Raggiunto il traguardo di 3 milioni di alberi per Treedom. La piattaforma italiana con sede a Firenze che permette di piantare alberi in molti paesi del mondo e di seguire online la storia del progetto a cui daranno vita, ha tagliato il traguardo di 3 milioni di alberi piantati. Le piantumazioni sono avvenute in Africa, America Latina, Asia e Italia. Treedom ha impiegato dieci anni per piantare il primo milione di alberi e in poco più di 2 anni arriva a triplicare i risultati grazie a una community di migliaia di persone e alle oltre 8.000 aziende che hanno piantato alberi nel mondo.
Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a tale business model, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali.
3 milioni di alberi per Treedom
Sono 17 i paesi in cui Treedom ha realizzato i propri progetti di piantumazione: 8 in Africa, 6 in America Latina, 2 in Asia e anche in Italia. Treedom è una Benefit Corporation dal 2014.
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo e di aver ottenuto una crescita così eccezionale nell’ultimo anno – ha spiegato Federico Garcea, fondatore e Ceo di Treedom -. Gli alberi che abbiamo piantato assorbiranno CO2 e daranno anche tanti altri benefici all’ambiente e alle comunità locali che se ne prendono cura, offrendo loro, grazie ai propri frutti, sicurezza alimentare ed opportunità di reddito. Il nostro lavoro è proprio quello di collaborare con le comunità locali per trovare l’albero giusto per il posto giusto e lo scopo giusto. Inoltre, siamo entusiasti di espandere la nostra impronta internazionale rafforzando la nostra presenza e assumendo personale chiave nei mercati principali come la regione di lingua tedesca, Francia, Spagna e Regno Unito”.
Lo scorso novembre abbiamo parlato di Treedom in merito a un’operazione promossa dal produttore di substrati per il giardinaggio Tercomposti (leggi l’intervista).