Nel 2020 si festeggeranno i primi cinquant’anni di Zapi, azienda fondata nel 1970. Un traguardo non semplicissimo da raggiungere e non alla portata di tutte le imprese: non si tratta solo di far scorrere il tempo, ma richiede lungimiranza e intuito per adattarsi a un mercato in costante mutazione. E ci vuole anche grande capacità e pazienza per accompagnare con successo i passaggi generazionali: un obiettivo di cui Pietro Zambotto, fondatore di Zapi nel 1970, può essere orgoglioso.
Oggi Zapi è molto diversa da quella del 1970: nel nostro settore è conosciuta per la divisione Zapi Garden, ma l’impresa di Conselve (PD) è nota non solo in Italia ma anche all’estero per l’attività di Private Label di rodenticidi e insetticidi biocidi provenienti dalla propria ricerca e sviluppo e per la distribuzione con PestNet Italia e Spagna dei prodotti per la disinfestazione.
Per saperne di più abbiamo incontrato il Cav. Pietro Zambotto – fondatore e presidente di Zapi – e sua figlia Michela Zambotto, azionista e business manager Italia.
Cinquant’anni Zapi: “cuore e passione”
GreenRetail: Quali sono state le tappe più importanti della vostra storia?
Cav. Pietro Zambotto: Ho fondato Zapi nel 1970 a Padova: nei primi anni di attività ha svolto il ruolo di grossista in un mercato dell’hobby agli albori e il primo prodotto storico venduto da Zapi è stata la colla per topi. Negli anni Settanta la struttura di Zapi era di piccola dimensione: io, mia moglie Odilla Sella, un impiegato e un autista per le consegne che fungeva anche da magazziniere.
Michela Zambotto: Un merito fondamentale per la crescita di Zapi è stato il perfetto connubio tra mio padre, dallo spirito commerciale e di inventiva per i prodotti (autore di molti brand ancora conosciuti come Tetracip e Muskil) e mia madre, dotata di grande capacità organizzativa e gestionale.
Cav. Pietro Zambotto: Un’altra tappa importante per la crescita di Zapi è avvenuta negli anni Novanta, quando anche i miei figli Pierpaolo e Michela hanno deciso di entrare in azienda portando una nuova energia e una visione marketing/commerciale che mi ha permesso di dedicarmi alle mie passioni: creare prodotti e seguire lo sviluppo dell’officina di produzione.
Michela Zambotto: La sinergia familiare sommata all’inserimento di valenti manager esterni hanno permesso a Zapi negli anni Novanta di sviluppare le vendite in Italia e all’estero, permettendoci di raggiungere una nuova tappa: la costruzione nel 1996 del nuovo sito industriale di Conselve su 29.000 mq, completo di stabilimento di produzione (3.000 mq) e magazzini (8.500 mq).
Cav. Pietro Zambotto: Altra tappa fondamentale è stata, nel 2010, la costruzione degli ZapiLabs (1.200 mq di laboratori di ricerca e sviluppo dei biocidi) e l’ingresso in azienda anche dell’ultima socia Nicoletta Zambotto (la mia terza fi glia) alla direzione del personale e il passaggio alla triplice certificazione Qualità: ISO 9001, Ambiente ISO14001 e OHSAS18001.
GreenRetail: Avete iniziato come grossisti per poi diventare produttori nel1997: qual è stata la molla per questo salto di qualità?
Cav. Pietro Zambotto: Il passaggio da grossista a produttore è avvenuto dopo che abbiamo capito l’importanza strategica di controllare il prodotto in termini di qualità ed efficacia, ma anche di servizio al cliente e controllo dei volumi: in quegli anni avevamo deciso di espanderci per esportare colla e topicidi in Europa.
GreenRetail: Nell’ultima intervista, in occasione dei 40 anni, mi avete detto che il segreto del vostro successo sono stati “cuore e passione”. Sono sempre la chiave vincente anche oggi?
Michela Zambotto: Se oggi Zapi ha raggiunto un ruolo di leader del canale specializzato home & garden in Italia e dei topicidi in pasta in Europa (da oltre un anno l’officina sta lavorando h/24), il merito è della nostra organizzazione che si basa su obiettivi chiari e condivisi da tutto il personale. Quindi, se siamo qui a festeggiare i 50 anni in piena salute, forse “cuore e passione” c’entrano…
Non solo giardinaggio
GreenRetail: Nel nostro mercato siete conosciuti per l’offerta di Zapi Garden: possiamo riassumere i vostri campi d’azione?
Michela Zambotto: Zapi Spa è un gruppo che si compone di 3 aree di business: la Divisione Italia Consumer con i marchi Zapigarden e Protemax e la Divisione Export con le private label di biocidi e due società separate Pest Net in Italia e Pest Net in Spagna che distribuiscono prodotti per la disinfestazione professionale. Copriamo quindi il problema parassiti sia in ambito privato che professionale a 360°.
Cav. Pietro Zambotto: Aggiungo che in Italia siamo presenti in oltre 4.000 negozi e all’estero disponiamo di oltre 300 registrazioni ministeriali a disposizione dei nostri clienti in 45 paesi.
GreenRetail: Quanto è importante l’attività di ricerca e sviluppo?
Michela Zambotto: Zapi è un’azienda con molte “sfumature”: siamo ricercatori e abbiamo brevetti europei, siamo sviluppatori, produciamo con industria 4.0 e siamo distributori e conoscitori delle esigenze del mercato.
Possiamo fare tutto questo perché i prodotti che nascono nei nostri laboratori li “controlliamo” in tutta la filiera. Avere il controllo del prodotto significa anche conoscere in anticipo le tendenze normative per mettere a punto i biocidi del futuro.
Tra chimica e soluzioni sostenibili
GreenRetail: Il mondo della “chimica” sta vivendo anni di evoluzione…
Michela Zambotto: Purtroppo negli ultimi anni c’è una demonizzazione della chimica e le autorità stanno prendendo decisioni estremamente cautelative. Come industria stiamo dando una risposta “sostenibile” verso la lotta ai parassiti domestici e civili con i nuovi biocidi rodenticidi e insetticidi, mentre per i fitosanitari a uso non professionale stiamo percorrendo una strada della “lotta associativa” per cambiare il decreto 33/2018 e al contempo proponiamo una nuova cultura della difesa del verde con prodotti sostenibili, come i corroboranti e le sostanze di base.
Cav. Pietro Zambotto: Quello che dico sempre a Michela è che la gente non smetterà di combattere i parassiti pericolosi, come topi e insetti, o di curare il verde. Il mondo non si ferma e si tratta quindi di trovare nuove soluzioni guardando al futuro con ottimismo: lo stesso che mi ha sempre accompagnato per ogni scelta rischiosa.