaurite, perché prima erano state buttate via.
L’Austria, per esempio, ha avuto il miglior anno di tutti i tempi in merito ai garden center. I produttori invece se la sono cavata con un occhio blu. In Italia i garden center se la sono cavata bene: alcuni con incrementi, alcuni con un -15%. I produttori italiani, specialmente quelli di Toscana, Lazio e delle zone del sud, che hanno i loro prodotti pronti per metà marzo, hanno invece avuto un anno da incubo.
Studi internazionali prevedono che i viaggi nei prossimi anni saranno in calo: si vede anche nell’andamento delle azioni. Questo significa che la cura della casa e del giardino riceverà più importanza. Ora si deve investire in un punto vendita innovativo. L’online shopping diventa sempre più importante: per fortuna nel nostro settore, caratterizzato da prodotti deperibili, il mercato regionale non viene penalizzato come avviene in altri settori.
SBM LIFE SCIENCE
Ferdinando Quarantelli – Country head Italy
Il mondo del giardinaggio italiano ha mostrato (ancora una volta) di essere un mercato sano e reattivo: tutte le realtà distributive e produttive del gardening hanno saputo reagire all’emergenza Covid, riuscendo a soddisfare la super domanda di prodotti e allo stesso tempo rispettare i vincoli sanitari dettati dalla legge.
Dopo una prima fase di difficoltà (marzo/aprile), la buona stagione e la popolazione costretta al lockdown hanno determinato una domanda crescente di prodotti, chiudendo la stagione con un dato fortemente positivo. Da sottolineare anche una forte attenzione per i prodotti innovativi, in larga parte dovuta alla presenza di nuovi consumatori appartenenti alle categorie più giovani e spesso abitanti in contesti urbani.
Inoltre durante il lockdown numerosi punti vendita hanno intensificato le loro attività online (sia di vendita che di comunicazione): questo aspetto ha contribuito non poco ad attrarre nuovi consumatori e quindi a promuovere la cultura del giardinaggio in generale.
La sfida ora è capire come consolidare questo forte aumento del mercato e come fidelizzare questi nuovi consumatori: sicuramente occorrerà avere tutte le società del settore allineate per cogliere al meglio questa opportunità unica quanto inattesa.
SDD SEMENTI DOM DOTTO
Lorenzo Cassinelli – Responsabile vendite Italia
Per Sdd, e in particolar modo per la divisione Dotto, il 2020 si chiuderà con un incremento molto importante a doppia cifra. Oltre ai fattori citati nella domanda, il trade ha apprezzato in maniera decisa la nostra proposta sia in termini di ampiezza e profondità di gamma, sia per la qualità dei prodotti e del servizio. Riteniamo che anche il 2021 sarà un anno ricco di soddisfazioni grazie all’introduzione di importanti novità studiate appositamente per il canale tradizionale che ci renderà ancor più attrattivi per l’elevata marginalità e la qualità del servizio.
TERCOMPOSTI
Romina Tribi – Direttore marketing
In un quadro economico molto difficile per l’Italia e il mondo in generale, il nostro settore fortunatamente ha tenuto: anzi posso dire che si è affermato maggiormente. Se il giardinaggio in generale è sempre stato ritenuto un hobby per pochi appassionati, con lo stereotipo secondo cui fa giardinaggio solo chi ha uno spazio verde, il Covid è riuscito a sfatare tutto questo e ad avvicinare al nostro “mondo” anche tanti giovani. La necessità fisica e mentale di passare qualche ora spensierata all’aperto ha fatto sì che in molti abbiano dedicato il tanto tempo a disposizione (che in una situazione normale non avrebbero mai avuto, per i tanti impegni quotidiani della vita) alla cura del proprio giardino, terrazzo, balcone o anche solo alle proprie piante in casa.
Ora è necessario però cavalcare questo trend positivo, il nostro settore non deve viaggiare sugli allori: le persone che si sono avvicinate al giardinaggio, anche solo per curiosità o per prova, non dobbiamo perderle, ma anzi stimolarle a continuare questa attività. Lo stimolo deve venire in primis dalle aziende, che devono proporre novità di prodotto, materiale informativo, nuovi concept di vendita che i distributori garden center, agrarie, brico, ecc. a loro volta presenteranno all’utente finale. Tutta la catena deve essere coinvolta per non vanificare questo risultato ottenuto.
Devo dire che molti garden si sono reinventati, avvicinandosi agli utenti con i propri canali social e web; spero che questo abbia dimostrato loro quanto sia importante fidelizzare il cliente non soltanto attraverso delle operazioni di marketing sul punto vendita ma anche attraverso nuovi canali, che il nostro mercato è sempre stato un po’ restio a utilizzare e sfruttare. Tercomposti in questo periodo di incertezza economica non si è fermata, ma anzi ha continuato a investire e credere a questo cambiamento positivo in atto. L’azienda ha ottenuto un ottimo aumento di fatturato che in parte è stato investito, sia per aumentare la superficie aziendale per lo stoccaggio merci, sia per aiutare i nostri rivenditori a migliorare l’allestimento e la visibilità dei nostri prodotti, fornendo loro una serie di nuovi materiali e strumenti di comunicazione. Proprio a settembre abbiamo effettuato un importante restyling dei terricci universali dando loro una nuova personalità e identità di gamma. I nuovi prodotti saranno divulgati con intense campagne pubblicitarie per il 2021 sia su carta stampata che in tv, ma soprattutto sui social, dove sono previste tante novità finora mai presentate dai concorrenti, che ovviamente non possono ancora essere svelate.
VIGORPLANT
Melissa Parente – Marketing specialist
Il 2020 ha rappresentato sicuramente un anno nuovo, diverso, che ci ha messo tutti a dura prova. Un anno che ci ha inizialmente preoccupati, per via dell’inizio dell’emergenza sanitaria, ma nel mentre che la stagione proseguiva ci siamo anche sorpresi: infatti il lockdown ha spinto in qualche modo gli individui verso una maggiore cura e passione per il proprio verde di casa, come disciplina anche spirituale e di accompagnamento nella propria quotidianità. Un trend che ci lascia ben pensare anche per il 2021: la nostra intenzione è di rafforzare ulteriormente il percepito ed il valore della nostra offerta per incrociarla con i bisogni dei nostri clienti.
ZAPI
Michela Zambotto – Amministratore delegato
Il giudizio per l’andamento del 2020 è molto positivo e nonostante l’emergenza sanitaria abbiamo visto più luci che ombre: il settore ha vissuto una sorta di “riscoperta” del green, di riscoperta del negozio di prossimità e, con la complicità di una primavera ed estate favorevoli, si sono tradotte in un aumento del sell-out.
Come sarà il 2021 e si ripeterà l’incrocio astrale favorevole? A parte il meteo, che è difficile da prevedere, penso che le condizioni per ripetere una buona annata ci siano tutte perché l’ambito domestico (interno ed esterno) continuerà a essere oggetto di cura e attenzione da parte degli italiani.