I mercati del pet e del garden in Francia hanno chiuso il 2020 con importanti tassi di crescita nonostante la congiuntura generale. Ne parla l’ultimo studio dell’associazione Promojardin.
La pandemia ha colpito duramente anche l’economia francese nel 2020: il Pil è calato dell’8,3% (contro il +1,5% del 2019), la ricchezza nazionale ha perso più di 200 miliardi di euro (circa 3.250 euro per abitante) e i consumi sono diminuiti del 7% nonostante i sostegni statali per tutelare il potere d’acquisto.
In questo quadro non certo edificante, fanno da contraltare i mercati del giardinaggio e del pet che hanno vissuto un anno di forte crescita nel 2020, un po’ come è successo anche in Italia.
Mercato garden in Francia: +10% nel 2020
Secondo le stime di Promojardin, l’associazione francese che riunisce produttori e rivenditori di prodotti per il giardinaggio, il 2020 si è chiuso con una crescita del 10% delle vendite di garden in Francia rispetto al 2019, che già era stato un anno positivo (+4%).
Costretti in casa e limitati negli spostamenti, anche i francesi hanno scoperto la passione per la coltivazione e trasformato terrazzi e giardini in stanze aggiuntive dell’appartamento. Ma anche il meteo ha fatto la sua parte e il 2020 è stato l’anno più caldo in Francia. La temperatura media annuale è stata di 14,1°C, pari a un aumento di 1,5°C rispetto alle medie storiche.
Le categorie merceologiche che sono cresciute maggiormente sono state il “tempo libero” (+17%, cioè barbecue, piscine, ecc.), le attrezzature e i prodotti per la cura del verde (entrambi con +14%) e gli arredi per esterno (+13%). L’unico comparto in flessione è quello delle piante da interno e fiori recisi che ha segnato un -3%, soprattutto a causa del lockdown di marzo.
Come è successo in Italia, i canali distributivi che hanno maggiormente guadagnato da questa crescita sono stati gli e-shop (+40%) e la grande distribuzione alimentare (+15%), che sostanzialmente hanno continuato a operare tranquillamente anche durante la pandemia e hanno fatto registrare tassi di sviluppo senza precedenti. Buone anche le crescite delle agrarie (+11%) e dei centri bricolage (+8%), mentre i negozi specializzati nel verde sono rimasti a guardare: i centri giardinaggio hanno registrato un aumento del giro d’affari del 4%, quindi in linea con la crescita storica del mercato prima della pandemia, mentre in fioristi hanno addirittura perso il 13%.
Va detto che una parte del successo dell’e-commerce è determinato anche dall’aumento delle vendite online dei rivenditori “fisici” specializzati.
Vale la pena di ricordare che in Francia il 70% delle famiglie dispone di uno spazio esterno, tra giardini privati e terrazze e l’82% dei 37 milioni di abitazioni sono residenze principali (il 18% seconde case). Il 44% è rappresentato da condomini mentre il 56% sono abitazioni singole: mentre negli ultimi anni le abitazioni collettive erano più richieste (+1,3%) di quelle indipendenti (+0,8%), la crisi sanitaria ha aumentato l’attrattività delle case con giardino.
Pet in Francia: +6% nel 2020
I francesi allevano circa 76,4 milioni di animali domestici ed è un dato in calo nell’ultimo biennio: solo gatti, cani e roditori sono in aumento. La pandemia ha leggermente invertito questa tendenza e sono risultate in aumento le adozioni presso canili e gattili.
Nel 2020 il giro d’affari del pet francese ha superato i 5 miliardi di euro di fatturato, con un incremento del 6% rispetto al 2019. Oltre il 70% del fatturato viene sviluppato con i prodotti per l’alimentazione, mentre il pet care rappresenta il 25% (accessori, apparecchiature, materiali di consumo, ecc.) e la vendita di animali vivi raggiunge il 3%.
Quasi la metà del mercato (45%) riguarda la cura dei gatti: insieme ai cani (36%) sviluppano l’81% del giro d’affari.
Le famiglie di prodotto che sono maggiormente cresciute nel 2020 sono quelle relative agli animali da cortile (+9%), ai gatti (8%) e ai piccoli mammiferi (+8%). I cani hanno una crescita in linea con il mercato generale: +6%.
Per quanto riguarda i canali distributivi, anche in questo caso troviamo una grande crescita dell’e-commerce (+20%) ma hanno retto bene anche i petshop (+21%). Le agrarie hanno chiuso con un +7% mentre sia la Gdo sia i centri bricolage hanno registrato una crescita inferiore al mercato totale (+3%). Male i centri giardinaggio che hanno chiuso il 2020 con lo stesso fatturato del 2019.