mercoledì, Ottobre 16, 2024

-9,4% il giardinaggio nei centri diy nel 2024

Gli ultimi dati di Gfk indicano un calo dell’8,8% del giro d’affari dei centri bricolage italiani nei primi sei mesi di quest’anno. Le categorie legate al giardinaggio nei centri diy diminuiscono del -9.4%.

Gfk Italia ha diffuso i dati relativi all’anda­mento delle vendite nei centri bricolage nel primo semestre 2024, frutto dell’elaborazione del monitoraggio Total Store Report nella categoria Diy Superstores. Gli elementi di analisi a disposizione non lasciavano presagire un seme­stre particolarmente brillante sul fronte delle vendite, ma i dati diffu­si da Gfk fotografano crudelmente la realtà dei fatti: una diminuzione del -8,8% rispetto al primo seme­stre del 2023.

I centri bricolage italiani hanno svi­luppato complessivamente un fat­turato di circa 2,91 miliardi di euro nel primo semestre 2024, con un calo dell’8,8% rispetto ai 3,1907 dello stesso periodo del 2023.

L’interruzione dei bonus edilizi ha fortemente penalizzato le vendi­te di prodotti per l’edilizia (-23%), il mondo bagno (-14%), le pavi­mentazioni (-11%), l’illuminazione (-10%) e il legno (-8%): settori che avevano over-performato negli anni precedenti. Solo tre famiglie di pro­dotto hanno registrato una crescita rispetto al primo semestre 2023: i piccoli e grandi elettrodomestici, rispettivamente +16% e +9% e il materiale elettrico (+2%).

Accanto all’esaurimento dei bonus dedicati all’edilizia e alle ristrutturazioni razioni ha inevitabilmente inciso anche il minore potere d’acquisto dei consumatori italiani. Conside­rando gli aumenti dei prodotti degli ultimi anni è probabile che la dimi­nuzione in valore del -8,8% del pri­mo semestre 2024 corrisponda a un calo maggiore dei volumi.

Analizzando il giro d’affari annua­le, quindi da luglio 2023 a giugno 2024, rileva una diminuzione in­feriore, -5,1%, pari a un totale di 6,111 miliardi di euro.

giardinaggio nei centri diy

Giardinaggio: -9,4% nel pri­mo semestre

Rispetto alla totalità del giro d’af­fari (-8,8%) il comparto del giardinaggio nei centri diy non brilla in positivo, con un fatturato di circa 325 milioni di euro e un calo del -9.4% rispetto ai 358,6 milioni di euro del primo semestre 2023.

In questo caso il confronto annuale – da luglio 2023 a giugno 2024 – indica un dato positivo: +1,4% pari a un giro d’affari di 677,2 milioni di euro.

Oltre alla crisi dei consumi, il com­parto del giardinaggio è stato li­mitato nel primo semestre 2024 anche da una stagione meteorolo­gicamente sfavorevole. La scorsa primavera è stata caratterizzata da precipitazioni superiori alla me­dia da marzo fino a maggio, in par­ticolare nelle regioni del nord Ita­lia. A Milano nei primi cinque mesi del 2004 sono stati registrati 883 mm di precipitazioni: il record di sempre, cioè degli ultimi 260 anni visto che i rilevamenti sono iniziati nel 1764. Se consideriamo che la media annua di Milano è di circa 910 mm, possiamo capire che 883 mm in cinque mesi siano un even­to straordinario. E tutti sappiamo quanto possa incidere negativa­mente un week-end piovoso sulle vendite di piante e prodotti per il giardino: “se piove, il barbecue lo compriamo settimana prossima”.

Alle piogge è subito seguito un pe­riodo molto caldo e secco, altret­tanto sfavorevole per il gardening: fino a oggi il 2024 è l’anno più cal­do sul pianeta, con i giorni del 22 e 23 luglio più caldi di sempre con una media globale di 17,16°C.

Alcune vendite tipicamente stagio­nali spesso si riescono a recupe­rare nel secondo semestre, grazie agli autunni caldi degli ultimi anni.

L’aumento dei costi delle materie prime ha innescato una spirale in­flazionistica a due cifre, con la con­seguente diminuzione del potere d’acquisto. Il tutto aggravato dai recenti conflitti e dal conseguente aumento dei costi energetici. Un quadro che sta inducendo molte famiglie italiane a contenere le spese non necessarie, a diminuire gli acquisti d’impulso e a prestare maggiore attenzione alla selezione dei rivenditori. In queste dinamiche si inserisce anche l’offerta degli e-commerce. I centri bricolage, che hanno puntato molto sull’ampiez­za dell’offerta e sui prezzi bassi, si trovano maggiormente esposti alla concorrenza dell’e-commerce rispetto ai centri giardinaggio che hanno invece enfatizzato la visita esperienziale.

Anche per i garden center il 2024 non è stato facile, ma questa categoria gode di una certa stabilità nel giro d’affari poiché la diminuzione dei consumi è stata compensata dall’aumento dei prezzi. Purtroppo, non per colpe di Gfk, in Italia non esiste un panel dei garden center e quindi manca una visione d’insieme.

L’unica categoria merceologica che ha registrato una crescita nei primi sei mesi del 2024 è quella delle macchine per il giardino: +3%. In grande diminuzione troviamo l’e­dilizia da esterno (-27%) che com­prende piscine e spa), le sementi (-17%), le recinzioni (-13%) e gli at­trezzi manuali (-13%).

giardinaggio nei centri diy

www.gfk.com/it

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