giovedì, Novembre 21, 2024

Centri bricolage nel 2020: il Covid frena lo sviluppo della rete

Come è andato lo sviluppo dei centri bricolage nel 2020? Inevitabilmente il lockdown determinato dall’emergenza sanitaria ha condizionato l’apertura di nuovi punti vendita nel primo semestre 2020 e probabilmente continuerà a farlo per tutto l’anno. Ma non mancano delle eccezioni. Tutti i numeri del commercio specializzato organizzato aggiornati al 30 giugno 2020.

Come era facile prevedere, l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus e dal lockdown ha portato delle conseguenze negative anche sullo sviluppo dei centri bricolage e garden center legati alle insegne e ai consorzi del commercio organizzato operanti in Italia. Al 30 giugno 2020 sono infatti 1.165 i punti vendita legati ai 26 gruppi distributivi specializzati nel diy e nel giardinaggio, con un calo dello 0,6% rispetto ai 1.172 attivi a fine 2019 (-0,2% le metrature). Se invece analizziamo il trend annuale, quindi rispetto al 30- 6-2019, il nostro Monitoraggio evidenzia una crescita dell’1,4% dei negozi e del 4% delle metrature, grazie soprattutto alle nuove aperture realizzate nel secondo semestre dell’anno scorso.

Un dato negativo non lo registravamo dal 2014 in concomitanza con l’ultima crisi economica.

Centri bricolage nel 2020

È bene però precisare che in questo Monitoraggio analizziamo semestralmente l’andamento del numero dei negozi legati al commercio organizzato specializzato nel brico-garden. Quindi quando parliamo di “chiusure” potrebbe trattarsi di un punto vendita che ha effettivamente dismesso l’attività ma potrebbe anche essere un negozio che ha abbandonato un franchising o un’affiliazione pur rimanendo attivo. Nel caso del Monitoraggio aggiornato al primo semestre 2020 abbiamo tolto la catena Ikasa (ha 2 negozi attivi, ma avendone chiuso uno è scesa sotto la soglia del limite minimo del nostro Monitoraggio di 3 punti vendita) e abbiamo inserito la nuova catena Bricoware: si tratta di una nuova insegna nata quest’anno e promossa dal Gruppo Cangianiello, ex affiliato Bricofer.

Centri bricolage nel 2020: quasi 2 negozi ogni 100.000 abitanti

Per analizzare la penetrazione in ogni regione, utilizziamo come parametro la presenza di punti vendita e di mq espositivi ogni 100.000 abitanti, in modo da poter paragonare le differenti aree del paese.

Con i 1.665 punti vendita attivi nel 2020 siamo a quasi 2 negozi (1,93) e 4.136 mq espositivi ogni 100.000 abitanti, in crescita rispetto ai 3.951 mq espositivi di un anno fa, nel primo semestre 2019.

Centri bricolage nel 2020

Come abbiamo visto, rispetto alla fine del 2019 il numero dei punti vendita è in leggera flessione: -0,6%. Il calo riguarda soprattutto alcune regioni, come il Piemonte (-1,5%), la Lombardia (-1,1%), il Veneto (-2%) e l’Abruzzo (-2%). In controtendenza Emilia Romagna (+1,4% il numero dei negozi rispetto al 2019 e +2,2% le metrature), Umbria (+3%) e Sicilia (+3%).

Rimane comunque molto forte il gap tra nord e sud, soprattutto se consideriamo che in Piemonte ci sono 6.780 mq espositivi ogni 100.000 abitanti mentre in Campania ne troviamo 1.038: cioè l’85% in meno. Le altre regioni sotto la soglia dei 2.000 mq espositivi ogni 100.000 abitanti sono la Puglia (1.891 mq) e la Sicilia (1.930 mq ma in forte crescita: erano 1.487 mq un anno fa).

I ranking delle città, sia per numero di punti vendita sia per mq espositivi, non sono cambiati: Treviso (49), Roma (44) e Milano (40) guidano la classifica delle città con il maggior numero di negozi, mentre il ranking dei mq espositivi vede al primo posto Milano (186.800 mq) seguita da Roma (146.600 mq) e Torino (118.000 mq), le uniche città che hanno superato il traguardo dei 100.000 mq. Le prime città del sud sono Napoli, con 40.000 mq, e Cosenza e Catanzaro con 12 negozi.

Centri bricolage nel 2020
Centri bricolage nel 2020

I gruppi nel 2020

Nonostante il lockdown del 2020, se consideriamo gli ultimi 12 mesi troviamo dei gruppi distributivi che sono cresciuti. Come per esempio Evoluzione Brico, Brico Ok e Bricolife.

Rispetto al 30 giugno 2019, Evoluzione Brico ha un saldo di 7 negozi in più, con due ingressi anche nel 2020: in febbraio a Bagheria (PA) e in giugno Romans D’Isonzo (GO). Bricolife ha un saldo di 3 negozi in più ma negli ultimi dodici mesi ha sviluppato 5 aperture, 3 delle quali nei primi mesi del 2020: Savigliano sul Panaro (MO), Alanno (PE) e Cagliari insieme agli associati Brico Formica, BricoMio e Cfadda.

Centri bricolage nel 2020

Cresce progressivamente anche Bricoman, che negli ultimi 12 mesi ha inaugurato il 13 novembre 2019 a Cerro Maggiore (MI) e il 9 marzo a Roma Fidene. Tra i centri giardinaggio, segnaliamo la crescita di Garden Team grazie all’acquisizione del suo consorziato Flover dello storico Centro Giardinaggio di Desio (MI) Garden Friends. Rispetto al primo semestre 2019, le insegne che hanno un saldo negativo sono Bricofer (-7 negozi), Bricocenter (-3) e Self (-2).

Centri bricolage nel 2020

La metodologia dell’indagine

Per fotografare il commercio organizzato specializzato nel brico-garden operante in Italia, abbiamo selezionato le insegne della GDS (Grande Distribuzione Specializzata) e i Gruppi d’Acquisto (Consorzi) con almeno 3 punti vendita e una propensione allo sviluppo. Le superfici espositive indicate sono relative alle aree coperte destinate alla vendita: sono quindi esclusi i parcheggi, gli uffici e i magazzini. Per punti vendita “diretti” intendiamo i negozi di proprietà del gruppo distributivo; per “affiliati”, intendiamo i negozi di proprietà di imprenditori privati, che aderiscono a formule di associazionismo distributivo, come il franchising, o di affiliazione a gruppi d’acquisto e consorzi. Tutti i dati sono forniti dalle stesse insegne ed elaborati dall’autore, che conduce ininterrottamente questo Monitoraggio semestrale dal 1988. Le rare stime sono sempre precisate nei grafici. Per ulteriori informazioni: greenline@netcollins.com.

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