Il 2 ottobre Assofloro organizzerà a Bologna un’interessante tavola rotonda incentrata sul rapporto tra florovivaismo e Covid e dedicata a tutte le imprese della filiera green: floricoltura, vivaismo, arboricoltura, giardinieri e garden center. L’iniziativa sarà l’occasione per riflettere sulle strategie “per ripartire” dopo l’emergenza Covid.
“Una ripartenza necessaria – spiega il comunicato ufficiale – perché in gioco non c’è solo l’occupazione di centinaia di migliaia di addetti: il settore, infatti, diventa sempre più strategico nei confronti delle sfide contemporanee, come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, o le calamità naturali, fornendo servizi anche al benessere umano. Si pensi, per esempio, alle foreste urbane, che sempre più vengono incentivate e realizzate in prossimità delle grandi città metropolitane per il contributo nel fornire servizi ecosistemici indispensabili alla vita delle persone”.
Florovivaismo e Covid: il programma della giornata
Nel corso della mattinata, dalle 10.30, prenderanno la parola importanti personalità delle istituzioni e del mondo economico e della ricerca. Sono in programma: Stefano Bonacini (presidente Regione Emilia Romagna), Elly Schlein (vice presidente Regione Emilia Romagna), Alessandra Stefani (direttore della Direzione Generale delle Foreste, Mipaaf), Fabio Renzi (segretario generale di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane), Massimiliano Atelli (presidente Comitato Sviluppo Verde Pubblico Ministero Ambiente), Rita Baraldi (ricercatrice Istituto per la BioEconomia – CNR Bologna), Mario Faro (presidente Consulta nazionale florovivaismo di Coldiretti) e Nada Forbici (presidente di Assofloro).
Nella sessione pomeridiana ci sarà un momento di formazione e stimolo per le aziende, con il coinvolgimento di un rappresentante per ogni categoria.
L’evento è organizzato in partnership con Cnr, Symbola, Coldiretti e Myplant&Garden.
La partecipazione è gratuita ma riservata agli operatori del settore. Per partecipare è obbligatoria la registrazione (a questo link). L’invito è personale e riservato: i numeri sono limitati per le restrizioni legate alle norme per l’emergenza Covid.